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La Figc: “Green pass obbligatorio per i calciatori di A, B e C”

Si è conclusa la riunione del Consiglio Federale: moltissimi i temi all’ordine del giorno, tra i quali le riforme del calcio italiano, la stipulazione di una graduatoria per i ripescaggi in Serie C, la sostituzione del Gozzano, ma anche il tema della sicurezza contro il Covid nei campionati. In merito a quest’ultimo punto, è stata presa la decisione di rendere obbligatorio in Green Pass per competizioni professionistiche e di Serie A femminile.

“Il Consiglio ha approvato una norma che prevede l’obbligatorietà del Green Pass (vaccino, attestato di guarigione da Covid-19 e tampone entro le 48 ore) per i tesserati che disputano le competizioni professionistiche e di Serie A femminile. “Il Green Pass – ha dichiarato Gravina in conferenza stampa – deve considerare tutti: non solo i tifosi, anche i calciatori, professionisti e dilettanti. La FIGC valuterà di concerto con il Governo se adottare dei provvedimenti di obbligatorietà”.

IL COMUNICATO COMPLETO


Il tavolo di lavoro sulla riforma dei campionati e le domande di riammissione e di ripescaggio in Serie B e Serie C sono stati gli argomenti principali trattati in occasione della riunione odierna del Consiglio federale, durante la quale il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha presentato una bozza di riforma del sistema ispirata ai principi di sostenibilità e stabilità. “E’ tempo di cambiare per dare una prospettiva di lungo termine al calcio italiano”, ha dichiarato Gravina aprendo la discussione in Consiglio dopo aver inviato ieri un documento a tutti i presidenti delle componenti.

Crisi economica e difficoltà gestionali sono gli argomenti principali che hanno spinto il presidente federale a trovare delle soluzioni per creare le condizioni migliori per svolgere l’attività sportiva in maniera programmata. Il progetto sviluppato su più annualità prevede la creazione, a partite dalla prossima stagione sportiva, di una C Elite e di una D Elite per aggredire una delle criticità economiche più grandi del sistema: il salto di categoria. Raffreddamento del sistema, contenimento dei costi e una nuova suddivisione delle risorse sono gli obiettivi dichiarati della bozza di riforma. Con l’avvio della stagione sportiva 2024/2025, l’obiettivo di Gravina è ridurre a due il numero delle Leghe professionistiche alle quali delegare l’organizzazione dei campionati professionistici. Partendo dal principio dei vincoli e dei blocchi a livello statutario che impediscono l’approvazione di un qualsiasi progetto di riforma del sistema, Gravina ha annunciato che è sua intenzione convocare un’Assemblea straordinaria entro la fine del mese di novembre per aggiornare lo Statuto della FIGC.

Il numero uno della FIGC ha spiegato come la riforma non debba essere incentrata sul format dei campionati e sul numero delle società iscritte, ma sia quanto mai necessaria per ridurre il divario nella ripartizione delle risorse tra i diversi campionati: “Il nostro sistema sta conoscendo una delle sue crisi più profonde – ha ribadito nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione del Consiglio – e le difficoltà che sta attraversando mettono a dura prova diversi settori legati all’industria del calcio”.

Aprendo i lavori del Consiglio, Gravina ha sottolineato come la FIGC, raccogliendo le istanze delle Leghe, abbia avanzato al Governo la richiesta di valutare il distanziamento a scacchiera nelle regole per il riempimento degli stadi al 50% previsto dall’ultimo DPCM. Inoltre, ha annunciato che la Federazione, insieme ad una delle più qualificate società di revisione e di consulenza, sta elaborando un piano dettagliato di iniziative di sostegno al calcio italiano da sottoporre nei prossimi giorni al Governo. Nella sua informativa, il segretario generale Marco Brunelli ha poi annunciato che è stata completata la formazione degli arbitri VAR e AVAR per attivare la tecnologia anche nel campionato di Serie B e di conseguenza il Consiglio ha approvato all’unanimità la delibera che certifica l’avvio dalla prima giornata della stagione 2021/2022.

Domande di riammissione e di ripescaggio nei campionati professionistici 2021/2022

Il Consiglio ha dato delega al presidente federale, insieme ai presidenti delle componenti, per procedere al completamento delle vacanze di organico attese le motivazioni del Collegio di Garanzia del Coni e le eventuali impugnazioni al Tar con richiesta di provvedimento monocratico.

In applicazione del Comunicato Ufficiale n.288/A del 14 giugno sono arrivate due domande di riammissione in Serie B da parte delle società Cosenza e Reggiana. Il Consiglio ha preso atto del parere delle Commissioni e dei criteri del Comunicato Ufficiale n.279/A del 14 giugno per l’integrazione dell’organico e ha indicato il Cosenza quale società con priorità per la riammissione al campionato di Serie B.

In applicazione del Comunicato Ufficiale n.293/A del 14 giugno sono arrivate domande di integrazione di organico dai seguenti Club: Arezzo, Alma Juventus Fano, Cavese, Fidelis Andria, Latina, Lucchese, Pistoiese e Siena. Il Bisceglie ha presentato domanda di riammissione, ma non essendosi verificata alcuna situazione prevista dall’art.49, comma 5 bis delle NOIF, la domanda è stata ritenuta inammissibile.

Preso atto del parere delle Commissioni e dei criteri fissati dal Comunicato Ufficiale 285/A del 14 giugno, il Consiglio ha votato la seguente graduatoria per l’integrazione dell’organico in Serie C: Latina, Fidelis Andria e Siena provenienti dalla Serie D e Lucchese, Alma Juventus Fano e Pistoiese dalla Lega Pro (gli eventuali ripescaggi avvengono in maniera alternata, quest’anno con priorità alle società di Interregionale).

Domande di sostituzione nel campionato di Serie C 2021/2022: provvedimenti conseguenti

A seguito della rinuncia della Società Gozzano, attesa la relazione della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi e della Covisoc, il Consiglio ha deciso di ammettere in Serie C l’AZ Picerno.
Successivamente, il Consiglio ha votato all’unanimità di ammettere in sovrannumero in Serie D la rinunciataria Gozzano tenuto conto della straordinarietà della situazione determinatasi a causa della pandemia da Covid-19.

Ricorsi avverso i provvedimenti di non ammissione ai campionati nazionali di Serie A e Serie B organizzati dalla Divisione Calcio Femminile per la stagione sportiva 2021/2022: provvedimenti conseguenti

Preso atto dei pareri favorevoli della Covisof in merito ai ricorsi pervenuti dall’ASD Palermo e dalla Sassari Torres, il Consiglio Federale ha approvato all’unanimità l’ammissione delle Società al Campionato di Serie B femminile.

Modifiche regolamentari
Il Consiglio ha approvato una norma che prevede l’obbligatorietà del Green Pass (vaccino, attestato di guarigione da Covid-19 e tampone entro le 48 ore) per i tesserati che disputano le competizioni professionistiche e di Serie A femminile. “Il Green Pass – ha dichiarato Gravina in conferenza stampa – deve considerare tutti: non solo i tifosi, anche i calciatori, professionisti e dilettanti. La FIGC valuterà di concerto con il Governo se adottare dei provvedimenti di obbligatorietà”.

Nomine di competenza
Il Consiglio ha provveduto a nominare i Collaboratori della Procura Federale con funzioni inquirenti. I nominativi, in numero ridotto rispetto all’organico del quadriennio precedente, sono stati tutti valutati dagli Uffici e dal Procuratore Federale.

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