GdS – “Boomerang difesa a 3, il Palermo prende più gol”

L’assenza di equilibrio ha rappresentato la principale criticità della stagione del Palermo, sia sotto il profilo dei risultati che da un punto di vista tattico. In particolare, la transizione dal modulo 4-3-3 al 3-4-2-1 ha generato miglioramenti limitati: i punti ottenuti sono aumentati da 21 a 27, ma i vari reparti non hanno mai raggiunto una stabilità funzionale.
Lo riporta il Giornale di Sicilia che spiega come l’introduzione della difesa a tre mirasse a garantire una copertura più efficace e a ottimizzare le sinergie tra le diverse zone del campo, con l’obiettivo di agevolare il lavoro degli attaccanti. Tale obiettivo è stato parzialmente conseguito. Sul fronte difensivo, l’intento di rafforzare ulteriormente una retroguardia che fino a quel momento aveva mostrato solidità si è scontrato con errori individuali e marcature insufficienti, soprattutto sui calci piazzati.
Nelle ultime otto gare il Palermo ha subito 15 reti senza mai mantenere la porta inviolata; solo Catania (18) e Reggiana (16) hanno fatto peggio nel medesimo arco temporale. La difesa che nel girone d’andata si era distinta per buone prestazioni con il modulo a quattro — subendo solo 17 gol ed essendo la seconda migliore della Serie B dopo lo Spezia (11) — appare ora indebolita nonostante l’arrivo di Magnani e l’ottima stagione di Ceccaroni.
I continui cambiamenti negli interpreti dovuti a squalifiche e infortuni, unitamente alle imperfezioni emerse nella prima parte del campionato, hanno compromesso sensibilmente le statistiche difensive, posizionando la retroguardia del Palermo come la seconda più perforata tra le prime otto squadre in classifica con 42 gol subiti.