GdS – “Palermo tra illusione e difetti di fabbrica”

FOTO PEPE / PUGLIA

L’illusione che il Palermo fosse guarito è durata quattro giorni, quanti ne sono passati dalla notte eroica a Catania”, le parole che aprono la riflessione di Luigi Butera sulle pagine del Giornale di Sicilia.

Il giornalista conta i giorni passati dal successo di Catania alla sconfitta di ieri e pone l’accento su una squadra con evidenti problemi che poco dipendono dall’allenatore nonostante il cambio in panchina. La formazione non ha saputo mettere in campo lo spirito che aveva contraddistinto il derby ed è sembrata tornare ai livelli prestazionali della gestione Boscaglia.

Potrebbe essere un limite il fatto che gli undici rosanero rendano meglio in match con avversari più forti (come contro la Ternana o il Bari) o quando “l’adrenalina sale alle stelle”. Troppo poco per una squadra che dovrebbe affrontare tutti con la stessa verve. Inoltre il giornale analizza la posizione di Palazzi da difensore che non convince.

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9 thoughts on “GdS – “Palermo tra illusione e difetti di fabbrica”

  1. è un problema di modulo e persone schermato sul campo – centrocampo troppo debole – si può solo sperare che Filippi impara dai suoi errori e che non segue la scia di Boscaglia – diversamente avremo un bel problema !!!

    1. Condivido, il problema è sempre stato tattico, prendiamo sempre gol in contropiede, Boscaglia e adesso Filippi chiedono ai giocatori di stare alti ma non hanno capito che la squadra è sbilanciata troppo avanti, serve equilibrio.

  2. Gli allenatori c’entrano poco il vero problema è la qualità della rosa che è composta unicamente da panchinari di C,svincolati e giovani di belle speranze senza nessuna esperienza in serie C.
    MIRRI,SAGRAMOLA,CASTAGNINI VIAAAAA

  3. Togliamo le prima partite da incubo, leviamo le 4 settimane di covid, ma il Palermo è da dicembre che staziona tra l’ottavo e l’undicesimo posto in classifica, e questo significa che la squadra ha questi valori non ce niente da fare in panca potete mettere chi volete. il discorso è chiaro la dirigenza ha fallito sotto tutti i punti di vista, dovrebbero trarne le dovute conseguenze ossia ANDATEVENE

  4. Per non parlare del fatto che gli arbitri ci prendono a ceffoni tutte le settimane, ma nessuno si fa sentire Mirri e Sagramola ci dovevano pensare bene prima di fare andar via Paparesta

  5. BARCELLONA & PALERMO F.C.
    – Sulle Testate giornalistiche di oggi viene data la notizia che oltre 55.000 membri della Comunità del Barcellona, hanno votato ed eletto il loro Presidente. Ancora non riesco a capire perché a PALERMO non sia possibile creare una Comunità di Soci, residenti in Sicilia / resto d’Italia / Europa / USA / Canada / Australia, disponibile a versare una Quota annuale, calibrata e sostenibile per tutte le fasce di popolazione, suddivisa in ratei mensili, dal momento che non esistono in città imprenditori facoltosi o interessati alla sorti del Club.
    – Un vero Azionariato Popolare, ben pubblicizzato in lingua italiana e inglese, con diritto di Elezione dell’Organigramma societario e cariche a scadenze definite (es. 3 anni ?) e rinnovabili, se i risultati sportivi danno ragione alla compagine dirigenziale eletta.
    – Perché continuare ad ignorare i circa 60.000 Tifosi ROSANERO sparsi in 3 Continenti e attendere il Mecenate o il millantatore di turno (non mi riferisco a MIRRI che, obiettivamente, è sempre stato sincero sulle sue possibilità economiche) per un altro fallimento ?
    NON ESISTONO ALTERNATIVE ALL’AZIONARIATO POPOLARE PER UNA PIAZZA POVERA COME PALERMO e la Storia ne è testimone.
    Gentile Direttore Monastra, non ho MAI letto un Suo articolo o una Sua opinione approfondita in merito ! In epoca di Globalizzazione, ricordare, eventualmente, l’esperienza dell’Azionariato di Mario Oddo è anacronistico !!! Se è possibile a Barcellona perché non è possibile a Palermo, dato il potenziale bacino di Tifosi residenti ed emigrati ?

    1. Amico mio, bello sognare!!! I tifosi del palermo, e quelli disposti a uscire 100 euro, non di più, possono essere si e no 6.000. non 60.000; al palermitano piace criticare e parlare con i soldi degli altri. appena c’è da uscire un euro scappa.
      120 anni di storia ci insegnano che se non viene uno con soldi veri rimarremo sempre tra Serie B e .C (purtroppo), perche la città checchè se ne dica vale la B o la C.

  6. Caro Fabio, il tentativo di dar vita (a Palermo) a qualcosa di simile a ciò che avviene a Barcellona, c’è stato. Nel 2019, infatti, si costituì un’associazione (tutt’ora operante): “Palermo F.B.C. 1900 – Supporters Trust” il cui statuto venne esemplato su quello (molto più ampio e articolato) della Società catalana. L’Associazione, peraltro, rispose al bando del Sindaco Orlando e fu tra i sei concorrenti tra i quali il Sindaco scelse Hera Hora. Questa Società, per rispondere al bando, previde che una quota del 10% (1,5 mln di euro su 15 da stanziare per il primo triennio) dovesse essere dedicato all’azionariato popolare, ma non fu presa in considerazione da Mirri e Hera Hora la disponibilità di “Palermo F.B.C. 1900 – Supporters Trust”. La cosa (come vedi) fu più che pubblicizzata, ma subì l’ostracismo anche dei Mass Media locali. Se vuoi saperne di più, connettiti con il sito (https://www.palermofbc1900.it/) e/o contatta il suo attuale Presidente, il Sig. Emanuele Lombardo. Sul sito, peraltro, puoi trovare il testo integrale dello Statuto dell’Associazione.

  7. Sin dall’insediamento della nuova Dirigenza è stato evidente che l’interesse per un vero Azionariato Popolare, con incentivi per i Soci, era marginale. Si è dato risalto. invece, alla Campagna abbonamenti reclutando attori come Ficarra, Ponte ecc.
    L’Azionariato MAI pubblicizzato sul sito ufficiale del Club in lingua INGLESE per ampliare la platea potenziale dei Soci aderenti oltre confine e non solamente ai 6000 palermitani residenti, cui fa accenno Arracinato. Ed ora MIRRI si trova a corto di risorse e alla ricerca disperata di un acquirente fantomatico…. Che progetto !!!!

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