Gli “anatemi” di Tuttolomondo ad Albanese e Macaione

Parla Salvatore Tuttolomondo. Il direttore finanziario di Arkus Network afferma ancora una volta di essere stato vittima di una truffa, minaccia di adire le vie legali contro chi diffonde notizie diffamatorie e che i soldi per stipendi e iscrizione (una settimana dopo la scadenza) sarebbero pronti, dando la propria versione dei fatti su vari aspetti della vicenda.

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Tuttolomondo parla anche delle prese di distanze di Albanese e Macaione: “Forse a Macaione lo ha chiesto qualcuno in Banca d’Italia di dimettersi… era presidente di Sporting Network e vice presidente del Palermo, una situazione che gli avevo anche contestato. Albanese eventualmente se ne assumerà le responsabilità. Lui come il Signor Dragotto (Sicily by Car ex sponsor del Palermo, ndr) che ci ha definito millantatori, noi la diffamazione non la accettiamo e la puniamo energicamente. Macaione e il Trapani? É successo un mese fa, quando ho saputo che stava trattando gli ho fatto una diffida formale”.

Poi parla della questione fideiussione… e di Lucchesi: “Ribadisco con determinazione che la vicenda non è come ha raccontato il broker. Benedetto Mancini (ex presidente del Latina, ndr.)? Mi ha presentato gli esponenti della Lev Ins dopo quello che è successo. Non lo conoscevo prima.  Io fino a un mese e mezzo fa non conoscevo neanche Lucchesi. Ho valutato lui come dirigente perché conosceva altri nostri soci. Sue ultime esperienze non felici? Nella vita esistono anche le casualità…”

Tuttolomondo smentisce anche la vicenda secondo cui Farris sia stato inviato appositamente per la consegna “brevi manu” della fideiussione: “Farris era a Roma per altri motivi. Non ho mai mandato nessuno a Roma per la fideiussione, Farris aveva anche altri interessi. Il segretario Francavilla poi ci ha detto che era a Roma, così ho chiamato EVC e ho detto di dare il cartaceo che non è arrivato. Mandarlo a Milano è stata una decisione del segretario generale Francavilla. Non avevamo la fideiussione, mica potevamo prendere in giro la Lega. Stavamo cazzeggiando nella pausa pranzo perché avevamo messo a posto. Ci dicevano che la fideiussione stesse per arrivare. Dopo innumerevoli telefonate si avvicinava l’orario e quindi abbiamo fatto opera di autotutela dell’investitore”.

E sulla questione stipendi ribadisce: “Bonifici revocati ai giocatori? Di questo non ne so nulla. Non ne ne sono al corrente. La domanda andrebbe fatta a Lucchesi. Sono successe cose esterne al nostro operato. La banca ha detto i bonifici non erano stati disposti per la mancata provvista prevista. Oggi il nostro primo interesse non è rispondere alla piazza, ma agli organi preposti. La squadra? Come tutti i creditori sarà soddisfatta; i soldi sono accantonati, per la multa così come per gli stipendi. Il primo obiettivo è assicurare l’iscrizione. La mancata iscrizione passa da una serie di passaggi. C’è ancora adeguato spazio temporale. Oggi il nostro biglietto da visita è immacolato. Tornerò a Palermo quando mi sarà garantita una situazione ambientale congeniale”

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6 thoughts on “Gli “anatemi” di Tuttolomondo ad Albanese e Macaione

  1. Minchia belfagor….
    Meglio che non metti piede a Palermo…. Ma non perché rischi, ma a tutela dei tifosi che dovrebbero fare abusi di antiemetici alla sola vostra presenza.

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