Iachini: “Palermo? Il caos societario ha inciso, ma la A è troppo importante”

“Specialista Iachini”. Questo il titolo dedicato dalla Gazzetta dello Sport all’intervista realizzata da Nicola Binda a Beppe Iachini, un vero e proprio specialista delle promozioni in A: la prima arrivò con il Chievo nel 2007, poi i playoff con Brescia e Sampdoria ma soprattutto la cavalcata trionfale con il Palermo.

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Un pensiero viene rivolto proprio ai rosa: “Abbiamo battuti tanti record dopo essere partito 13°. Un’annata entusiasmante, con quei giovani che poi hanno dimostrato il loro valore: penso che sia servito per la loro carriera. Il caso societario? Un po’ di disturbo può esserci stato, però credo che la squadra abbia sempre saputo quanto sia importante la A per il futuro del Palermo”.

Iachini però guarda con molta attenzione anche l’altra sua ex squadra, il Brescia: “Una piazza che trascina. Si avvertono segnali positivi, vuol dire che tutte le componenti viaggiano unite: entusiasmo, fiducia e lavoro portano queste situazioni positive. I gol nel finale? Chi lotta per vincere ci crede sempre. Nel finale c’è stanchezza e le squadre si allungano, così vengono fuori la mentalità e le qualità dei più forti. E poi se arrivano risultati e i giocatori stanno bene, perché cambiare?”.

Infine uno sguardo al Lecce, la terza incomoda di questa stagione: “La squadra sta facendo un ottimo percorso con un lavoro straordinario, ha una gara in più ma occhio: di scontato da qui alla fine non c’è nulla, ci sono tante trappole. Liverani? Da due anni porta avanti un percorso e questo aiuta. I playoff? Sono sempre incerti, ci sono squadre con ottimi organici come Benevento e Verona: il terzo posto è sempre vantaggioso ma guai ad arrivarci da delusi”.

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