Il Palermo si accende e si spegne: si soffre ancora. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Qualcuno ha ancora lo sfincione sulla panza ed è rimasto a giocare a cucù. Altri non hanno ancora terminato la foto dell’albero da mostrare su tutti i social conosciuti. E poi ci sono quelli che hanno trovato un volo low cost per una destinazione in cui molti di noi andrebbero solo se costretti per lavoro, hanno messo nello zaino due mutande e un pantalone e fanno i turisti culturali. Com’è e come non è, allo stadio siamo rimasti davvero in pochi e speriamo solo che gli assenti abbiano torto.

Palermo-Como è la classica partita di serie B che negli anni ’80 ti ritrovavi in schedina e così, pieni di nostalgia, ci accomodiamo in uno stadio che stanno cercando di trasformare in una discoteca ma che a noi ricorda le feste a cui nessuno vuole ballare, con tre disperati in pista che ci provano. Corini cambia in avanti e Vido gioca da titolare al posto di Valente. Per il resto conferma Damiani e lascia Saric e Stulac a fare la muffa in panchina.

Passano i primi minuti e mentre cerchiamo di capire se il Palermo giochi o meno con il 5-5-5 la partita si infiamma con i rosanero che prendono un palo, poi costringono il portiere dei lariani (luogo comune anni ’80 per noi!) a un mezzo miracolo e quindi subiscono un contropiede che Pigliacelli sventa con grande freddezza. Il tema della partita è chiaro. È il Palermo a provarci e a fare gioco. Il Como si chiude e parte in contropiede. Nel finale di primo tempo il Palermo si spegne un po’ e il Como diventa troppo pericoloso e così il fischio finale tutto sommato non ci dispiace.

Il secondo tempo ha un ritmo più lento di un regionale Palermo-Catania e rischiamo la botta di sonno più di una volta. Il Palermo brioso della prima frazione sembra davvero rimasto negli spogliatoi e si vede di più il Como. Corini prova a vincerla mettendo dentro mezza panchina ma sul Barbera sembra aleggiare una specie di apatia post prandiale che non ci consente neanche di sperare. Nel finale c’è solo il tempo per l’ennesimo grande intervento di Pigliacelli che salva il risultato. L’arbitro fischia la fine di una partita nel complesso triste e sconsolata come un bimbo a bocca asciutta nella prima tombola della stagione. Inutile illudersi, ci sarà solo da soffrire.

Pigliacelli 7 – Gli attaccanti ospiti non prendono la sua porta neanche per sbaglio per tutta la gara ma quando ci riescono, proprio allo scadere, lui la sventa come in ricezione. Bagher.

Mateju 5 – Praticamente gioca solo in fase difensiva, dove va spesso in difficoltà. In avanti non pervenuto. Dimezzato.

Nedelcearu 6,5 – Gli attaccanti del Como sono belli grossi. Per fortuna è grosso anche lui e le sportellate si sprecano. Formula Indy.

Bettella 5,5 – Gli avanti avversari lo mandano in affanno e lui preferisce spendere tutte le sue energie in fase di contenimento. Pitruniato.

Sala 7 – Abbiamo perso il conto degli inserimenti e del numero di cross che scodella in area, senza che nessuno, purtroppo, riesca ad approfittarne. Ne avessimo altri così. Soliloquio.

Segre 6,5 – È certamente quello che sta confermando quanto di buono ci aspettavamo da uno come lui. È sfortunato nell’azione del palo che avrebbe cambiato la gara. Invece, nel secondo tempo, il colpo di testa buttato fuori da due passi è tutta colpa sua. Mezzo marinaio.

(dal 19′ s.t. Broh) 5,5 – Non incide più di tanto facendo rimpiangere il giocatore delle prime partite. Calante.

Gomes 6,5 – Gioca praticamente su ogni zona del campo senza risparmiarsi mai, rischiando così qualcosa per evidente debito di ossigeno. Asfissia.

(dal 39′ s.t. Stulac) s.v.:

Damiani 6 – Certamente con lui in campo i rosa guadagnano tanto in fase propositiva però noi ci aspettiamo ancora di più. Geometra.

(dal 19′ s.t. Valente) 5 – Se entri per provare a cambiare la partita qualcosa ti devi inventare. linvece combina poco vagando a vuoto. Girandola.

Di Mariano 6 – Con lo schema iniziale gioca molto più arretrato, oltre che sull’altra fascia, dimostrando buone capacità anche in fase di ripiego. Ovviamente ne risente la sua capacità offensiva. Tornante.

(dal 31′ s.t. Soleri) s.v.

Brunori 5 – Lo schema a due punte gli crea maggiori spazi ma lui non riesce a concretizzarli ed anzi, in un paio di occasioni, si incarta al momento della conclusione. Confuso.

Vido 6 – Vuole convincere Corini che il modulo, con lui in campo, può cambiare il campionato del Palermo e si sbatte su ogni pallone. Gli diamo la sufficienza per l’impegno e come auspicio perché siamo convinti che in questo modo i rosa abbiano più peso offensivo. Certo le sue conclusioni non sono mai state veramente pericolose. Rivedibile.

(dal 19′ s.t. Saric) 5,5 – Dimostra una discreta tecnica – come si sapeva – con qualche buona accelerazione che, però, spreca malamente nel momento topico. Deve trovare il ritmo giusto anche giocando di più. Distonico.

Corini 5,5 – Il primo tempo ci aveva illuso che il mister fosse finalmente riuscito a trovare la famosa quadratura del cerchio negli schemi del Palermo. Il secondo tempo ed il triste 0-0 finale ci hanno riportato alla nuda realtà. Delusi (noi).

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16 thoughts on “Il Palermo si accende e si spegne: si soffre ancora. Le pagelle ironiche di A&F

  1. quello che non mi è piaciuto ier? mai un ‘apertura, un cambio di gioco, o una palla in profondità. Gomes e Damiani una volta ricevuta la palla perdevano sistematicamente il tempo di gioco, ovvero non sai dov’è il compagno o non sai cosa devi fare. da Corini che era un mago in fase di impostazione in questo senso mi aspetto molto ma molto di più

  2. Ed il buon Gomes acchiappa sempre (almeno) la sufficienza, in tutte le pagelle. Anche ieri, nonostante abbia fatto veramente poco. E perso un pallone sanguinolento (arrivieeiirsa – v.Pallavicino Z.I. – di quanto successo a Benevento). Per fortuna gli attaccanti del Como sono più annacanti che realmente pericolosi. Specialmente il semi-divo  Mancuso, ‘volevo essere Miccoli’. Miccoli, che in quelle occasioni avrebbe stampato un paio di gol, all’ ‘angoletto’. Comunque, questione di pochissimi centimetri, perché Miccoli era fortunato.

  3. A questo punto del campionato anche santa Rosalia avrebbe esonerato Corini….non esiste il ben che minimo straccio di gioco…e i giocatori a parte mateiu non sono cosi’ scarsi….!!!!

  4. Qualcuno ricordi a Genio che ha in panchina Floriano. Uno che, nonostante l’età, vale tre Di Mariano e quattro Saric per inventiva, classe e finalizzazione.

    1. Non C’E’ neanche un minimo di apostrofo o di accento.
      Incredibile la tua perseveranza nell’errore da terza elementare.

  5. Questo attuale team è di una mediocrità e di uno squallore unico. Che è pure difficile commentare. Incluso l’allenatore. si salvano solo Pigliacelli, Gomes, Brunori. Stop

  6. Corini è una negghia completa, con un altro allenatore tipo Baldini, Iachini o Ranieri eravamo insieme al bari a giocarci la serie A.

  7. Tempo di tombola. E’ uscito il 71 (v.etim., cioè ‘la smorfia’) = GIGIniellu GIGI Idk, ( Terza ) Elementare, Watson. Che fa il Maestro Tanzi e corregge i compiti ( su Rieducational Channel, in diretta, by Tv-Pallavicino).

    1. Non hai l’esclusiva per fare il Prof. sul web, ci sono molti altri che Professori lo sono veramente e non a parole e soliloqui da manicomio

      1. Soliloqui? Dal verbo soliloquiare? E intanto ha già cambiato nick, GGIniellu GIGI Idk, tuttinick, cento inutili commenti al giorno e parla di manicomil

  8. Si accende e si spegne? Pare che sia più spento che acceso. Purtroppo non c’è qualità e quando si accende è una pura circostanza favorevole. Il Palermo non può fare un campionato anonimo e rischioso. Deve il rispetto ai tifosi e alla città.

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