Juventus, Buffon: “Dopo il 2006 posso morire sereno. Il calcio è cambiato”
Gigi Buffon, capitano della Juventus e della Nazionale italiana, ha parlato della propria carriera: un’esperienza inimitabile per il fuoriclasse azzurro, che nonostante non aver mai vinto la Champions si dice soddisfatto, anche e soprattuto per il successo nel mondiale 2006. “La vittoria del Mondiale vale il biglietto della vita, posso morire in pace. Il sesto? Spero di riuscire a guadagnarlo”.
Il canale YouTube americano “Copa90” ha pubblicato una lunga intervista al capitano della Juventus: “È inusuale trovare un giocatore che riesca a congiungere 40 anni di tempo, ho iniziato a giocare con calciatori nati negli anni sessanta e finirò con quelli del duemila”.
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“È un lasso di tempo molto grande, – aggiunge – è un qualcosa del quale vado orgoglioso perché nel frattempo il calcio è cambiato tanto ed è diventato più difficile. E nonostante questo sono riuscito a ritagliarmi un ruolo da protagonista e questo è molto bello”.
Ma chi sono per lui i migliori di sempre? “Sono molto amico dei difensori, meno degli attaccanti (ride, ndr). I più forti contro cui ho giocato sono Ronaldo il Fenomeno, Messi, Cristiano Ronaldo e Zidane. Dopo di loro vorrei parlare dei miei compagni difensori: Thuram, Cannavaro, Ferrara, Chiellini, Barzagli, Bonucci, Rugani…”
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“Non servono solo le qualità, – aggiunge – ma anche una grande empatia che per me è sempre stata importante. Per quanto riguarda il talento, restando in Italia, non posso non citare Pirlo, Totti, Del Piero, Baggio e Maldini”.
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