Juventus – Inter 3 – 2, LE PAGELLE: Cuadrado e Lautaro illuminano

Juventus – Inter 3 – 2 | Marcatori: 24′ p.t. Ronaldo (J), 35′ p.t. Lukaku (I), 48′ p.t. Cuadrado (J), 35′ s.t. autogol Chiellini (I), 43′ s.t. Cuadrado (J). Al 24′ p.t. Ronaldo (J) sbaglia un rigore. Al 10′ s.t. espulso Bentancur (J). Al 47′ s.t. espulso Brozovic (I)

La Juventus vince il derby d’Italia contro l’Inter di Antonio Conte. Con i nerazzurri entrati in campo senza troppe pretese, sono i bianconeri a spuntarla al termine di una partita ricca di emozioni. Gli uomini di Pirlo giocano gran parte del primo tempo in 10 e dopo aver subito il pareggio riescono a tornare avanti allo scadere grazie al rigore realizzato da Cuadrado.

Juventus (4-4-2): Szczesny 6; Danilo 6.5, De Ligt 6, Chiellini 6,5, Alex Sandro 6,5; Cuadrado 7,5, Bentancur 5, Rabiot 6, Chiesa 6 (dal 25′ s.t. Demiral 6); Kulusevski 5 (dal 13′ s.t. Mckennie 6), Ronaldo 6,5 (dal 25′ s.t. Morata 6).

Inter (3-5-2): Handanovic 6; Skriniar 6, De Vrij 6, Bastoni 6,5 (dal 35′ s.t. Vecino s.v.); Hakimi 5,5, Barella 5,5, Eriksen 5 (dal 28′ s.t. Sensi 6), Brozovic 4,5, Darmian 5; Lautaro Martinez 6,5, Lukaku 6.

I MIGLIORI

Lautaro: partita sontuosa dell’argentino che corre e lotta come un leone e sembra essere l’unico tra i giocatori dell’Inter ad aver giocato con la giusta carica, nonostante lo Scudetto già acquisito.

Cuadrado: lascia accesa la speranza dei bianconeri per un ipotetico accesso in Champions League. Segna una doppietta decisiva dopo non essere mai andato a segno nel corso della stagione e forse lo fa nel momento più importante.

I PEGGIORI

Kulusevski: nel ruolo di punta in stagione non ha mai fatto bene e oggi conferma la tendenza. Si divora un gol nei primi minuti di partita a tu per tu con Handanovic, tirando molto piano di destro. Pur non essendo il suo piede preferito, lo svedese avrebbe dovuto fare di più. Per il resto dell’incontro rimane una partita insufficiente.

Eriksen: come molti suoi compagni entra in campo svogliato, non avendo la mentalità del grande appuntamento. Un atteggiamento comprensibile vista l’inutilità della partita a livello di obiettivi per i nerazzurri, ma rispetto agli altri sbaglia troppi palloni in più degli altri.


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