La Lega Pro: “Le multiproprietà non saranno più accettate”

Attraverso un comunicato, la Lega Pro ha reso noti gli esiti del Consiglio Federale, nel quale si è parlato di pubblico negli stadi, ma anche del discorso legato alle multiproprietà, che” non saranno più accettate”. Una notizia che potrebbe essere decisiva per un eventuale interesse di Massimo Ferrero per il Palermo.

Nel calcio italiano, gli esempi più importanti di multiproprietà sono per esempio quelli legati ai patron Lotito, Setti e De Laurentiis: i tre proprietari di Lazio, Verona e Napoli hanno anche deciso di investire rispettivamente su Salernitana, Mantova e Bari. Ci sarà da capire se queste situazioni, in seguito a tale annuncio, saranno ancora accettate.

La Figc ha spiegato in un comunicato:  “Il Consiglio ha approvato le modifiche alla disciplina relativa alle acquisizioni nelle partecipazioni di società professionistiche. Tali modifiche sono ispirate all’esigenze di maggiore celerità negli adempimenti e ad un sistema ben definito di precetti e sanzioni.

Su proposta del presidente federale, il Consiglio ha deliberato di vietare le plurime partecipazioni di controllo da parte di un medesimo soggetto in ambito professionistico, anche nell’ipotesi in cui una società dilettantistica, controllata da un soggetto impegnato come socio di controllo nel professionismo, salga in Serie C”.

ECCO IL COMUNICATO DELLA LEGA PRO

Accolte le proposte di Lega Pro su diversi temi, dalle licenze nazionali alla multiproprietà
Provvedimenti governativi, fondamentali ristori per spese sanitarie e credito di imposta
Apertura degli stadi al pubblico, Ghirelli: “Chiediamo aperture parziali per le partite dei playoff”

Una seduta del Consiglio Federale importante quella di oggi, con risvolti significativi per i club di Serie C. Di seguito i punti emersi:

Licenze Nazionali: è stata accettata la proposta della Lega Pro di rinviare al prossimo 10 maggio la definizione del parametro per l’iscrizione al Campionato 2021/22. Verrà compiuta una verifica sulla situazione di ogni club affinché non venga applicato un parametro che aggravi gli effetti già disastrosi della pandemia, pur con l’obiettivo di tutelare il sistema. “I nostri club hanno rispettato i propri impegni con grandissimi sacrifici. Abbiamo regole rigorose che vogliamo rafforzare senza dimenticarci la straordinarietà della crisi che stiamo affrontando, che anche il governo ha riconosciuto con i provvedimenti assunti nel corso della pandemia” dichiara Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro.

Provvedimenti governativi. Le misure del governo Draghi devono venire in soccorso dei club, sicuramente per compensare gli enormi esborsi effettuati per rispettare il protocollo sanitario e per dare continuità alla misura del credito di imposta sulle sponsorizzazioni. È inoltre evidente l’esigenza di una dilazione di quanto si è accumulato in termini di contributi e di fiscalità. “Dobbiamo ricordare che abbiamo seguitato a giocare, senza incassi da botteghino da stadio e con enorme restrizione degli introiti da sponsor. Giocando, abbiamo contribuito a portare un po’ di spensieratezza agli italiani, ai tifosi, in un momento lungo e pesante di depressione causato dal coronavirus” continua Ghirelli.

Apertura degli stadi al pubblico. L’auspicio è che l’evoluzione epidemiologica permetta un seguito sereno al percorso di riapertura tracciato dal premier. “In punta di piedi ma in modo fermo, chiedo al presidente Draghi e al sottosegretario Vezzali di pensare ad aperture parziali per le partite dei playoff. Noi siamo stati sempre rigorosi nel mettere la salute al primo posto, oggi si può iniziare ad aprire, seguendo i protocolli, ridando speranza ai tifosi ed ai club” sostiene Ghirelli.

Multiproprietà. È stato stabilito un passaggio decisivo per chiarire che, da oggi in avanti, non saranno più accettate tali situazioni di conflitto. Da tempo Lega Pro aveva sollecitato la situazione, denunciando più volte la necessità di vietare e interrompere un vulnus pericolosissimo per il calcio italiano.

Nomine degli organi di giustizia sportiva. Il notaio Pasquale Marino, da giudice sportivo della Lega Pro, assume l’incarico di presidente della seconda sezione della Corte Sportiva. Il ruolo di giudice sportivo della Lega Pro viene ricoperto dal dottor Stefano Palazzi. “Sono felice per la meritata ‘promozione’ del notaio Marino, è un grande onore per la Lega Pro. Così come la nomina del dottor Palazzi, con la sua professionalità ed esperienza, è un segnale inequivocabile della crescente reputazione della nostra Lega” conclude Ghirelli.

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11 thoughts on “La Lega Pro: “Le multiproprietà non saranno più accettate”

  1. Sacrosanto il divieto di multiproprietà! E’ una garanzia per il calcio e per i tifosi.
    Invece le riaperture del pubblico per i play off appaiono una scelta affrettata che rischia di essere controproducente.
    ogni giorno in italia ci sono centinaia di morti per covid e decine di migliaia di nuovi casi.
    non è il caso di riaprire a maggio gli stadi, riapriteli direttamente a settembre

  2. Se la GDF facesse davvero la GDF e la magistratura facesse davvero le indagini (invece di accanirsi con quei soliti poveri Cristi) forse magari si scoprirebbe che una buona parte delle proprietà nel calcio che conta sono in mano a prestanome e che il divieto di multiproprietà è l’ennesimo fumo negli occhi per il popolo belante.

  3. Se la figc ha coerenza e dignità adesso perchè non impongono a Lotito e a De Laurentis di mettere in vendita Salernitana e Bari?

  4. Leggo le seguenti dichiarazioni di Gravina: “Abbiamo voluto una modifica regolamentare importante, non sarà più consentita la multiproprietà nel mondo del calcio, nel mondo professionistico o nel mondo dilettantistico, salvaguardando i diritti già acquisiti”. Mega regalo a Salernitana e Bari.

    1. Roberto non credo che i tifosi di Bari e Salernitana la pensino così anzi se la norma fosse stata retroattiva sarebbero stati contenti anche loro .

  5. Decisione giusta quella di impedire le multiproprietà. Va nell’interesse dei tifosi delle squadre che in questi asset di multiproprietà fanno da “ancelle” alle grandi. Chi viene a Palermo, o in altre piazze di serie C, deve venire perché vuole veramente investire SOLO su Palermo.

  6. Fino a che non vengono ufficialmente riformate le Noif, è possibile farlo. Dopo, no. Chi deve acquistare (o vendere) quindi ha un minimo margine di tempo per farlo … (Faffi salvi i diritti acquisiti …) …

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