“La società non ci ascolta”: la delusione di Palermo F.B.C. 1900

FOTO PEPE / PUGLIA

Palermo F.B.C. 1900, l’associazione di tifosi rosanero che porta avanti il progetto dell’azionariato popolare, ha pubblicato una nota ufficiale per esprimere tutta la delusione nei confronti della società del presidente Dario Mirri.

Ecco la nota:

“Amiamo profondamente il nostro Palermo. Palermo F.B.C. 1900 è per l’unità di tutti noi tifosi, perché il nostro Club è uno, ci appartiene e non esisterebbe senza di noi: più di 120 anni di storia, allora come adesso costituito da tifosi e pienamente identificato nella nostra città.
Per la nostra squadra del cuore, la società è parte essenziale e acquistando una quota del capitale, noi tifosi possiamo esserne parte a nostra volta; e potendo essere rappresentati e dire la nostra anche nella gestione, sentiremmo maggiormente nostro il Palermo. Con i propri tifosi a sostegno anche economico, il nostro Palermo può avere un futuro migliore, unendo tutti le nostre piccole quote, apportando costantemente nuovo capitale, anno dopo anno.
Tutto questo, però, passa dalla decisione dell’attuale proprietà, alla quale abbiamo già indirizzato più volte la nostra proposta: tramite varie PEC, forse addirittura troppe. Nell’ultima, inviata personalmente al presidente Dario Mirri, abbiamo dato come scadenza la fine dello scorso ottobre, perché puntavamo ad ottenere, finalmente, un riscontro positivo e potere festeggiare insieme il 121° compleanno ufficiale del nostro Club: società e tifosi, tifosi e società veramente insieme.
Non abbiamo ottenuto, finora, alcuna risposta concreta. Abbiamo quindi intrapreso il percorso istituzionale, iniziando dallo SLO, al fine di denunciare questa impasse dovuta all’inerzia di Dario Mirri. In via ufficiosa, ci è stato detto che la nostra proposta giace silente sul suo tavolo, in attesa che si risolva quanto in corso con l’ex socio Tony Di Piazza. Rispettiamo tale posizione, che non può però fermarci nel dover rilevare pubblicamente e denunciare istituzionalmente quanto di fondamentale resta ancora incompiuto, cioè la relazione costruttiva di questa società con la propria tifoseria.
Tanti i segnali, per esempio facciamo riferimento all’impossibilità di poter seguire e sostenere la nostra squadra nella recente trasferta del derby. Il “programma societario di fidelizzazione dei tifosi non è ancora pronto”: ma quale miglior programma di fidelizzazione può esistere, se non l’azionariato popolare? Citiamo il flop degli abbonamenti “virtuali”: a chi può interessare di ottenere un benefit da “cliente” che piuttosto sarebbe di diritto incluso nella propria quota di azionista? L’attuale proprietà continua a prendere tempo, mettendo sul mercato pezzi importanti della nostra proposta di azionariato popolare, con la ulteriore mortificazione del volerlo privare della quota di capitale che certifichi al “tifoso azionista” che un pezzo del Club Palermo calcio è suo!
Le scarse presenze allo stadio evidenziano un malumore massivo sfociabile in disaffezione, che conferma l’assenza della società nella relazione con i propri tifosi, insieme alla mancanza di volontà nel rendere più forte la squadra per la possibile promozione al campionato di categoria superiore.
Dario Mirri si dice preoccupato della attuale situazione con Di Piazza, nel frattempo ha parlato alla stampa di “un fondo interessato e pronto a investire circa 40 milioni di euro” con connessa richiesta, di zampariniana memoria, che rimanga lui al timone. In questi giorni, però, si viene a sapere che un altro americano, Pallotta, ha inviato la propria manifestazione di interesse per l’acquisto, già lo scorso ottobre, per cui ci chiediamo il perché questo sia stato tenuto nascosto per due mesi. Anche qui, nessuna relazione costruttiva con i tifosi, intrappolato com’è nelle solite parole vuote, già spese a suo tempo per l’azionariato da lui non voluto, aggiungendo perfino che ora “avremmo un interesse privato” nell’avanzare la nostra proposta attiva, a beneficio di tutti i tifosi soprattutto per le nuove generazioni.
Dario Mirri si dimostra sempre più convintamente arrogante nel considerare il Palermo una cosa solo sua. A noi, che lo abbiamo interpellato più volte, non risponde.
PALERMO FBC 1900 SUPPORTERS TRUST, nell’unità di tutti i tifosi, siamo pronti a sostenere il nostro Club.
Il nostro Palermo prima di tutto. Forza Palermo Sempre!”.

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15 thoughts on ““La società non ci ascolta”: la delusione di Palermo F.B.C. 1900

  1. sconcertante e grave apprendere queste cose. non ho parole ed avete fatto bene a sput+++++ il sign Mirri. Ma non lo avevate capito che questo signore ha la….coda ed anche….rasc++++++.

  2. Ma questi non sono nessuno. Non rappresentano che se stessi, non si capisce a quale titolo pretendono un’interlocuzione.

    1. Ma di che parliamo? Il Palermo nostro? Nostro di chi? Il Palermo è di chi mette piccioli. Il primo Zamparini, ad es. Mirri, in serie D. Parlano come se fossero sicuri di portare in dote milioni di euro! E che vuol dire “e dire la nostra anche nella gestione”? Bilanci, calciomercato, rapporti con le istituzioni? Ah ah ah. Ma dove li hanno visti questi film? A me pare che gli arroganti siano loro! Ma chi sono, loro?

    2. Sig. Turone perche’ “Amici Rosanero” cosa rappresentano qualcosa di diverso? Associazione è quella , associazione è questa. Quella sopracitata propone un’azionariato popolare tipo barcellona per intenderci che è un vero azionariato non le cose fatte per gli amici degli amci che fa il nostro presidente…Buona creanza sarebbe quantomeno rispondere ad un gruppo di tifosi, dove sarebbe il rispetto, la trasparenza? Non c’e’ mai stata.. Rispondendo ad un tifoso lettore che identifica questi come “scappati di casa”, noi gli scappati di casa ce li abbiamo e sono al timone della societa’ (non so per quanto ancora)….

  3. Analogamente come si comportava con Di Piazza. Non accetta ingerenze alcuna da parte di chiunque se non dal suo amico Sagramola.

  4. Mirri se non vende potrebbe aprire un conto corrente bancario intestato alla raccolta di soldi provenienti in tutto il mondo visto che siamo 5 milioni di tifosi prende 150 Mila famiglie prima le più ricche poi i benestanti x raccogliere 1000 euro a famiglia circa in media lui mette di più e comanda su tutti x un totale di circa 150 milioni lo traghetta x 3 ,4 anni fino alla a fa il centro sportivo fa lo stadio con il fondi prr investe sulla squadra e vende un prodotto più vendibile ai fondi di investimento bel traghettamento dico io se fossi mirri farei così io….

  5. Sse lui vuole rimanere a guidare la società non so se i nuovi eventuali investitori sarebbero d’accordo, loro caccerebbero i soldi e lui gestisce? Bohh…

  6. L’ultimo azionariato ha fruttato 68000 euro circa . Credo basti. In ogni caso sarebbe interessante ascoltare anche Mirri sull’argomento.

    1. Contrabbandato come azionariato popolare è un normalissimo azionariato aziendale che nulla ha a che vedere con l’azionariato popolare. E’ un punto, questo, di mancata attuazione del bando di assegnazione del titolo sportivo.

  7. Ma di che parliamo? Il Palermo nostro? Nostro di chi? Il Palermo è di chi mette piccioli. Il primo Zamparini, ad es. Mirri, in serie D. Parlano come se fossero sicuri di portare in dote milioni di euro! E che vuol dire “e dire la nostra anche nella gestione”? Bilanci, calciomercato, rapporti con le istituzioni? Ah ah ah. Ma dove li hanno visti questi film? A me pare che gli arroganti siano loro! Ma chi sono, loro?

  8. Tante parole e pochi numeri. Anzi, ”Zero numeri’. Cifre, insomma, sghei, picciula, il grano, la moneta. Canzoni d’amore che neanche a Sanremo, l’adorato Palermo, il mio, il nostro amato Palermo, e ‘Forza Palermo SEMPRE’, ragazzi! (eterni ragazzi, piccio’, i tifosi del Palermo, nelle radio e nei video palermitani). ‘SEMPRE’, per modo dire. In 4mila (e un giocatore in lacrime) per un Palermo che lottava per una promozione in Serie A, salvifica. Forza Palermo, ogni tanto. L’hai lasciato solo il tuo Palermo, ragazzo!, nelle mani di quello che ritenevi il suo aguzzino, hai tifato persino Procura e Fallimento. 50mila a Roma, 500 a Frosinone, a poca distanza. Memento (Semper), ragazzi!

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