“Da Massimino a Gambino, quando i presidenti acquistavano l’amalgama”

Carlo Brandaleone, nella pagina sportiva del Giornale di Sicilia, racconta alcune delle gaffe che hanno contraddistinto vari personaggi del mondo del calcio (e non solo presidenti) con la Sicilia e il Meridione che hanno avuto un ruolo importante in questa “classifica”.

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Il re delle gaffe è lo storico presidente del Catania, Angelo Massimino, famoso per aver portato i rossazzurri in Serie A e per la sua scaramanzia. E come dimenticare quella gaffe, con un giornalista che gli fece notare come al Catania mancasse l’amalgama e lui che rispose: “La compro subito, quanto costa?”.

Anche il Palermo fece la sua parte in questa particolare “specialità” con Gaspare Gambino, presidente negli anni Ottanta dopo Renzo Barbera. Una volta al Tgs dichiarò che il calcio gli faceva un effetto “lassativo” (voleva dire “rilassante”…). O come Franco Sensi che scambiò il giornalista Alessandro Amato per il portiere Vincenzo Sicignano, denotando una scarsa conoscenza della squadra appena acquistata.

Altri personaggi più recenti come Totti, Thohir (“Sono diventato interista da quanto comprarono i tre olandesi”) o Ferrero (“attontito” dalla prestazione della sua squadra) hanno contribuito a rendere il calcio un mondo culturalmente inadeguato. Ma, in fondo, i tifosi hanno sempre amato anche questo genere di strafalcioni…

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