Mazzotta: “Nove anni fa non mi sentivo pronto. Palermo merita la Serie A”

Antonio Mazzotta è tornato a casa. Il palermitano, nato a Falsomiele, dopo un lungo girovagare indosserà nuovamente la maglia della sua città. Intervistato da Salvatore Geraci per il Corriere dello Sport, parla della nuova e della precedente esperienza.

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Che emozione l’esordio col Palermo e la prima vittoria! – ammette – . Per un palermitano, giocare nella squadra della propria città è il massimo. Per nove anni ho tenuto dentro un magone. Dopo lo scudetto vinto con la Primavera volevo rimanere con i titolari, ma non mi sentivo pronto. C’erano campioni, non ero al loro livello. Ora è diverso. Mi sono rimboccato le maniche nelle squadre in cui ho giocato”.

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“Qui sta nascendo un bel gruppo, mi trovo bene, ci divertiamo – continua – . Nello spogliatoio si avverte un senso di rivalsa, i ragazzi vogliono liberarsi dalle scorie dei playoff“. Mazzotta parla anche del suo ruolo e dell’impatto con il nuovo allenatore: “Ho fatto il quinto a Frosinone con Marino e il terzino per tutta la carriera. Sono a totale disposizione. Con Tedino ancora non ci siamo parlati, ma l’impatto è stato positivo. È preparato, me ne avevano parlato bene e non posso che confermare“.

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Il palermitano parla anche dell’emozione, nel passato, di affrontare da avversario la squadra della sua città: “Ho affrontato tre volte il Palermo, due con il Crotone e l’anno scorso con il Pescara. Ma al Barbera solo una volta, per la promozione dei rosanero con Iachini allenatore. Quel giorno, dentro di me partecipavo alla gioia generale e al record dei punti conquistati tolto anche alla Juve di Deschamps. C’erano Dybala e Belotti, la squadra festeggiò in campo. Entusiasmo alle stelle. Una promozione che sentivo come mia“.

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Sulle ambizioni di questa stagione, dice: “Palermo meriterebbe la Serie A perché ha storia, tradizioni e grandi tifosi. Adesso bisogna pensare positivo e sperare che questo sia l’anno giusto”.


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