Mercato, ufficiale: Antonio Piccolo è del Catania

Nelle ultime ore l’accelerazione, ma ora è ufficiale: Antonio Piccolo è un giocatore del Catania. Il club etneo ha ufficializzato l’ingaggio dell’attaccante ex Cremonese (da cui si era svincolato entro fine mercato): per lui contratto biennale.

IL COMUNICATO

“Il Calcio Catania comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Antonio Piccolo, nato Napoli il 7 aprile 1988.  Dal 2017 al 2020, l’attaccante campano ha indossato la maglia della Cremonese, realizzando 15 reti nell’arco di 69 gare in Serie B, categoria nella quale ha sommato complessivamente 298 presenze, firmando 52 gol e dispensando 28 assist. Completata la crescita calcistica nel settore giovanile della Salernitana, la carriera di Piccolo si è sviluppata interamente tra i cadetti, al di là dell’annata in Prima Divisione con il Foggia nel 2008/09: cinque, le stagioni vissute a Piacenza, seguite dalla parentesi con il Livorno, dalla proficua esperienza con la Virtus Lanciano e dal percorso con lo Spezia prima dell’arrivo a Cremona. Il neo-rossazzurro ha sottoscritto un contratto biennale, legandosi al nostro club fino al 30 giugno 2022”.

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18 thoughts on “Mercato, ufficiale: Antonio Piccolo è del Catania

  1. Dicono che il catania ha tanti milioni di debiti eppure hanno comprato diversi giocatori. Mirri con 10 milioni di budget detto da lui a giugno quanto ha speso?

      1. Bastava offrire un ingaggio leggermente maggiore per portare a Palermo giocatori di serie B..Si poteva fare di più, ritengo che Bari e Ternana hanno qualcosa in più.

    1. noiNONtifosidelpalermo, fammi capire… non è che se uno svincolato lo prende il Catania ha speso e se lo prende Mirri non ha uscito un euro!!!

      1. Non hai capito, io volevo dire che il mercato del Palermo in confronto a quello del catania non è poi cosi’ tanto migliore, e il catania ha enormi debiti, penso che il Palermo poteva fare qualcosa in più, speriamo che Boscaglia riesce a tirare fuori il meglio di ognuno.

  2. Hai ragione…. Non hanno preso un attaccante degno d’esser chiamato tale. Solo mezze punte di scarso livello e centrocampisti uno clone dell’altro. Che delusione per un mercato scadente.

  3. La differenza è che qualcuno a catania sta provando a salvare una società coperta di debiti. A Palermo invece abbiamo i grandi imprenditori che in un anno non sono riusciti a trovare manco un campo d’allenamento degno di questo nome.

  4. Giocatore che col sinistro taglia bene i corner e i calci di punizione… Coi centrali forti di testa che si ritrova il Catania… è l’ideale. A proposito… ma i oltre 70 milioni di debiti che fine hanno fatto? Anche gli ingaggi costano!

  5. piccolo fa la differenza in serie c , sarebbe servito molto al palermo che ha forti difficoltà davanti per mancanza di un vero centravanti e di un trequartista inventore di gioco . Incredibile come il duo e mirri non abbia comprato i giocatori giusti. Servivano come il pane un centravanti vero ed una mezzala . complimenti sportivi al catania che si rinforza ancora!

    1. Ma dei 70 milioni di debiti del Catania ne sai qualcosa? Dove sono finiti? Stai parlando di una squadra che doveva essere esclusa dal campionato ed è stata salvata dai poteri politici, dall’omertà della FIGC e della Lega Pro. Ma quale complimenti?

  6. Ma ancora c’è qualcuno che da fiducia a questa società? Se dobbiamo fare i tifosi io sono il primo a gridare Forza Palermo tutta la vita ma se devo dire che quella che ho visto a terni sarà la squadra che affronta il campionato…. lasciamo stare i discorsi di promozione che è meglio.

  7. Come ha detto Monastra, questa società ha cambiato progetto in corsa, probabilmente l’incertezza sul Covid che terrà chiusi gli stadi, la mancanza di incassi sia di botteghino che abbonamenti li ha portati a decidere di fare un anno di transizione……..ed aggiungo non sarà l’unico.

    1. Se questa società pensa che dal botteghino arrivino le risorse per sopravvivere allora si sbaglia di grosso in C come in B devi spendere per vincere i campionati altrimenti come dici tu di anni di transizioni ce ne saranno parecchi.

    2. Ma siamo vivi! Qualcuno lo è soltanto in apparenza, sino a quando il sistema sarà costretto ad agire per non essere sputtanato da tutti.

  8. Ma quale transizione. Quello della serie C è un anno nel quale devi preventivare che devi fare un investimmento. Devi soltanto spendere per vincere il campionato e toglierti da questo inferno. E’ quindi un investimento. Dalla serie B in poi si inisia ad incassare e fatturare. Questo deve essere il progetto. In caso contrario a mio parere fanno un botto. Non prendere un centravanti è stata una cavolata.

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