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Messina, partita aperta per la cessione: tra incertezze e svolte possibili

Va avanti la trattativa per salvare il futuro del Messina. L’unica prospettiva concreta sembra legata a un possibile cambio di proprietà. La società “Huddle”, attraverso i suoi consulenti legali e commercialisti, sta esaminando la documentazione contabile fornita dal club.

Incertezze sul futuro

Gli imprenditori vicini a Francesco Borgosano, manager messinese da anni attivo negli Stati Uniti, hanno affidato l’analisi a due studi professionali: uno con sede a New York, l’altro a Roma. L’obiettivo della “due diligence” è valutare con precisione il peso dei debiti accumulati dalla società e comprendere le reali condizioni economiche del club.

L’interesse di Borgosano e dei tre gruppi imprenditoriali che dovrebbero supportarlo risale allo scorso dicembre, quando si tenne il primo incontro con l’attuale proprietà, guidata da Pietro Sciotto. Allora, l’idea di acquisire il Messina era strettamente legata alla permanenza in Serie C, una condizione che ora appare sempre più incerta.


Un’eventuale retrocessione in Serie D renderebbe necessaria una revisione dell’intero piano finanziario: le potenziali entrate, tra sponsorizzazioni, diritti televisivi e incassi da stadio, subirebbero un drastico ridimensionamento. Tuttavia, una gestione più oculata e trasparente, dopo anni di conflitti e difficoltà, potrebbe riportare stabilità e fiducia nell’ambiente.

La posizione di Sciotto

Intanto, la posizione della proprietà uscente resta in bilico. Sciotto, nelle prossime ore, potrebbe avviare un’azione legale nei confronti della fiduciaria lussemburghese, nel caso in cui la seconda rata dell’accordo di cessione non venga saldata. La valutazione del club, fissata a 2,5 milioni di euro, è sempre stata ritenuta elevata, soprattutto considerando gli esborsi anticipati dall’ex presidente nei mesi scorsi per coprire stipendi e spese gestionali. La cessione, inizialmente prevista per giugno 2024, è slittata più volte fino a gennaio 2025, ma ora i tempi sembrano maturi per una svolta definitiva.

Il potenziale nuovo proprietario, Francesco Borgosano, opererebbe attraverso la Huddle Technology Inc., società fondata nel 2020 e composta da sei soci. L’azienda, sostenuta da un Venture Capital Fund, registra un fatturato di circa 15 milioni di euro, una cifra che, seppur contenuta, potrebbe garantire solidità al progetto.

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