Palermo, ci sei? Ad Avellino serve una forte reazione mentale

Cinque giorni per rifiatare, ragionare, studiare e ripartire. Dopo la pesante sconfitta rimediata al “Barbera” contro Cittadella, il Palermo vola in Campania e si prepara a scendere nuovamente in campo. Lo 0 – 3 subito lunedì sera ha portato con sé le consuete polemiche e riflessioni, una caduta inaspettata dovuta a un evidente calo fisico e mentale. Il classico incidente di percorso? Sembra di sì. Il “Partenio” di Avellino non è certo la cornice più semplice che i rosanero potessero trovare per dare una risposta.

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La sfida agli irpini, guidati in panchina da Novellino – un ex di Zamparini sia a Palermo che a Venezia -, sarà un test abbastanza probante sul momento che la squadra di Tedino sta vivendo. Le questioni societarie e il secondo ko stagionale hanno fatto suonare qualche allarme: la scure del possibile fallimento ha sicuramente influenzato la squadra, nonostante le rassicurazioni di chi in campo ci va concretamente. Nella tana dei “Lupi” verdi però tutti si aspettano una reazione immediata, in primis Tedino, che si è assunto la responsabilità della serata storta contro il Cittadella e che ha invitato i suoi ragazzi ad alzare l’asticella.

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Aspettarsi una reazione rabbiosa non è poi così pretenzioso, c’è un precedente che fa ben sperare. Dopo la sconfitta – sempre interna – contro il Novara di Corini (0 – 2 per i piemontesi), il Palermo ha vinto di prepotenza a Carpi (1- 3) e poi in casa contro contro la Virtus Entella (2 – 0). Dieci punti conquistati dopo il primo stop della stagione, una risposta più che convincente, da grande squadra. Questo non assicura che un filotto del genere possa ripetersi anche dopo lo sgambetto del Cittadella, ma si può essere moderatamente ottimisti.

La speranza in una pronta ripresa deriva anche dagli ottimi numeri che il Palermo, fino ad ora, ha collezionato nelle gare in trasferta. Il ruolino di marcia dei rosanero lontano dal “Barbera” non presenta sbavature, visto che le uniche due sconfitte sono infatti arrivate in casa: 2 vittorie e 5 pareggi, per un totale di 11 punti (come Foggia e Frosinone) fuori dalla Sicilia. Un bottino che permette ai rosanero di sostare tra le migliori squadre di B in trasferta. Meglio dei siciliani hanno fatto solamente Parma, Venezia (entrambe con 13 punti), Novara e Cremona (con 12 punti).

Il Palermo si conferma squadra da trasferta, come se indossasse una corazza che gli avversari sono riusciti a scalfire ma non a spezzare. Un’eventuale sconfitta ad Avellino, vista anche la classifica corta e abbastanza raggruppata soprattutto in vetta (ancora di più dopo il pareggio tra Empoli e Frosinone nell’anticipo), non sarebbe un dramma. Il contraccolpo di una doppia sconfitta sarebbe però difficilmente decifrabile. Meglio non rischiare dunque, giusto?

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