Palermo, cinque gol di rabbia: ora non ti fermare. Le pagelle ironiche di A&F
Ma vi sembra giusto che ci dobbiamo spaventare della Carrarese? Una squadra che a leggere la formazione sembra quella di un primo Pro Evolution Soccer senza la licenza Fifa per i nomi dei giocatori. Onestamente, non ce lo meritiamo!
Rientrano Ranocchia e Segre ma non Brunori che ormai pare davvero separato in casa. Il difensore polacco dal nome bislacco rientra da titolare accanto a Bani che ha la fascia da capitano. In avanti ci sono Le Douaron e Palumbo dietro a Joel “aiutaci tu” Pohjanpalo. Allo stadio siamo rimasti in tre, tre somari e tre briganti, ma per noi è meglio così. Nei momenti difficili restano solo i tifosi veri.
Il Palermo è subito propositivo e ci sono almeno due occasioni di cui una, quella di Bani da solo davanti al portiere, è clamorosa con un vero miracolo del numero 1 toscano. E dopo qualche difficoltà di troppo a portare palla avanti arriva il gol! Palumbo inventa per Ceccaroni che mette al centro un pallone sul quale Pohjanpalo aggiusta per Segre che trova un tiro da fuori imprendibile. Gol, esultanza e abbraccio a Inzaghi: di questi tempi grasso che cola.
Il Palermo cerca il raddoppio, prima con Pierozzi e poi con Palumbo, ma il portiere è in serata di grazia e para pure d’orecchio. Le Douaron si fa male e al suo posto entra Vasic confermando la quarantena di Brunori. Proprio quando siamo pronti per un bel sorso di whisky per riscaldare l’intervallo arriva il raddoppio rosanero! Contropiede di Segre e cross per la testa di Palumbo che segna il suo primo gol e comincia a prendere le sembianze di un vero leader.
Comincia il secondo tempo. Ci sediamo, prendiamo un sorso di birra, acchiappiamo due cipster e arriva il terzo gol rosanero. Un’azione tutta in verticale che porta la palla da Palumbo a Pierozzi che alza lo sguardo e mette dentro un cross che il portiere smanaccia sul piede di Pohjanpalo che non sbaglia!!! Ora il Palermo gioca sul velluto e arriva anche un palo di Vasic che si rammarica come uno che aveva il numerino alla fila delle poste e non lo trova più quando arriva il suo momento: inconsolabile.
Arriva il doppio cambio con Veroli e Giovane che prendono il posto di Ceccaroni e di un applauditissimo Palumbo. C’è tempo anche per il quarto gol del Palermo su rigore di Pohjanpalo procurato da un Vasic veramente trasformato. Poi è finalmente il momento di Brunori che entra con Peda per sostituire Segre e Bani. Proprio quando contiamo i minuti per andare a casa a riscaldarci arriva l’hat trick di Pohjanpalo che si porta a casa il pallone, va in testa alla classifica cannonieri e fissa il risultato sul 5 a 0.
Il Palermo vince contro una squadra davvero troppo inferiore per impensierire anche lontanamente i rosanero. Ma il momento è difficile e questa vittoria, rotonda e convincente, ci voleva come il kebab a fine serata dopo il pub crawling perché prima “eating is cheating”. Abbiamo visto un Palumbo che sta prendendo la squadra sulle spalle, Pierozzi sempre devastante nel ruolo di esterno a destra e tanta più convinzione anche nel pressing. Adesso si va a Empoli a sfidare Dionisi che ha rivitalizzato i toscani. Abbiamo preso un brodino ma adesso, visto che si va in Toscana, è arrivato il momento delle fette di carne.
Joronen s.v. – Solo all’89’ deve sporcarsi i guanti su una conclusione angolata da fuori che, a questo punto, lo costringe anche alla doccia. Clean sheet.
Bereszynski 7 – Esperienza, attenzione e qualche ruvidezza quando occorre. Crediamo che non sarà facile scalzarlo dalle nuove gerarchie della squadra. Take over.
Bani 7 – La fascia di capitano incrementa il suo carisma e la sua importanza nei delicati equilibri di spogliatoio e lui risponde con una prestazione impeccabile, anche se si divora un gol da due passi. Autorevole.
(dal 38′ s.t. Peda) s.v.
Ceccaroni 7 – Visto che in difesa c’è poco da fare, lo si rivede nuovamente proporsi in fase offensiva con efficacia come in occasione del gol che sblocca la gara. Incursionista.
(dal 15′ s.t. Veroli) 6,5 – Mezz’ora a buon ritmo anche se non c’è più tanto da faticare perché la partita di fatto è già finita. Fiducioso.
Pierozzi 7,5 – Torna ad arare la fascia come ai vecchi tempi mettendo in mezzo palloni pericolosi tra cui i due capitalizzati in rete da Pohja e sfiorando anche il gol in un paio di occasioni. Resuscitato.
Segre 8 – La sua prestazione strepitosa per intensità e rabbia, condita da un gol di prepotenza e un assist perfetto, è un grido forte e chiaro che il Palermo non può fare a meno di lui e viceversa. Munch.
(dal 38′ s.t. Brunori) s.v. – Il gesto di avergli fatto indossare la fascia anche se solo per pochi minuti dice tutto. Capitano.
Ranocchia 6,5 – Non fa nulla di eclatante però cerca di dare ordine, farsi vedere, dettare i tempi e ripagare la fiducia del mister. Grato.
Palumbo 8 – Eccolo finalmente il giocatore su cui avremmo fatto “all-in”. Gol di astuzia, passaggi illuminanti, conclusioni pericolose, giocate geniali. Don’t stop now.
(dal 15 s.t. Giovane) 6,5 – Vedi pagella Veroli e aggiungi che lui era l’ex di giornata. Repetita iuvant.
Augello 6 – Tanta corsa ma poca precisione e qualche disattenzione a volte inspiegabile per un giocatore della sua esperienza. Distratto.
Le Douaron s.v. – Mezz’ora a basso ritmo e poi è costretto ad uscire dopo un colpo in faccia. Groggy.
(dal 33′ p.t. Vasic) 7 – In molti se lo aspettano titolare dopo la bella prestazione di Chiavari ed invece entra dopo mezz’ora grazie all’infortunio di Le Duaron ed impatta subito bene la gara confermando i progressi. Vorrebbe tanto segnare il suo primo gol in maglia rosa ma il palo ed il portiere gli negano la gioia ma si consola procurandosi il rigore del 4-0. Crescendo rossiniano.
Pohjanpalo 9,5 – Segna una tripletta ma c’è il suo nome in tutte le azioni che portano al gol. E il suo nome è anche impresso a fuoco sul corpo degli avversari con cui fa a sportellate come ai tempi belli. Picchiaduro.
Inzaghi 7,5 – Sa che il momento è difficile e lui scaccia la crisi nel migliore dei modi con una vittoria netta, rabbiosa e che ricompatta la squadra e l’ambiente in vista dello sprint di fine anno. Braveheart.
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Brunori: 7 + 4 minuti. Il gesto di averlo messo in campo solo sul 4-0 dice tutto. Capitanino.
Due soli capitani dal 2000 in poi: Corini e Miccoli.
L’avessero ceduto prima !!!!
Oggi abbiamo sempre questa bomba in casa che potrebbe esplodere e dare fastidio. Speriamo che Inzaghi sappia gestire la situazione, se questo dovesse succedere. Saluti
Bravo tutto il Palermo.
Segre indemoniato!
Ottava meraviglia.
Adesso avanti così.
Solo Palermo.
Saluti.
“Il Palermo vince contro una squadra davvero troppo inferiore” l’unica cosa che più mi piace. Espressioni come “devastante “ per giudicare il nulla contro- io starei ben attento prima di scriverlo. Ma si in fondo questo è sempre stato il leit motiv a Palermo . Fare passare una partita giocata bene e basta nulla di più , magari dopo una serie di altrettante incolore e anonime , per diventare …..” devastanti “!?? Ma de che ??dove? Anche voi che si presume siate più…. espressioni tipo siamo rimasti in “pochi ma buoni quelli veri anche basta! Io ad esempio sono dispiaciuto che ieri eravamo pochi, anzi pochissimi, non me ne “ prio” assolutamente perché stadio pieno e’ tutt’altro. Però condivido e rispetto chi ha deciso di non presenziare , senza editarli di non essere né “buoni né migliori”. Per il resto confermo le mie idee che non conterranno “verita ‘ assolute” come qualcuno insinua ma contengono sicuramente verità oggettive , situazioni fattuali. Come dissi allora “ un Pescara non fa primavera altrettanto una carrarese”! Per me non cambia nulla squadra modesta forte solo con squadrette pressoché inesistenti. Osti ha sbagliato a giugno con Bigon adesso bisogna rimediare e bene a gennaio. Confermo un dato incontrovertibile vincere con le piccole, anzi piccolissime non serve non ci porterà in A diretti( matematica )ma sicuramente ai playoff.
non vinciamo con quelle sopra di noi non abbiamo speranze di A diretta – bisogna invertire il trend e’ vincere con chi ci precede altrimenti lotteria playoff e dopo 4 anni di lenta agonia direi anche basta . Mi sono rotto i zebedei. Buona domenica
ora viene il difficile: continuare cosi – avanti tutta e forza Palermo – portate punti a casa –
L’unico che è un pesce fuor d’acqua (ma da tanto, troppo tempo) è Le Duaron: inutile, anzi dannoso perché è un giocatore regalato agli avversari
‘Il mistero Von Bulow’ premio Oscar 91, pregevole esempio di film genere giudiziario, privo del tutto dei tratti che connotano le ‘americanate’. Le risposte infatti negate. Allo stesso modo il mistero Brunori rimane senza risposte, mentre sta andando in onda il remake del film visto l’anno scorso. I pochi minuti regalati ieri al Capitano (in una partita strafinita) infittiscono il mistero e rimandano alla mente i sei minuti di Rivera contro il Brasile. Si parva minus. Il Capitano, il capitano non si tocca, è sacro per i tifosi, quando non sono impegnati a prendersi a botte tra di loro. Curva Sud e Curva Nord unite nella (dalla) lotta. Mentre Endrigo canta ‘non mi perderò per le strade del modo’. Sottofondo musicale che nel frangente Dino Risi avrebbe gradito, tanto.
EC: Si parva licet / modo=mondo
Certi trionfalismi sono comunque insopportabili (v. dichiarazioni di Pohjanpalo). I risultati della giornata che si avvia alla conclusione sono sfavorevoli per il Palermo CFG. Se la sua vittoria era nei pronostici, molto meno lo erano quelle del Frosinone in trasferta e del Cesena contro il Modena. Squadre queste ultime due che hanno nella continuità la loro forza, a differenza del Palermo, grande sinora solo quando c’era da maramaldeggiare, pessimo altre volte. Questa sera sapremo se il Monza è già da considerarsi in un campionato a sè stante, il Venezia lo è già, secondo Superpippo. Rimane quindi a disposizione solo il terzo posto, per la statistica dei play off foriero di promozione, ma per questo da ieri c’è in lotta anche l’Empoli di un Dionisi, bramoso di rivincite.
Intanto osservo che, quando il Palermo vince, quasi sempre i commenti sono pochi. Presumo c’entri qualcosa il fatto che la lamentela/lagna, solitamente ammatula, è una specialità in cui gli italiani sono campioni d’Europa, ed i siciliani in particolare campioni del mondo, per cui quando le circostanze (es. una partita vinta dominando) non consentono di lagnarsi più di tanto non c’è molta spinta ad intervenire.
Ciò detto dopo partite come quelle di ieri sovviene la fatidica domanda “fu vera gloria?” Questo, ovviamente, per via del valore dell’avversario, che finora in campionato non aveva fatto malaccio ma ieri è stato inesistente. Vedremo contro l’Empoli, partita in cui un pareggio non sarebbe da buttare via.
Quanto ai voti sono grossomodo d’accordo, mi limito a scrivere qualcosa sui migliori e peggiori 3:
MIGLIORI:
– POJA – 10 – Monastra gli aveva dato uno striminzito 8,5, il 9,5 è già più giusto, ma non capisco cosa impedisca di dargli 10. 3 gol ed un assist, ma mica è solo quello. L’azione dalla quale origina il rigore nasce da un suo passaggio filtrante per Vasic, che poi viene atterrato in area; l’azione offensiva che lo porta a segnare il 5-0 la innesca lui stesso, con una apertura al volo magistrale per Pierozzi che poi è bravo a mettere il cross. Serve a Vasic un pallone da spingere solo in rete, ma il serbo se lo divora.
– SEGRE 8 – E’ da 3 anni che il Palermo a centrocampo non può fare a meno di lui, non da ieri;
– PIEROZZI 8 – Dopo le ultime 2 gare sottotono è tornato a splendere. Rimane, finora, il miglior “quinto” del campionato per rendimento.
PEGGIORI
– LE DOUARON 5 – Mezz’ora sottotono è un eufemismo. Più che altro è stata mezz’ora di anonimato.
– AUGELLO 5,5 – Augello dovrebbe stare alla fascia come Bani sta alla difesa: stiamo parlando di uno con 200 partite giocate in A tra Samp e Cagliari, la maggior parte come titolare. Ma se Bani sta dimostrando costantemente di essere un giocatore “fuori categoria”, Augello non lo sta facendo. Per me, finora, è stato l’acquisto più deludente: non perché sia stato spesso insufficiente, ma perché troppo spesso ha fatto partite da 6 – 6,5. E da uno come lui sarebbe lecito aspettarsi che fosse “Impattante” come Pierozzi.
– RANOCCHIA 5,5 – Sto ragazzo gode di buona stampa a Palermo, c’è poco da fare. Anche ieri, contro avversari allo sbando, si è limitato al compitino. A Gennaio servirebbe uno che lo panchinasse
Pierozzi e Ranocchia hanno avuto inizio da incubo.
Voti troppo alti a loro e ad altri.
Preferisco di gran lunga le pagelle più con i piedi per terra di Guido Monastra, che non si esalta più di tanto per la vittoria contro la squadra meno forte vista al Barbera questa stagione, insieme al Pescara.
Le mie pagelle:
Joronen 6
Bereszynski 6
Bani 6,5
Ceccaroni 7
. Veroli 6
Pierozzi 5
Segre 7,5
Ranocchia 5
Palumbo 8
(dal 15′ s.t. Giovane 6
Augello 5
Le Douaron 5,5
Vasic 7,5
Pojanpalo 9
Pierozzi ha giocato una bella partita con una spinta costante ed efficace, facendo ancora assist e andando vicino al gol. Giusto il 7,5. E non è la prima: in 14 partite, ha fatto 4 gol e 4 assist, uno score di altissimo livello. Speriamo che serva a convincere definitivamente Inzaghi a farlo giocare sempre come esterno di fascia e non come elemento di destra della difesa a tre; in quella posizione siamo coperti visto che Beresynsky si è attestato sul suo livello abituale e, all’occorrenza, c’è Peda che da affidabilità. Quando rientrerà, volendo spingere di più, può giocare Gyasi in alternativa a Pierozzi. Mai più Diakite, che a gennaio verrà ceduto; contro l’Entella andava per conto suo ed è evanescente, tanto da costringere Inzaghi a toglierlo dopo 45 minuti pur non essendo stato ammonito. Cambiando fascia, quello che rimane ben al di sotto dei suoi standard è Augello; io non ho ancora visto il giocatore che ha fatto tante partite in serie A di ottimo livello. Secondo me un pò di panchina non gli farebbe male per capire che nessuno ha il posto da titolare assicurato. Le alternative ci sono (Ceccaroni, Verole, Gyasi). Quello che più manca in questo momento è la seconda punta, perché Le Douaron e Brunori, che hanno fatto solo un gol a testa, allo stato attuale non sono all’altezza di una squadra con ambizioni di alta classifica. E mi dispiace dirlo per Brunori per quello che ha fatto negli anni passati. A gennaio serve un attaccante che faccia assist e gol; dopo Pohjanpalo, i goleador sono Pierozzi, 4 gol, e Segre con 3 che è sempre un piacere vedere giocare
Ieri, sabato, mattina è mancato il papà di una amica, grande tifoso della nostra amata squadra. Venerdì sera, nei suoi ultimi momenti di lucidità aveva detto: il biondo questa volta gliene fa tre. E così è stato. Non avrà un senso, però è bello pensare che ce l’abbia…
Speriamo che la fetta di carne non sia quella per Dionisi…..