Palermo, il “giallo” di Roberto Lamanna. Consulente? “No, nessun mandato”

La figura di Roberto Lamanna diventa un giallo. La società rosanero ha smentito categoricamente di avere dato al manager ligure (figlio di un noto commercialista genovese) un mandato a trattare con chicchessia e ha pure smentito che le strade di Lamanna e Arkus si siano in qualche modo incrociate a proposito di trattative commerciali riguardanti l’ambito del turismo, in particolare nella acquisizione di Travel Partners World da parte di Partours (controllata da Arkus).

“Vi sfido a trovare prove documentali di un nostro mandato a trattare”, ha detto Salvatore Tuttolomondo, rispondendo alle domande di Benedetto Giardina del Giornale di Sicilia. Una bolla di sapone, dunque? Probabile, anche se la smentita è stata sorprendentemente “dura” e categorica.

Eppure Beppe Iachini, fino a tre giorni fa uno dei più autorevoli candidati alla panchina rosanero, ha confermato di essere stato contattato nei giorni scorsi proprio da Roberto Lamanna che voleva conoscere la sua eventuale disponibilità ad accettare un’offerta del Palermo. “Ho capito che la società ha dei piani diversi e deve tagliare i costi”, ha ribadito l’ex rosa al sito Ilovepalermocalcio.

Un buontempone senza autorizzazione? Un grosso equivoco? Spionaggio industriale (ovviamente scherziamo)? Lucchesi taglia corto: “Per parlare con Iachini non ho mica bisogno di un intermediario”. Logico, però resta il dubbio del perché uno che è nel mondo del calcio (Lamanna ha rilevato il Cuneo l’anno scorso) abbia sentito il bisogno di chiamare Iachini facendo intendere di rappresentare il Palermo.

Foto: La Stampa

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7 thoughts on “Palermo, il “giallo” di Roberto Lamanna. Consulente? “No, nessun mandato”

  1. La risposta di S. Tuttolomondo e’ stata “dura” perche’ le domande ( 2 ), in quel contesto, erano fuoriluogo e fortemente tendenziose e provocatorie…e bene ha fatto il “patron” a…zittirlo!

  2. Lucchesi dibolas mi pare che ne dica visto che ha detto che sarebbe ripartito parlando con rossi e foschi e poi il primo non è mai stato contattato il secondo messo in disparte per farlo dimettere, vedi il non essere coinvolto nella scelta del mister.il problema di Foschi era che doveva fare solo il ds mentre lui fa i compiti degli altri

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