Palermo, in un anno dalla C alla… C. Ma adesso è tutta un’altra cosa

Finalmente il verdetto ufficiale è arrivato, il Palermo è promosso in serie C e ritorniamo nel calcio professionistico. Nessuna sorpresa è vero, non potevano esserci dubbi sulla ratifica del Consiglio federale sulla proposta della Lega e tuttavia molti tifosi temevano una nuova ennesima delusione perché troppe sono state le amarezze subite negli ultimi anni, troppe le umiliazioni, troppe le false illusioni.

Sarebbe ora di festeggiare ma nessuno lo farà, se non in maniera sobria e privata, perché il momento che stiamo ancora vivendo nel mondo intero, a causa del virus maledetto, impone prudenza e rispetto per le famiglie che hanno subito lutti e malattie e per quelle che hanno problemi di natura economica e perfino di sopravvivenza causati dalla pandemia.

E anche perché questa promozione è arrivata “a tavolino” per una decisione presa dopo l’interruzione del campionato di serie D, che non è più ripreso, anche se questa considerazione non sminuisce affatto una meritatissima promozione che ha visto il Palermo sempre primo e che ha smesso il suo cammino con ben sette punti di vantaggio sul Savoia.

Un anno fa di questi tempi scrissi su Facebook “Serie C !” proprio come ora, ma tra quel pensiero e questo attuale, sebbene dal punto di vista letterale ci sia identità di parole, corre un abisso per una gran quantità di eventi che sono accaduti nell’arco di un anno anche dal punto di vista calcistico, che hanno cambiato le sorti del nostro Palermo e che ci hanno cambiato, anche dal punto di vista psicologico. Con quel post urlavo la mia rabbia per una retrocessione inflitta come sanzione e oggi manifesto la mia gioia per una promozione.

C’è stato addirittura un momento in cui abbiamo temuto per l’esistenza stessa del Palermo nel mondo del calcio e invece siamo ripartiti grazie a una nuova società che ha restituito amore, speranza e dignità al popolo rosanero e alla città intera. Ora possiamo di nuovo sognare e se anche non possiamo abbracciarci sappiamo che questo filo sottile costituito dall’amore per questi colori, ci tiene e ci terrà uniti per sempre.

I tifosi sono più che mai pronti ad affrontare il difficile campionato di serie C che ci attende e pazienza se non si potrà andare allo stadio ancora per un po’, perché l’importante è fare sentire alla società e soprattutto alla squadra il calore, la vicinanza, non sempre fisica ma costante e la voglia di lottare insieme per un obiettivo.

Questo brutto momento passerà e io sogno il Barbera di nuovo strapieno che accoglie i giocatori in campo con le bandiere al vento e le sciarpe al cielo intonando cori e cantando l’inno. Allora nessuno ci fermerà e voleremo sempre più in alto verso traguardi ambiziosi come l’aquila nel cielo, perché l’aquila è nel cuore e nessuno potrà fermarla.

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4 thoughts on “Palermo, in un anno dalla C alla… C. Ma adesso è tutta un’altra cosa

  1. Fin adesso solo belle parole di autostima, la promozione dalla serie D è il nulla no il minimo. Tra l’altro una promozione molto prevedibile fin da fine Luglio.

  2. Bellissimo articolo, ma vavvo a spiegare a certi tifosi che vedono solo nero…..Il Sogno Continua !!! Forza Palermo Sempre e comunque

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