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Palermo, Inzaghi “aspetta” Palumbo per alzare l’asticella della qualità a centrocampo

Antonio Palumbo è pronto a prendersi il Palermo: il centrocampista è stato acquistato dal club rosanero con l’obiettivo di aumentare il tasso qualitativo della trequarti, compito che nell’ultimo triennio nessuno è riuscito ad assolvere con il dovuto rendimento. La sosta per lui arriva nel momento giusto dopo un inizio di stagione “difficile”.

Palumbo ancora indietro nella condizione fisica

Palumbo è diventato un calciatore del Palermo il 23 luglio: ha cominciato la preparazione atletica in leggero ritardo rispetto ai suoi compagni ma evidentemente è arrivato nel ritiro in Valle d’Aosta piuttosto appesantito. Un rallentamento che è costato caro al fantasista in queste prime due partite, dove ha raccolto appena 33 minuti (ne aveva giocati 27 anche contro la Cremonese in Coppa Italia).

Una scelta non tecnica e Inzaghi ci ha tenuto a ribadirlo in tutte le occasioni: Palumbo sarà un titolare del Palermo, prenderà il posto di trequartista destro al fianco di Brunori e dietro Pohjanpalo. Bisogna solo aspettare che “entri in condizione”, un percorso che è durato già quasi due mesi e che si spera sia completo già a partire dalla trasferta in casa in Trentino contro il Sudtirol dove potrebbe trovare posto nello schieramento titolare qualora riuscisse a garantire almeno un’ora di gioco ai suoi livelli. Tra l’altro, l’ingresso di Palumbo contro il Frosinone è stato ottimo. L’ex Modena si è reso pericoloso in più occasioni, sia da uomo-assist per Pohjanpalo ma anche nel tentativo di segnare un gol olimpico da calcio d’angolo.



Come cambia il Palermo con Palumbo

In questo momento il Palermo fa giocare come trequartisti due calciatori che non nascono per svolgere quel ruolo. A sinistra c’è Brunori, che si sta abituando a interpretare un ruolo non suo con risultati altalenanti; a destra fino a ora c’è stato Gyasi. L’impegno e l’abnegazione del palermitano, che viene considerato un jolly tattico, non sono messi in discussione ma l’impressione è che il ruolo di trequartista – almeno per ora – non è la sua vocazione naturale.

Palumbo fungerà da collante tra centrocampo e attacco: si tratta del primo trequartista puro che il Palermo ha a disposizione dopo parecchio tempo. Suo compito sarà quello di creare superiorità numerica con i suoi dribbling, servire assist a Pohjanpalo (ma anche a Brunori) e ultimo ma non per importanza, fare gol. Si sta infatti parlando del centrocampista più “performante” della scorsa Serie B che ha concluso la stagione con 9 gol e 10 assist. Con lui in campo il Palermo potrebbe tornare allo schema 3-5-2 più volte provato da Inzaghi durante il ritiro.

I tifosi rosanero hanno il loro trequartista

Nel corso delle ultime stagioni molti calciatori si sono alternati in questo delicato ruolo, tutti con scarsi risultati: ci ha provato Filippo Ranocchia, che però non ha mai inciso se non nelle primissime apparizioni in maglia rosanero (quattro gol nelle prime cinque in rosa); ci ha provato Valerio Verre, ormai fuori dal progetto, che a dire il vero aveva anche approcciato il ruolo figurando spesso tra i migliori in campo ma senza dare mai certezze a livello fisico e difensivo, venendo spesso sostituito al 60′ per via di una scarsa condizione atletica.

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17 thoughts on “Palermo, Inzaghi “aspetta” Palumbo per alzare l’asticella della qualità a centrocampo

  1. Incuriosisce questa storia di Palumbo. Dopo più di un mese deve ancora trovare la giusta condizione. Il povero Giasy nel frattempo è costretto a giocare spalle alla porta mostrando grandi difficoltà. Brunori prova ad adattarsi ma anche lui mostra difficoltà. Ma mi chiedo : questo 3421 ce lo ha prescritto il medico ?

  2. Su Ranocchia e Verre. A mio parere il primo ha giocato le sue migliori partite da trequartista vicino alle punte . Verre non si capisce il motivo per il quale non abbia anche lui la capacità di raggiungere una buona condizione fisica . Come fosse Matusalemme. Ma di Verre pare che ormai non si possa più parlare .

  3. Verre giocatore di qualità tecnica, ma è sembrato evidente che in campo era quasi fermo l’anno scorso. Inzaghi ha detto una cosa molto chiaramente fin dall’inizio: in campo va solo chi corre e garantisce corsa per un tempo congruo.
    Quindi è inutile fare dietrologie su Verre e Palumbo: il primo evidentemente non dà garanzie fisiche a lungo termine per un campionato di corsa e fisico come è la B (vedi vicende degli anni precedenti) , il secondo deve entrare in condizione.

  4. Se Palumbo deve giocare da trequartista visto che è un trequartista come lo è del resto anche Ranocchia che non è un mediano, il 3-5 2 come scrive l’autore dell’articolo sarebbe solo una variante di posizione durante le fasi di gioco quando il trequartsta arretra sulla mediana non il modulo di partenza in cui Palumbo parte come mezz’ala. Quindi per logica il modulo con il trequartista e con la difesa a tre ha una sola soluzione iniziale il 3- 4 -1-2 e per gli uomini che abbiamo mettendoli nello loro posizioni e non arruzzandoli in ruoli da adattati dovrebbe essere il seguente (con tra parantesi le alternative)

    Joronen (?)
    Peda (Diakitè) Bani Ceccaroni (Veroli)
    Gyas (Pierozzi)i Gomes (Blin) Segre (Ranocchia??) Augello (Giovane)
    Palumbo
    Brunori (Le douron) Ponjapalo (Corona)

    3- 4 -1-2

    Vasic francamente non saprei dove inserirlo… sono cacchi di Inzaghi

    1. Lo piazziamo dietro le punte in alternativa a Palumbo, caro Ippolito. Più che altro per esclusione…in realtà sul ruolo siamo sempre in attesa di scoprirlo. A Inzaghi il gravoso compito.

      1. e difatti è proprio quello che sottolineavo..meno male che almeno con te e pochi altri si può parlare di calcio in questo coacervo di pazzi scatenati:9

        1. Per i pazzi vedo che da un po’ di tempo ci pensa direttamente Guido Monastra. Ma chi glielo doveva dire dopo anni di onorata carriera e infinite telecronache e trasmissioni? Mi viene da ridere…però vedo che lotta come un leone.

          1. Si, è lo ringraziamo tutti di questo me compreso , ma lo fa solo quando lo toccano direttamente e quindi reagisce. Con me si è permesso due volte di usare termini che mi hanno fatto veramente male,, una volta mi ha completamente frainteso e preso di petto in modo assurdo, li ho chiesto spiegazioni e finalmente la redazione mi ha risposto con una secie di tutto risolto ma da lui nemmeno una scusa, un’altra volta mi ha sparato “un lei non conosce l’italiano” e poi imperterrito ha calato il carico con ” lei e tutti suoi Nick” e li ho perso le staffe. Io sono un buono, ma seguo il teorema di Bud Spencer, quindi se dovesse ripetersi una situazione del genere per prima cosa non scriverò più su questo sito, ma se lo incoccio u fazzu nuovo, pechè non permetto a nessuno di trattarmi dall’alto verso il basso..

  5. Però e’ con il 3-5-2 che si vincono i campionati di Serie B con il record di punti e cinque giornate di anticipo. Come fece Iachini, per intenderci. In fondo, l’obiettivo resta la promozione e non il Calcio Champagne o la Coppa Disciplina. Per rendere vincente oggi come oggi il 3-5-2 non avendo in organico Dybala e Vazquez servono giocatori tipo quelli utilizzati da Inzaghi per riportare il Pisa inA. Ossia, ragazzi alti e robusti) (basta tappetti che non ne inziertano miezza ne’ di piede ne’ di testa), motivati, essenziali nelle giocate e disposti a picchiare quando ce n’è bisogno. Meglio sarebbe, quindi, affidare la regia a Palumbo mettendogli ai fianchi Segre e Blin. Davanti Pohjanpalo e Brunori con Corona primo cambio e Le Attaron Pardon Le Douaron ultimo da considerare per gli avvicendamenti.

    1. Non male come idea Corrado. E credo che Inzaghi si indirizzerà su questa possibilità. Con Palumbo che , forma permettendo, potrebbe diventare decisivo negli assist.

  6. Io giocherei con il 3412:

    Joronen
    Diakité Bani Ceccaroni –
    Giasy Gomes Vasic Augello –
    Palumbo –
    Brunori Pojanpalo

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