Palermo, l’atteggiamento giusto: così si può puntare alla serie A

Ci sono partite che fanno capire quando una squadra è sulla strada giusta, quando tutto l’organico ‘rema’ dalla stessa parte, quando l’ambiente si compatta, ci crede e spinge fino alla fine. La vittoria col Südtirol è il manifesto che rappresenta al meglio il Palermo di oggi: una squadra in crescita, non sempre incisiva o autoritaria ma con un grande spirito e un solo obiettivo in testa.

Statistiche chiare: il Palermo ha dominato

Il Südtirol è la squadra più rognosa e ‘antipatica’ della Serie B, ci vuole qualcosa in più per batterla. E anche le statistiche sono emblematiche in tal senso: il Palermo ha giocato una buona partita – dati alla mano – ma fino al minuto 89 il risultato era di 1 – 1 e alla fine del primo tempo i rosa erano sotto nel punteggio.

Il Palermo ha controllato il possesso palla (60% contro 40% degli avversari); ha tirato 24 volte verso la porta e sei nello specchio (il Südtirol due); ha calciato 13 corner contro uno e l’indice xG (gol previsti) è stato di 1.90 per i rosa e 0.17 per gli uomini di Bisoli. Statistiche chiare che fotografano l’andamento della partita ma, senza quel quid in più, Brunori e compagni non avrebbero centrato la vittoria in rimonta.

Con questo spirito si va in Serie A

Si può tornare ad analizzare la ‘forza’ della panchina (il gol decisivo è stato confezionato da due subentrati) o la qualità generale dell’organico (domenica erano indisponibili due titolari in attacco e Mateju è stato recuperato all’ultimo) ma è servito più della tecnica o della tattica per conquistare la vittoria. Il Palermo, per battere il Südtirol, ha dovuto sfoderare quello spirito battagliero che raramente si è visto nella scorsa stagione.

Il Palermo ha messo in campo quella voglia di vincere tipica della grande squadra, che sente la responsabilità di dover fare risultato sempre e contro ogni avversario. L’assedio finale, col decisivo apporto di un “Barbera” spettacolare e rumorosissimo, è la prova di quanto i rosa volessero conquistare il bottino pieno per continuare a inseguire l’obiettivo. Piccoli e grandi segnali che fanno capire che la strada è giusta, così si può andare in Serie A.

Eugenio Corini trascina tutti

E nel contesto di un “rinascimento rosanero” va inserito Eugenio Corini. L’impressione è che anche l’allenatore sia nel mezzo del ‘percorso’ e anche lui stia crescendo insieme alla squadra. È un Corini diverso, lo si percepisce dal linguaggio del corpo durante le partite, dalle esultanze postume (simpaticissimo il video pubblicato sui social del Palermo) e anche dalla comunicazione, più sciolta e meno ‘impostata’.

Corini sta diventando quel trascinatore che era dal calciatore, togliendosi anche qualche sassolino dalle scarpe. Il campionato è ancora agli inizi, il Palermo non ha fatto niente, ma il ‘percorso’ tanto citato dall’allenatore sta finalmente portando qualche frutto.

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15 thoughts on “Palermo, l’atteggiamento giusto: così si può puntare alla serie A

  1. Anche io ho l’impressione che Corini stia crescendo e sti imparando…avere uno squadrone lo aiuta, speriamo bene! Ho sempre sostenuto che questa squadra può farcela con qualunque allenatore, e se a gennaio venissero un terzino destro, un regista e un trequartista la squadra sarebbe completa in ogni reparto. Il problema è contro le squadre che si chiudono per cercare di rubare un punticino (o tre come ha fatto il Cosenza, quando sono assistite dalla fortuna)…lì ci vuole l’esperienza di un allenatore che imposti movimenti adatti a creare dei varchi icontro difese iperaffollate…speriamo che Corini migliori in tal senso.

  2. Corini è migliorato dai cambi che sono più tempestivi e più incisivi. Rimane il problema del palleggio e giro palla sempre lento e il cambio fronte anche questo telefonato con il rallentatore.

  3. Quando si gioca in casa e si deve imporre il proprio gioco, ecco che tutti i nodi vengono al pettine.
    I rilanci di Pigliacelli o le sventagliate in avanti di Lucioni, sono figli del non gioco del Palermo per impostare un minimo di idee di tattica.
    In trasferta il problema non si pone, si studia l’avversario e sfruttare i contropiedi.

    1. Io ho osato scrivere le stesse cose e i soliti 3 o 4 maleducati intolleranti mi hanno detto di chiudere la bocca.
      Comunque resto dell’idea che si andrà in serie A anche con Corini e tutti i suoi limiti.

      1. Caro Ecumm, è già tanto che non ti abbiano già imprigionato nel gulag dei tifosi rosanero dissenzienti comandato da Fabio.

        1. @Corrado. Ma non ce la fai proprio ad ignorarmi, non c’è niente da fare. Ossessionato da me ti sei ridotto a sparare alla cieca. Ecumm, che è molto più intelligente e sapiente di te, non so se si riferiva anche a me. Ma se lo ha fatto sono disposto a chiarire e anche a chiedergli scusa se necessario, (a lui) o a ritirare miei eventuali eccessi. Quanto a te, sei veramente imbarazzante. Dovresti capire (difficile)
          1: che ho lo stessa prerogativa (soggetta a moderazione) che hai tu nell’esprimere quello che mi pare. La differenza è che io posso risultare fastidioso, e certe volte lo sono. Tu offensivo. Mi sembra infatti che tu sia stato anche bannato da questo sito per qualche tempo, per le tue intemperanze, non certo io. Né devo ripetere la lista delle perle che mi hai dedicato (tipo “armalo” ecc. che conosci benissimo).
          2: parlar male di me mentre dialoghi (!) con altri è quanto di più codardo (che assonanza non casuale col tuo nick..omen nomen..) e infantile ci possa essere. Il che si aggiunge all’infimo campionario che hai fin qui sciorinato tra deliri, insulti (salvo dire poi che li profferisco io) e quant’altro. Imbarazzante…pietoso…inqualificabile… anche un pò meschino
          P.S. la solita raccomandazione: togliti di torno, ignorami del tutto, non dicendolo e poi continui a provocare. Sciò. Alla larga

          1. Fabio io non voglio le tue scuse, però ci tengo a riportare quello che mi hai scritto e ti chiedo se si debba andare avanti così per esporre le proprie opinioni… Sinceramente mi sono stancato. Sembra che siamo tutti esauriti.

            “Ritengo che hai approcciato tutti gli argomenti in maniera errata. Non si può nemmeno replicare. Infatti non è proprio il caso. Il Calcio (dice) che è bello perché ognuno lo vede a modo suo. Per me è una sciagura questa cosa. Altro che pluralismo…. ci vorrebbe vero il parrapicca…”

          2. Io ossessionato da te? Ma quando mai… Sei tu, piuttosto, che, a ogni mio post, non solo reagisci come un isterico insultando persino la mia famiglia (vergognati. Su questo portale nemmeno il più becero degli intervenuti se la prende con i parenti degli interlocutori) ma anche travisi la realtà inventandoti una dimensione parallela in cui tutti sbagliano tranne te. Un esempio? Hai sostenuto, di recente, che io abbia evocato I Tre Moschettieri e non Cyrano de Bergerac a proposito dei nostri duelli da cappa e spada. Niente di più falso. Perché, caro Cardinale Mazzarino dei miei coglioni, ecco testuale il post, risalente al 22 agosto scorso, cui tu accennavi. “Ti consiglio, quindi, di guardare qualche partita in più e di leggere qualche libro in più prima di tornare a gettarmi ancora in faccia il tuo guanto di sfida. Al fin della licenza io tocco (altra citazione. Stavolta non ti do indizi). E faccio malissimo (sempre dialetticamente e calcisticamente parlando)”. Come vedi, non avevo fatto riferimento a I Tre Moschettieri ma a Cyrano. Ti avevo , anzi, spronato a non confondere un romanzo con l’altro attraverso l’inciso: “Altra citazione. Stavolta non ti do indizi”. Era un modo elegante per dire: “Se approfondissi un minimo,appureresti che la battuta ‘Al fin della licenza io tocco’ è di Cyrano’”. Però tu, superficiale e ottuso come sei, non hai sfruttato l’assist servitoti. E, per questo errore, ora ti becchi l’ennesima mia stoccata al cuore. Perché l’autore di Cyrano non è Dumas (ma poi padre o figlio?), come da te sacrilego affermato, ma Rostand. Riguardo, infine, al risultato delle singolar tenzoni che, improvvidamente, hai ingaggiato contro di me, ti ricordo che sto vincendo 15-0. Perché non ti ritiri risparmiandoti altre malafiure pure più clamorose di quella che hai appena accucchiato sia con Dumas sia con Ecuum. Il quale, certo usando il fioretto invece della sciabola come me, ha cercato di farti capire che sei sempre tu il primo a insultare il prossimo e a formulare giudizi sprezzanti sulle altrui opinioni. Volevi Ecuum alleato? Sgarrasti la partita. Ti capita sovente negli ultimi tempi. Fossi in te, mi imporrei l’autoconsegna del silenzio, da scontare seduto in panchina accanto a De Zerbi, per almeno un mese.

  4. @Ecumm. Il cd. “parrapicca” è un logos anche un pò abusato qui dentro e non solo, con ironia tutta palermitana, locuzione nostrana molto efficace ed incisiva che rende l’idea senza tanti giri di parole… per cui pensavo che fosse sdoganato ormai come un vero e proprio sberleffo, non offensivo. E l’ho usato anch’io. Lungi comunque dall’avere la pretesa di “chiudere la bocca” ci mancherebbe. Tuttavia non posso negare che dette così, in maniera molto diretta, alcune opinioni “contro” possono risultare indigeste. Non ero d’accordo con te su quei temi e potevo dirlo in modo più “soft” se vogliamo, ma leggendo altri tuoi interventi ti assicuro che soprattutto il rispetto c’è tutto. Sinceramente.

    1. Lo apprezzo. Direi di darci tutti una calmata. Si può apprezzare o meno il gioco di Corini o il livello di qualche giocatore, ma secondo me ce ne andiamo in serie A, quindi le guerre fratricide non hanno alcun senso.

    2. Ma lo vedi che la tua mentalità da cane da guardia dei regimi totalitari ti ottenebra il cervello. Non dovresti chiedere scusa, infatti, per aver evocato il parrapicca ma per esserti premurato di ammettere, nero su bianco, che odi il pluralismo. Incredibile… Persino gli scherani di Pol Pot si dichiaravano, a parole, pluralisti mentre massacravano i cambogiani invisi al dittatore. E dire, che in uno dei tuoi troppi vaneggiamenti (l’ultimo sulla presunta assonanza tra Corrado e codardo si commenta da sola), davi a me, pubblicamente, dello squadrista per avere manifestato dissenso in ordine alle tue opinioni sul Palermo. Stupefacente… No, frena perché stai oltrepassando l’orlo di una crisi di nervi. Ti rinnovo, pertanto, l’invito a sederti in panchina, accanto De Zerbi e con parrapicca indossato, per almeno un mese. Ascoltami. Corrado, in tedesco, significa saggio nel consiglio. Qualcosa vorrà pure dire.

  5. Avete sputtanato Corini in tutte le salse, adesso salite sul carro. Giornalismo di serie C. E poi ci sono quattro tifosi rincoglioniti che cominciano a salire sul carro del vincitore. Sinceramente mi fate pena. E io godo come un riccio 😁

  6. “…caro Cardinale Mazzarino dei miei coglioni…” …”la tua mentalità da cane da guardia dei regimi totalitari ti ottenebra il cervello…” mi limito a riportare solo questi estratti a proposito di insulti. Per il resto la grafomania delirante e rabbiosa di questo derelitto dice inequivocabilmente che avrebbe bisogno di supporto psicologico. Non immaginavo di suscitare tanta attenzione. Non sono lusingato. Piuttosto preoccupato. Teppisti virtuali come questi chissà in che tipo di delinquenti possono trasformarsi nella vita reale. C’è da riflettere.

    @Redazione. mentre cercate di moderare coi vostri criteri un pò discutibili, tipo, a volte, censurare le risposte a cotanta follia, non potete di tanto in tanto stigmatizzare queste situazioni imbarazzanti? O bannare direttamente certi soggetti? Questo energumeno è recidivo. Che cosa ci guadagnate a pubblicare questo furore cieco e morboso? Del resto se guardiamo i miei post e i suoi la cosa è abbastanza evidente! Vi sarei grato se poteste pubblicare questo mio post, almeno per par condicio. Dott. Monastra, mi rivolgo a lei. Siamo a casa sua. Può esprimersi? Io non posso essere oggetto delle attenzioni morbose di questo individuo. Questo è pazzo tout-court

    1. il suo commento è pubblicato. Sulla stigmatizzazione è una battaglia continua, seguendo il criterio che i commenti devono avere una logica dovrei cestinarne almeno la metà, faccio continui appelli alla sobrietà ma purtroppo sono urla nel deserto (gm)

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