Palermo, maledetta ripresa: il rientro dagli spogliatoi è un disastro

Il rientro dagli spogliatoi è un disastro per il Palermo, soprattutto nell’ultimo periodo. Un disastro che sta danneggiando la squadra di Corini, che all’inizio della ripresa non riesce a tenere la stessa intensità messa in campo prima, spesso finendo per ‘dilapidare’ quanto di buono fatto nei primi 45 minuti.

È successo a Como, ma era accaduto anche nelle partite precedenti. È da cinque partite che il Palermo viene messo sotto all’uscita dagli spogliatoi. La prima volta è successo a Terni, quando i rosa hanno subito il gol del pareggio al 62esimo. Poi, contro il Catanzaro e il Parma, la squadra di Corini ha incassato reti nel giro di cinque minuti: entrambe si sono poi rivelate decisive per il risultato finale. E dopo c’è stato pure il crollo arrivato col Pisa, che ha segnato due volte in 10 minuti e il Palermo si è salvato solo per l’espulsione di Marin al 61esimo (vincendo la partita).

Quello di Como, comunque, è il caso più eclatante. Più che altro perché il Palermo del primo tempo è stato il migliore visto finora in stagione, sia per movimenti in fase di possesso che per l’ordine difensivo mantenuto (nonostante l’emergenza, con i due titolari, Lucioni e Ceccaroni, assenti per infortunio). Forse, come ha detto Corini, l’unica pecca è stata quella di non aver raddoppiato, ma va ricordato che il Como si presentava alla partita con una delle difese migliori del campionato.

Corini, allora, deve ragionare sulla causa del problema e cercare una soluzione. Un paio di volte ci ha provato facendo un cambio direttamente all’intervallo (contro il Como, Aurelio ha preso il posto di Lund), ma neanche così il Palermo ha migliorato la sua situazione; anzi, proprio col Como, Aurelio è stato protagonista in negativo nel secondo gol degli avversari.

È difficile che i crolli dei rosanero siano ricollegabili ai singoli giocatori. Piuttosto, è evidente il calo di tensione e soprattutto fisico di tutti, perché ad arrivare prima sui palloni, a vincere i contrasti in mezzo al campo e a superare gli avversari in dribbling sono sempre gli avversari, che così riescono a dare delle ‘mazzate’ ai rosanero di Corini.

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