Palermo, una vittoria più eccitante di Playboy. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

pagelle ironiche amenta e ferrara

Verona e Pescara non hanno vinto, il Benevento ha perso e il Brescia riposa. Andiamo allo stadio nella consapevolezza che una vittoria ci regalerebbe una classifica con lo stesso effetto sui nostri ormoni del paginone centrale di playboy, ma con la paura di chi sa che la nostra specialità è resuscitare i cadaveri e quindi c’è poco da stare tranquilli. La partita domenicale ci restituisce il sapore antico dei campionati alla radiolina, della schedina tra le mani, di “scusameri” e della voce roca di Sandro Ciotti e soprattutto della serie A, perché il match al sabato rappresenta ormai lo stigma infame della stagione cadetta e ci avviamo verso lo stadio cantando la famosa hit “mai più di sabato”. Anche se ormai è passata di moda.

Stellone gioca con un 4-2-4 a trazione anteriore che ci ricorda il 5-5-5 di Oronzo Canà e speriamo che uno di quelli davanti oggi sia ispirato come Aristoteles. Non passano trenta secondi e il Palermo si mangia il primo gol. E temiamo sarà una giornata lunga. Si gioca praticamente a porta romana e al 10’ sblocchiamo con un bel triangolo tra Nestorosvki e Falletti. In gradinata il sole è caldissimo e sembra di stare a Mondello, così molti giocatori del Carpi assumono un coerente atteggiamento balneare e si mettono in tappine e asciugamano. In tribuna invece “s’attassa” dal freddo come ben sa il nostro amico Fabrizio arrivato in canottiera e tornato a casa con la polmonite.

Al 14’ c’è sempre Falletti al centro della scena: ruba un pallone e serve Nestorosvki che segna addirittura di destro. Costume anche per noi e chiappe al vento in gradinata. Sciarpone al vento e upupe osannanti in tribuna. Il fischio finale del primo tempo ci trova già con la crema solare e il vin brulè, in questa dimensione bipolare in cui viviamo la partita, e Fiordilino in campo al posto di un Falletti che ha finto un infortunio per non umiliare troppo gli avversari.

PALERMO – CARPI, GLI HIGHLIGHTS

Al rientro il Carpi accorcia subito le distanze e ci troviamo costretti a posare l’ombrellone e indossare il passamontagna e concentrarci di nuovo sulla partita. Il Carpi comincia pure a credere di essere diventata una squadra di calcio e così ci mette paura, anche perché Brignoli si trova costretto anche a fare un mezzo miracolo. I rosanero sono sulle gambe, quelli del Carpi picchiano come fabbri, l’arbitro ha preso una botta di sole o un raffreddore, a seconda della parte di campo dove si trova, e la partita si trasforma più in una mischia degna di un weekend rugbystico da “6 Nazioni”. Il clima è talmente teso che Pasciuti riesce a farsi pure espellere per aver espresso una mera opinione sulla serietà della moglie dell’arbitro: quest’ultimo non apprezza e lo sanziona.

Negli ultimi 15 minuti sembra di stare sulle montagne russe, con il Palermo che nonostante la superiorità numerica non riesce a gestire il vantaggio e il Carpi che ci fa più paura di una rissa con i tifosi scozzesi in gonnella in trasferta a Cardiff. Fortunatamente l’arbitro è ancora sotto effetto dell’insolazione e febbricitante ed espelle per futili motivi un altro giocatore del Carpi. Finalmente al 40’ ce la fa anche Puscas a segnare, poi fa la doppietta pure Nestorosvki e tutto si chiude lì. Il Palermo vince una partita in cui ha sofferto pure troppo, torna a tallonare il Brescia, allunga sulla terza ed esce a riveder le stelle! Nelle prossime quattro ci sono Cosenza, Pescara, Verona e Benevento e ci giochiamo quasi tutto! Forza Palermo!

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

Brignoli 6,5: Esce senza senso nel primo tempo a centrocampo. Forse ha qualche colpa sul gol del Carpi. Ma salva il risultato e forse il campionato con due uscite che definire coraggiose è un eufemismo: ci mette piede, gamba, faccia e anche di più. Senza paura.

Rispoli 6: Non è la sua stagione e si vede. Copre male e attacca peggio, mirando più allo strike per colpire l’avversario che per smarcare il compagno. Bowling.

Bellusci 6: Grinta, rabbia e mestiere non li lesina mai. Però, soprattutto quando il Carpi prende coraggio, va in confusione e rischia qualche cappellata. Affaticato.

Rajkovic 6: Vedi pagella Bellusci e aggiungi un po’ più di fisicità e togli un po’ di grinta. Affaticato bis.

Aleesami 7: In genere siamo critici con il norvegese ma a noi stavolta le sue corse senza senso e concluse con cross sbilenchi e passaggi sbagliati sono piaciute. Certezza.

Falletti 8: Non gli possiamo dare 10 solo perché decide di farsi male e per colpa della sua assenza viviamo un secondo tempo da paura. Con lui in campo in quella condizione sarebbe finita 8-0. Alieno.

(dal 42′ p.t. Fiordilino) 6: Entra e risulta decisivo. Per il Carpi. Ma quando si vince siamo signori e la sufficienza non si nega a nessuno. Buonisti (noi).

Murawski 6,5: Ci sembra tornato l’infaticabile idraulico polacco di qualche tempo fa. Recupera mille palloni e prova pure qualche conclusione. Ma anche i piedi sono da idraulico. Classe operaia.

Jajalo 6: Ci sembra meno incisivo del solito ma che debba rifiatare ogni tanto ci sta. La scena post partita attorniato da bambini commuove anche due vecchie carogne come i vostri cronitifosi. Garrone.

Trajkovski 7: A volte tiene troppo la palla e le conclusioni non sono precise, oppure trova il portiere che risponde alla grande ma a noi quando si mette al servizio della squadra ci lascia sempre sorpresi e gli diamo voto alto. Promosso.

Puscas 8: Si lancia su ogni pallone come se non ci fosse un domani, conclude a rete anche con precisione nel primo tempo ma non è fortunato. Quando pensiamo che debba uscire perché ci sembra stremato, tira fuori un gol ed un assist che ci fanno godere. Spaccatutto.

Nestorovski 8,5: È tornato il Nestogol dei bei tempi. Lotta, segna, si muove su tutto il fronte d’attacco, litiga con gli avversari, carica i compagni. (Non) si può dare di più.

L’arbitro 7: Ci nega un rigore sacrosanto e per lungo tempo consente agli emiliani di picchiare come fabbri ferrai ma nel momento topico (bella questa!) estrae due rossi che profumano di vittoria come il napalm la mattina in Apocalypse now. Casalingo.

Stellone 7: Ritorna alla difesa a 4, mette il doppio trequartista e le due punte grosse per mandare un messaggio chiaro al campionato. Il Palermo vuole segnare, vincere e convincere. Radioamatore.

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