Zamparini e i tifosi, necessità di un confronto

C’è un grosso problema a Palermo tra Maurizio Zamparini e la piazza. Un equivoco, nel migliore dei casi, di comunicazione; una guerra, non troppo “fredda”, se lo guardiamo da un altro punto di vista. Un problema che non fa bene al Palermo, dunque né a Zamparini né ai tifosi, che andrebbe risolto (gratis!) senza inutili posizioni di principio, senza vittime né vittimismi.

Il primo passo tocca Zamparini: è lui il proprietario che ha anche assunto i panni del leader, del dominus, del padrone del “giocattolo” da oltre un decennio e che ha comunque il dovere – viste le implicazioni sociali del calcio – di comprendere e di non restare insensibile di fronte al malcontento e di inquadrare il problema nei giusti termini.

Non ci scandalizziamo certo che il calciomercato di quest’anno sia stato fatto in economia. Zamparini ammette di non avere più la liquidità di qualche anno fa e non è certo una colpa, forse non ha più l’entusiasmo di un tempo ma non ha mai abbandonato il timone della società e ha garantito la serie A (tranne un solo anno).

La squadra è scarsa, ma secondo me non più di altre sei o sette. Magari tra due mesi, sia i tifosi che i principali opinionisti italiani, saranno smentiti dai fatti, ma non ha senso fare proclami – come ha fatto Zamparini – sulle qualità dei singoli, sul fatto che la squadra si salverà con comodità. Detta così sembra una provocazione, una “sfida” alla sorte che ci ha benvoluto nell’ultimo campionato cosi come sembra una “sfida” anche la posizione della tifoseria più intransigente che a Zamparini dice “vattene” senza se e senza ma, e soprattutto senza avere una reale idea di quello che potrà accadere dopo.

Non è segno di debolezza dire che ci sono difficoltà economiche, che si è seguita la strada del sano risparmio, e che grazie a questo i bilanci del Palermo sono stati sempre a posto; non è debolezza fare un appello alla tifoseria – in un ritrovato clima di armonia – affinché venga sostenuta una squadra modesta ma onesta verso una salvezza che è un patrimonio di Zamparini quanto della città. E si sa che un tifo compatto e appassionato può regalare quei tre quattro punti in più decisivi.

Non ha neanche molto senso che Zamparini dica (o si autoconvinca) che a contestarlo siano solo 300 tifosi. Sono solo 300 quelli scesi in piazza ma basta dare un’occhiata alle bacheche di Facebook e al sentimento della gente per rendersi conto che il malcontento è più diffuso. Lo dimostrano anche i 10.000 paganti per Palermo – Napoli, partita che in altri frangenti avrebbe fatto registrare il tutto esaurito.

E’ anche vero, d’altra parte, che i tifosi – meglio dire, una parte di essi – hanno esagerato negli insulti personali a un presidente che comunque ha fatto la storia del Palermo. Neanche quest’atteggiamento è produttivo, specie se poi si comincia un facile tiro al bersaglio su quelli che dovrebbero essere i beniamini. Bruciare Posavec, insultare Nestorovski o irridere tre quarti di giocatori non porta da nessuna parte, è autolesionismo prodotto solo dalla rabbia.

Ecco perché ritengo che il rapporto tra Zamparini e Palermo vada ricucito. Chi ha il ruolo e la capacità di mediare (se c’è) si faccia avanti. O magari si facciano avanti lo stesso Zamparini e i tifosi per un profondo chiarimento, soprattutto ora, in prossimità di una vendita che ormai è solo questione di tempo.

Zamparini cederà il Palermo, tra un mese o tra un anno, ma è assurdo che sia trattato come un abusivo da fare sloggiare o come un ladro che deve fuggire. Può essere il momento dell’addio ma non di una fuga.

12 thoughts on “Zamparini e i tifosi, necessità di un confronto

  1. caro direttore, fermo restando sulla sua analisi si può essere concordi,è l’atteggiamento del..”faccio quello che voglio perche’ i soldi li metto io e voi dovete stare zitti” che ha creato una frattura o0rmai poco sanabile fra la presidenza e la tifoseria,consideri che le scrive un abbonato che ha comprato n. 3 abbonamenti quest’anno,e che come tale ha il “diritto” di sollevare dei dubbi sulla gestione, le affermazioni del presidente tipo questa è la formazione piu’ forte di sempre di qualche anno fà, sappiamo tutti che effetti ha prodotto,e siccome anche quest’anno sulla falsa riga di quella affermazione la tifoseria vede una squadra suo malgrado non appropriata per la serie A ,vorrebbe solo sentire e cosi’ non sarebbe contestabile l’affermazione,,,”tifosi del palermo io in questo momento questo posso offrire” e non sentirsi presi in giro con la frase”ci sono 10 squadre piu’ scarse di noi” perche questa agli occhi dei tifosi appare come un’ulteriore presa in giro.

  2. Che esca dalla porta o che esca dalla finestra, l’importante è che venda il Palermo il prima possibile perchè anche i tifosi storici come me stanno smettendo di abbonarsi ed in alcuni casi anche di vedere le partite in TV…

  3. Caro Direttore
    Condivido in parte l’articolo.
    Mi sembra inverosimile il confronto tra Presidente e tifosi su una squadra di calcio, per decidere le strategie.Non si e’ visto mai da nessuna parte.Nemmeno nelle grandi squadre vedi Lotito o De Laurentis.
    E’ un po’ azzardato dire che il calcio ha delle implicazioni sociali.
    Una societa’ di calcio non puo’ e non deve andare dietro l’umore dei tifosi, specialmente quelli rosanero.
    Prontissimi a salire sul carro dei vincitori in caso di gloria e vittorie, subito trasformati in critici denigratori che arrivano persino alle offese personali.
    Siamo partiti dal sold-out di abbonati del 2004-2005 per arrivare ai 4000 di quest’anno, e certamente non e’ solo colpa di Zamparini.
    Io ricordo, e non lo dimentichero’ mai, il Palermo di Guidolin in testa al campionato di serie A per sette giornate e lo stadio semivuoto. Quindi di che stiamo parlando.
    Prima di Zamparini il Palermo nemmeno appariva nell’album Panini, e quando eravamo fortunati appariva nelle due ultime posizioni della schedina Totocalcio.
    Dal 2004 su l prato del Barbera sono passati Top del calcio, basti pensare a Cavani (fischiato !!! sigh!!!) Pastore, Dybala, grazie a Zamparini e a quelli che hanno lavorato con lui in quel periodo.
    Quando Zamparini cambia allenatore ogni settimana, penso sempre che lo faccia per il bene della squadra e della societa, almeno nelle intenzioni.
    Solamente che questo e’ il pretesto concreto per i giocatori per far finta di giocare in campo, tanto non sara’ colpa loro, come dicono anche i tifosi.
    Sono d’accordo con lei quando dice che non siamo i piu scarsi e sono convinto che usciremo da questa situazione, se…..lui non cambiera’ ancora.
    Saluti e complimenti per la grafica del nuovo sito e auguri di Buon Lavoro
    Forza Palermo

  4. Monastra ha ragione: i giocatori vanno sempre sostenuti per il semplice fatto che vestono la maglia rosanero. Purtroppo il tifoso rosanero è stato sempre così: rcordo bene gli epiteti che piovevano dalla gradinata verso Cavani (cui si imputava forse l’eccessiva generosità).
    Il rapporto Zamparini – tifoseria andrebbe ricucito, anche se al punto in cui siamo non so che margini vi possano ancora essere.
    Un tentativo va comunque fatto.

  5. Caro Direttore
    Lei parla nell’articolo di confronto, io mi chiedo questo CONFRONTO è lo stesso che il padre padrone fa con tutti gli allenatori o direttori sportivi che vi sono stati in tutti questi anni?

  6. L’analisi potrebbe essere condivisibile, chiaramente se guardiamo ad una ritrovata serenità dell’ambiente che sicuramente gioverebbe alla squadra, ma mi chiedo a cosa servirebbe questo ipotetico riavvicinamento…
    Qui siamo di fronte ad un signore che ci ha messo in vetrina dell’italia calcistica dando una immagine indecorosa del palermo calcio e dei suoi colori o ci siamo scordati che ancora ridono di noi per le travagliate gestioni degli allenatori?
    Un giorno uno è buono ed il giorno dopo gli ha rotto il giocattolo, due giorni dopo torna ad essere eccezionale e magari dopo qualche tempo lo esonera…. questo signore vive in un mondo tutto suo dove crede che l’avere comprato il palermo calcio, significa anche averne comprato i TIFOSI ed il loro pensiero!!
    Questo anno è iniziato ancora peggio dello scorso anno ed non oso immaginare cosa potrebbe succedere non appena continueranno a non arrivare i risultati di una squadra che è davvero molto scarsa.
    Dobbiamo continuare a fare ridere oltre italia anche tutto il mondo calcistico??
    Ormai il progetto di zamparini è chiarissimo: la finisca di parlarci di fare partire dei cicli, perchè i cicli partono quando si rafforza la squadra mantenendo una ossatura consolidata e non rimestando ogni anno in tutti i reparti senza utilizzare l’esperienza di calciatori che avevamo e che purtroppo sono andati in rotta di collisione proprio con zamparini (rigoni, maresca, sorrentino, gilardino solo per citare gli ultimi…) che resta e rimane l’UNICO responsabile di tutto ciò!
    Ormai la gente si è aperta gli occhi e dobbiamo anche dire che un normale popolo di tifosi vorrebbe vedere la propria squadra, non solo giocare con le migliori squadre, ma anche PRIMEGGIARE !!! come diavolo facciamo se questo si inventa sempre qualcosa per rivoltare squadra e giocatori guardando soltanto una cosa, ossia IL SUO TORNACONTO ECONOMICO !!
    Se devo dirla tutta, credo che ormai si sia rotto definitivamente quel legame tra l’imprenditore e Palermo e spero che faccia le valigie rapidamente senza continuare a prendere in giro una città ed una tifoseria che merita molto di più.
    Lo ringraziamo per i primi anni, ma oltre quello non cè più nulla…..

    1. “[..]questo signore vive in un mondo tutto suo dove crede che l’avere comprato il palermo calcio, significa anche averne comprato i TIFOSI ed il loro pensiero!![…] 90 minuti di applausi!

  7. Analisi condivisibile in parte. La protesta nasce dalla consapevolezza che da anni oramai ci affacciamo al nuovo campionato con una squadra incompleta. Quest’anno non si è voluto, tranne le favole, comprare un centravanti da affiancare a Diamanti, non c’è neanche intenzione di pescare tra gli svincolati, però si lascia partire Ballardini per De Zerbi. Quanto è costato questo cambio ? perchè non si è voluto intervenire sul mercato e tacitare la folla invece di sperperare soldi nel solito balletto allenatori ? A questo punto è una questione di liquidità o altro ? Sono questi i dubbi che ci fanno dire che è ora che venda e se ne vada.

  8. ha ragione il direttore Monastra …. chi pensa di avere di più …. più deve dare in saggezza competenza equilibrio tutto al solo scopo di fare risollevare la società ,la squadra ….i tifosi piuttosto ed a ragione depressi …. ma sempre pronti a tifare per la squadra delcuore.

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