Da signor nessuno a fenomeno, andata e ritorno. L’edizione odierna de “La Repubblica” analizza il momento difficile di Ilja Nestorovski. L’attaccante macedone nel corso dei due anni trascorsi in maglia rosanero è passato da un inizio in maglia rosanero in cui su di lui regnava lo scetticismo più totale, fino al ruolo che sta recitando in questi giorni da “capitano degli scontenti”.
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Nel mezzo l’apice toccato in maglia rosanero che lo ha portato a diventare leader del Palermo e indossare la fascia da capitano, prima di imboccare una lunga crisi di gol su azione che dura dal 2 aprile scorso, quando segnò la rete del 3-1 di testa a Parma sul lancio di Jajalo.
Dopo la prima stagione in cui si è messo in evidenza, facendo ricredere sul suo conto anche i più scettici al punto che furono rifiutate offerte ben più alte rispetto a quelle oggi offerte per il suo cartellino, Nestorovski si ritrova oggi ad essere quasi un problema per il Palermo che ha provato per tutta l’estate a cederlo per ragioni di bilancio.
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Il suo ingaggio (500 mila euro) è attualmente fuori portata per i nuovi standard del Palermo. Molte squadre italiane si erano interessate a Nestorovski ma le offerte sono state giudicate troppo basse. Ora, a pochi giorni dalla chiusura del mercato estero e nonostante l’interesse dello Sporting Lisbona, Nestogol “rischia” di rimanere in rosa. Per la sua terza stagione in rosanero in cui dovrà ritrovarsi.
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Ma lo volete capire che è una pippa insieme al suo allenatore che lo fa giocare ancora,se fa giocare puscas falletti ed embalo i gol arrivavo i pipposki devono stare in tribuna
Con tedino gli attaccanti non ricevono palloni, anche Puscas farà fatica a segnare. Io spero che tedino viene esonerato e al suo posto prendono Zeman.
Non esiste fase offensiva e costruzione di gioco. Ci puoi mettere pure Cr7 ma la situazione non cambia. Non è fattibile che un attaccante riceve una palla a partita o deve arretrare a centrocampo a prendere palla. Un attaccante che gravita 40 metri dalla porta difficilmente può segnare.