Rieccoci, con il Palermo nel cuore e Diletta negli occhi. Le pagelle ironiche di A&F

Scusate il ritardo. Eravate preoccupati? Domenica scorsa eravamo rimasti sintonizzati su DAZN perché i Tuttolomondo ci avevano rassicurati che almeno la prima in serie B la giocavamo sicuro. Solo una telefonata del direttore Monastra che gridava come un ossesso: “cornuti, dove siete!?!?!?!” ci ha potuto distogliere dagli occhi tondi di Diletta (e non solo da quelli) e costringerci a cercare su Facebook una sconosciuta emittente marsalese, giusto in tempo per sentire di tiri non irreprensibili e vedere le immagini con la stessa lucidità di quando abusiamo di IPA nei peggiori pub di Coventry.

Adesso siamo qui, c’è il San Tommaso e siccome se non vedevamo non credevamo siamo sicuri che siamo in serie D e siamo rassegnati. Allo stadio c’è davvero un sacco di gente. Alcuni non venivano da così tanto tempo che neanche si ricordavano che lo stadio aveva cambiato nome. Altri sono sempre stati così occasionali che nonostante il posto fisso da abbonato hanno continuato per tutta la partita a chiedere ai vicini se era quello giusto o si dovevano spostare per l’arrivo di un altro abbonato. Altri si abbracciavano felici di scoprire di non essere morti dopo tutto questo tempo che non si vedevano. Non c’eravamo abituati, a tutti questi tifosi. Bentornati a tutti!

La simpatica compagine del San Tommaso cerca di confonderci mettendo il completino dell’Avellino ma appena vediamo il portiere, che sembra pronto per fare la controfigura a Brontolo in un remake di “Biancaneve si fa i nani”, capiamo che sono proprio loro. Il Palermo schiera Santana capitano e il portiere Pelagotti, che ha appena finito il turno al suo secondo lavoro all’ANAS ed è venuto direttamente con la divisa arancione catarifrangente.

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Passiamo i primi 10 minuti a cercare di riconoscere i giocatori perché il presidente Mirri ha deciso di sparagnare giusto giusto sui nomi sulle maglie per metterci in difficoltà. Quando già sappiamo i primi due in difesa e quasi ripetiamo a memoria il centrocampo ecco che Ricciardo segna. Non ci chiedete come perché non lo abbiamo capito. Il Palermo domina e il San Tommaso non offre grande resistenza. Il ritmo indiavolato del match ci fa propendere per l’acquisto di un cuscino per il collo di quelli per dormire in aereo. Potrebbe tornare utile per la stagione.

Al 22′, su un affondo di Felici, il Palermo raddoppia con Kraja, che segna dopo un paio di lisci in area da balera di quart’ordine. La sensazione è che il Palermo abbia anche un’idea di gioco ma non capiamo se il San Tommaso sia davvero una squadra di serie D o se invece sono scappati di nascosto dall’oratorio. Al 25′ Ricciardo segna la prima doppietta del campionato e spegne il primo tempo definitivamente, anche se verso la fine il san Tommaso impegna Pelagotti per vedere se era attento o se pensava al turno delle 19.

Nel secondo tempo abbiamo difficoltà a seguire perché siamo poco lucidi per via del sonno. Il Palermo domina ma al 24’, senza alcuna ragione, segna il San Tommaso con un gran tiro da fuori di Tedesco. Forse è parente, oppure è proprio uno dei fratelli Tedesco e quindi per noi vale come gol dell’ex. Entra Ficarrotta e il Palermo diventa quasi funambolico perché l’ex marsalese sulla fascia pare il figlio di Garrincha senza la gamba più corta.

Quando ormai attendiamo solo il fischio finale per andare a dormire sul letto belli comodi, il San Tommaso addirittura raddoppia per un autogol di Accardi che appena entrato decide di mettere la firma sul match. C’è solo il tempo di mettere la palla a centro e finisce. I rosa dominano e vincono, pur prendendo due gol inspiegabili e volano in classifica a punteggio pieno. Per noi comincia davvero la nostra personale traversata nel deserto ma al posto dell’acqua abbiamo già pronto il whisky per farci forza! Forza Palermo!

Pelagotti 6: Non ha capito neanche lui perché se ne torna a casa con due gol sul groppone, anche se forse sul tiro di Tedesco era un po’ troppo avanti. Comunque a noi ci piace il look arancione. Bonzo.

Doda 6: Visto che gli avversari non attaccano più di tanto è lui a proporsi in qualche bella incursione offensiva. Approfittatore.

Lancini 6: I due centrali difensivi onestamente potevamo anche non metterli, però, una volta che c’è, ci tiene a fare vedere che non ha cali di tensione. Certo, però poi quelli hanno fatto due gol. Attento.

Crivello 6: Mette in campo la sua esperienza, anche con qualche preziosismo difensivo in fase di disimpegno e rilancio della azione. Ci sembra che gli piace anche intimorire gli avversari. Ed anche a noi. Duro.

Vaccaro 7,5: Un esordio da sogno per questo giovanissimo, con un assist e mezzo e tanta qualità in campo, il tutto davanti a 15.000 persone. Ma chi glielo doveva dire.

Martinelli 7: Onestamente si vede che è un giocatore di altra categoria e ci piacciono le continue proposizioni in fase d’attacco. Rodato.

Martin 7,5: Il centrocampo è cosa sua. Testa alta e verticalizzazioni, ed anche un principio di rissa con il numero 7 in biancoverde che ci sta sempre. Autoritario.

Kraja 8: Segna, corre come il vento, dribbla più che può. Anche per lui un esordio alla Favorita da ricordare. Giocherebbe anche senza il posto garantito per gli under. Over.

Felici 8: Ancora più di Kraja mostra doti tecniche, e anche tattiche, inaspettate ed una potenza fisica inarrestabile. Peccato non sia riuscito a segnare ma se fossimo in società gli faremmo subito un bel contrattino sottobanco. Accordo fatto.

Ricciardo 8: Fa quello che deve fare: i gol. Di tutto il resto ci importa poco. Bomber.

(dal 48′ s.t. Accardi) s.v.: Entra, tocca un pallone e segna. Ma nella porta sbagliata. Ma come sapete noi quando vinciamo perdoniamo tutto. Sfigato.

Santana 6,5: Fino a quando il fisico lo sostiene è straripante. Vorrebbe ricordare il suo ritorno al Barbera con un gol ma non ci riesce. Poi si stancò. Mezzo servizio.

(dal 26′ s.t. Ficarrotta) 6,5: Entra e sembra indemoniato, facendo vedere anche qualche giocata di fino che esalta il pubblico che si stava un po’ abbioccando. Redbull.

Pergolizzi 7: Gli chiediamo solo di vincerle tutte per mettere fine prima possibile all’inferno in cui siamo piombati. Finora ci ha accontentato e ci sembra ci sia pure una buona parvenza di gioco. Non fermarti.

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