Sampdoria – Juventus 1 – 3, LE PAGELLE: Cuadrado freccia, Morata freddo e decisivo

SAMPDORIA – JUVENTUS 1 – 3 | Marcatori: 23′ p.t. autogol Yoshida (J), 34′ p.t. Morata (J) su rigore, 39′ s.t. Sabiri (S), al 43′ s.t. Morata (J). Al 30′ s.t. Candreva (S) sbaglia un rigore

La Juventus espugna il Ferraris di Genova battendo la Sampdoria 3 – 1. Decisivo l’autogol iniziale di Yoshida e la doppietta di Morata (oltre che il rigore parato da Szczesny), che consentono alla formazione bianconera di rimanere in corsa addirittura per la scudetto: il Milan capolista, che ha una gara in meno, dista quattro punti.

Una vittoria che rispecchia ancora la mentalità di Allegri: saper soffrire e colpire quando gli avversari lasciano spazi. Il portiere più impegnato è Szczesny, che interviene su Sensi nel primo tempo e soprattutto sul rigore di Candreva a poco dalla fine. La Juve accelera poco, ma quando lo fa segna: prima, con l’autogol di Yoshida – su cross basso di Cuadrado – poi, Kean si procura il rigore e Morata realizza. Nel finale la Samp riapre la gara con la punizione deviata di Sabiri, che beffa Szczesny, ma a tre minuti dalla fine segna ancora Morata, che chiude il match.

I RISULTATI DI GIORNATA IN SERIE A

SAMPDORIA (4-3-1-2): Falcone 5,5; Bereszynski 6, Yoshida 5, Colley 5, Augello 5 (dal 38′ s.t. Conti s.v.); Candreva 6, Rincon 5,5 (dal 38′ s.t. Trimboli s.v.), Thorsby 5,5; Sensi 6,5 (dal 21′ s.t. Giovinco 6); Quagliarella 5,5 (dal 17′ s.t. Sabiri 6,5), Caputo 6.

 

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny 7; Danilo 6,5, De Ligt 6, Rugani 6, Pellegrini 5,5 (dal 40′ s.t. De Sciglio s.v.); Cuadrado 7, Locatelli 6,5, Arthur 6, Rabiot 5 (dal 30′ s.t. Alex Sandro 6); Kean 7 (dal 20′ s.t. Vlahovic 6), Morata 7.

I MIGLIORI 

Cuadrado: una freccia costante sulla destra. Senza i compiti difensivi – dato che terzino c’è Danilo – può puntare sempre l’uomo (il malcapitato Augello, che lo ferma poche volte) e crossare in mezzo. E’ da un suo filtrante che arriva il primo vantaggio della Juve, quando Yoshida devia nella sua porta il passaggio. Anche nel terzo gol, l’azione parte dalla sua zona.

Morata: sia in coppia con Vlahovic che da solo, lo spagnolo è sempre in partita e le azioni da attacco passano dai suoi piedi. Bravo e freddo nel primo tempo su rigore (perfetto) che porta al raddoppio juventino; bravissimo e freddissimo, quando a tre dalla fine svetta e di testa chiude il match, che si era riaperto col gol di Sabiri.

I PEGGIORI 

Yoshida – Colley: partita complicata per entrambi, perché la Juve arriva raramente dalle loro parti e i due centrali non riescono a trovare il ritmo e l’attenzione giusta. Sono impreparati, infatti, quando vengono attaccati dai bianconeri: prima, il giapponese è in ritardo sul cross di Cuadrado e devia il pallone nella sua porta; poi, Colley si fa saltare secco da Kean e lo atterra in area.

Augello: in fase di possesso non male: niente di eccezionale, ma riesce comunque a servire bene i compagni e crossare bene. Il problema è in difesa, perché perde malamente il confronto con Cuadrado, che dalle sue parti fa quello che vuole: proprio per un ‘buco’ sulla fascia sinistra, il colombiano trova spazio e mette in mezzo il cross che – con la deviazione di Yoshida – finisce in rete.

Rabiot: ingenuità clamorosa a un quarto d’ora dalla fine, quando si ‘dimentica’ il braccio largo in area e con la mano devia il cross degli avversari, concedendo un rigore pericolosissimo alla Samp, che (senza il miracolo di Szczesny) avrebbe riaperto il match.

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