Saric, dalla fuga per la guerra al Palermo: “Sogno la Nazionale bosniaca”

Dario Saric parla del passato complicato della sua famiglia bosniaca, arrivata in Italia quasi trent’anni fa per scappare dalla guerra in Bosnia. Fra le risposte date (con un ottimo italiano) in conferenza – sul suo arrivo a Palermo o sul primo periodo in maglia rosanero – il centrocampista ha avuto anche modo di raccontare la storia complicata dei suoi parenti, con qualche difficoltà per l’emozione. Ma ha anche parlato del suo obiettivo di giocare con la Nazionale bosniaca, con cui si sente molto legato nonostante sia nato e cresciuto in Italia.

“La storia della mia famiglia purtroppo è un po’ particolare, per via della guerra negli anni 90′”, ha esordito Saric. “Sono arrivato in Italia nel 94′ dopo il ferimento di mio padre. Quando vieni da una situazione difficile e particolare, rimani legato ai valori della tua famiglia e la nazionalità di provenienza”.

“Io – ha proseguito Saric – oltre ad aver parenti in Bosnia, mi sento in parte bosniaco, perché i miei sono cresciuti là e hanno lottato là per vivere: questo ti resta dentro il legame con l’altro Paese. Poi, la maggiore parte della mia famiglia vive là e ci sono sempre andato sin da piccolo”.

Per questo, quindi, Saric ha detto che “giocare con la Bosnia sarebbe un onore”. “Perché la sento mia – ha commentato – esattamente come i miei genitori hanno lottato là, io lotterò per la Nazionale. È un mio obiettivo rappresentare la Bosnia. Due anni fa ero stato convocato per le amichevoli, ma purtroppo non ho potuto giocare per un infortunio e non ho avuto la fortuna di indossare quella maglia”, ha concluso.

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