Sorrentino: “Trattativa col Bologna stoppata dal presidente”
Va via, non va, anzi resta fino a fine stagione. Il futuro di Stefano Sorrentino, come in ogni finestra di mercato, è un enigma. Il portiere del Palermo, però, stavolta è voluto intervenire sul nascere. Le sue intenzioni sono chiare, ma il numero 70 rosanero ammette comunque di essere stato in trattativa col Bologna: “Sì, ma il presidente l’ha stoppata. Da qui a fine gennaio ce ne possono essere altre, non c’entra però solo la distanza da casa. Allora cosa c’entrerebbe Cagliari? Ci sono anche sondaggi. La trattativa col Bologna c’è stata ed è stata chiusa, non definitivamente perché non sappiamo cosa può succedere. Il presidente ha detto no e a me va bene così, punto e basta. Sono tranquillo e sereno, sto benissimo a Palermo, altrimenti le prestazioni sarebbero altre“. Certo, una mossa strana quella del presidente Zamparini. Solo pochi mesi fa dichiarò che vedeva in Sorrentino una chioccia per Samir Ujkani, mentre adesso ha imposto il veto su una trattativa che sembrava essere ben avviata: “Considerando che qualche mese fa mi è stato detto che Samir è il futuro della società, e io sono convinto che dandogli spazio diventerà più forte di me, a me non va di fare la chioccia. Lo decide la società, ad un certo senso è stato fatto anche l’anno scorso nelle ultime partite“, prosegue Sorrentino, che non esclude possibili scelte societarie al riguardo: “Io non posso sapere cosa può succedere in un mese e mezzo, incontriamo Fiorentina, Roma e Inter. Se, toccando ferro, abbiamo già una salvezza tranquilla, cosa può fare la società? Hai un portiere di 36 anni in scadenza e uno di 27-28 che ha rinnovato, cosa si fa? Se sei nella terra di nessuno cosa fai? La mia volontà è di restare, sto bene qui, ma se mi mettete a rischio… Se arriva qualche richiesta decide la società, se dice no va benissimo. Non è che oggi ho buttato giù la porta in viale del Fante. Sentire dire certe cose al presidente, dopo che sei mesi fa dovevo fare la chioccia, per me è una goduria. Non voglio passare per fenomeno ma il gioco del calcio è fatto per essere protagonisti. Anche se avessi Neuer o Buffon davanti, se sto là poi mi spengo“. Terminato lo sfogo sulle voci di mercato, Sorrentino si tuffa a capofitto sul momento attuale del Palermo. Piedi per terra e obiettivo salvezza prima di tutto: “Noi non parliamo di Europa nello spogliatoio, sappiamo di dover fare tanti punti e invece ne abbiamo persi per strada. A me sono rimasti qua i punti persi con la Sampdoria, non gli altri. Ora viviamo un momento bello, con tanta gente allo stadio e con entusiasmo, ma non dobbiamo farci distrarre. Non dobbiamo perdere di vista il mio obiettivo, quelle in fondo nel girone di ritorno fanno sempre più punti. Mancano quindici maledetti o benedetti punti, poi vediamo. A chi non piacerebbe fare le coppe? Bisogna però mantenere i piedi per terra a partire da domenica, con la Fiorentina bisogna stare attenti perché non sarà facile. Dobbiamo giocare con la spensieratezza vista finora lì davanti, noi senatori dobbiamo volare basso, anche se i ragazzi hanno la testa sulle spalle e i piedi per terra. Citando le prime cinque domeniche, a gennaio saremmo dovuti essere retrocesse. Eppure siamo sempre gli stessi. Tutti speriamo di arrivare il più in alto possibile, prima però garantiamoci un altro anno in serie A“. E al momento di esprimere un giudizio sulla squadra, Sorrentino non è certo avaro di complimenti: “Al Palermo do il voto della sua classifica, un sette. Al sottoscritto uguale. Speriamo di salire quanto prima, è bello vivere questo momento a Palermo, soprattutto per chi ha vissuto altri periodi qui due anni fa. Stiamo facendo un grandissimo campionato da neopromossa. È vero che ci sono giocatori di esperienza, ma anche tanti giovani. Io e Maresca alziamo la media in maniera smisurata, altrimenti sarebbe veramente giovane. A me non piace dare voti ma sono contento che il frutto della crescita dello scorso anno continui e che il mister abbia dimostrato di non essere un allenatore di serie B. A Gradisca ci siamo stretti attorno e lui e ci ha aiutato ad uscire da un momento non positivo. Ora possiamo dire che ha mangiato finalmente il panettone in serie A, ho evitato di dirla finora per scaramanzia, ci sono certi precedenti pericolosi“.