“Stavolta non riusciamo a riderci su”. Il commiato “depresso” di Amenta e Ferrara

il commiato depresso di amenta e ferrara

Non ce la sentiamo. Scusateci. Non siamo professionisti e siamo troppo tifosi. La parte del “crono-” è andata a farsi fottere definitivamente dopo l’ennesimo “gol di culo” subito con un tiraccio da 30 metri che finisce all’incrocio, l’incredibile decisione con cui l’arbitro si è rimangiato il rigore e la tristissima scena dei palloni lanciati in campo prima dai tifosi, o presunti tali, del Frosinone e poi direttamente dalla panchina ciociara.

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Altro che pagelle ironiche, noi per ora non riusciamo a scherzare. Non sappiamo se l’epilogo sia giusto o meno e poco ci cambia. Ci sentiamo svuotati, delusi, incazzati e depressi. Pensiamo che il Frosinone abbia fatto poco per vincere e sia una città che per quanto visto stasera in termini di sportività non meriti la serie A. Il vantaggio della migliore classifica pesava troppo e noi non ce lo siamo saputo guadagnare, così come la promozione diretta che avremmo potuto conquistare solamente con un po’ di attenzione e concentrazione in più.

MA LA PARTITA E’ DAVVERO FINITA?

I rimpianti sono tanti e il Palermo ha certamente grandi colpe ma forse meritavamo, almeno noi, un po’ di fortuna in più. Magari ci sbagliamo ma cambia poco. Lo abbiamo sempre detto che il calcio è sofferenza ma saranno l’età, le troppe delusioni, le sconfitte in serie, i timori per il futuro della società e della squadra, noi stavolta non riusciamo proprio a riderci su.

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Magari in futuro avrete di nuovo nostre notizie. Chissà! Come in occasione di una ben più grave e seria tragedia “signori è stato un piacere stare con voi”. Ora vediamo davvero tutto nero ma in fondo, da soliti inguaribili cazzeggiatori ottimisti, speriamo torni presto anche il rosa. Forza Palermo!

(gm) Condivido in toto lo stato d’animo dei nostri due cronitifosi, sempre seri, sempre puntuali e straordinari compagni di viaggio. A loro voglio dire un sola parola: grazie

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