Triestina–Palermo 1–2 PAGELLE / Valente-Floriano show. Massolo ok

FOTO PEPE / PUGLIA

Primo tempo da manuale del calcio, secondo tempo da manuale della Serie C. Il Palermo è praticamente perfetto e ipoteca la qualificazione già nella gara d’andata a Trieste, confermando di essere in un ottimo stato di forma e in grande fiducia.

Sono bastati pochi minuti per capire che i rosa avevano più gamba e più testa, il doppio vantaggio è maturato nella parte finale del primo tempo ma già dai primi minuti era chiaro quale squadra avrebbe comandato la gara.

I due gol di Floriano (e i due assist di Valente) sono l’immagine da copertina di una squadra che ha giocato a memoria e con la personalità necessaria per rischiare poco: solo nel finale la Triestina è riuscita a segnare il gol della speranza ma era inevitabile che il Palermo avrebbe dovuto un po’ soffrire contro una Triestina che ha buttato (in ritardo) il cuore oltre l’ostacolo.

Il finale in affanno non cambia il giudizio complessivo. Il Palermo è assolutamente padrone del proprio destino e si qualificherà anche in caso di sconfitta con il minimo scarto.

TRIESTINA (3-4-2-1): Offredi 6; Rapisarda 6,5, Negro s.v. (dal 15′ p.t. Volta 4,5), Ligi 5,5; St Clair 5,5 (dal 1′ s.t. Giorico 5,5), Calvano 5, Crimi 5, Lopez 5,5 (dal 32′ p.t. Galazzi 6); Trotta 4,5 (dal 1′ s.t. Sarno 6,5), Procaccio 5 (dal 33′ s.t. De Luca s.v.); Gomez 4,5.

PALERMO (4-2-3-1): Massolo 7; Accardi 7 (dal 40′ s.t. Buttaro s.v.), Lancini 6,5, Marconi 6,5, Giron 6; De Rose 7,5, Dall’Oglio 6,5 (dal 1′ s.t. Damiani 6,5); Valente 8, Luperini 7, Floriano 8 (dal 23′ s.t. Soleri 6); Brunori 7 (dal 40′ s.t. Fella s.v.).

Massolo 7: Centrocampo e difesa lo schermano a sufficienza, la Triestina non ha grande forza di penetrazione e così Massolo, giustamente confermato titolare, passa un pomeriggio abbastanza tranquillo che si complica solo nel finale: prima una parata in tuffo (nemmeno troppo complicata) ma subito dopo un eccellente doppio intervento (il secondo partendo da terra). Perde l’imbattibilità – senza colpe – solo per un colpo di testa ravvicinato di Rapisarda. È anche fortunato, a inizio ripresa, quando viene salvato dalla traversa.

Accardi 7: Dalle sue parti gravita inizialmente Lopez che non ha mai l’occasione di mettersi in mostra. Stessa sorte capita a Galazzi. Il motivo è che Accardi è anche oggi reattivo e determinato, massima concentrazione (ottima una sua diagonale difensiva a un quarto d’ora dalla fine) e giusta rudezza senza incappare nell’ammonizione.

(dal 40′ s.t. Buttaro): s.v.

Lancini 6,5: Mostra una grande tranquillità, non va mai in affanno e non è solo un demerito della Triestina. La retroguardia si muove in sintonia, non offre smagliature e Lancini fa la sua parte.

Marconi 6,5: Sembra rigenerato sul piano fisico e così gli riesce quasi sempre l’anticipo sugli avversari, pronto a chiudere anche dalle parti della metà campo, essenziale in ogni intervento. Unico neo una ammonizione a fine primo tempo, ma l’arbitro è sembrata un po’ troppo fiscale.

Giron 6: Appena il tempo di capire che la Triestina è piuttosto spuntata (e Trotta si vede poco e niente) e Giron può anche preoccuparsi di garantire spinta sulla fascia sinistra. Anche lui dimostra buona condizione e grande disciplina tattica. Sul gol di Rapisarda, però, è piuttosto ingenuo, probabilmente non ha visto arrivare l’avversario sul secondo palo.

De Rose 7,5: In campo si comporta come una spazzatrice automatica. Calpesta la metà campo in lungo e largo e pulisce ogni pallone. È lui a dare il via all’azione del 2 a 0 ma soprattutto dà la sensazione di grande fiducia a tutta la squadra.

Dall’Oglio 6,5: Buona partita anche per lui, chiude spazi e cerca anche di impostare in verticale. Da una sua iniziativa nasce la prima occasione da gol che Valente non concretizza. Esce dal campo perché si fa ammonire e non vale la pena rischiare.

(dal 1′ s.t. Damiani) 6,5: Entra nel secondo tempo e contribuisce con senso di posizione e maturità a gestire il doppio vantaggio contro una Triestina quanto meno più aggressiva rispetto alla prima frazione di gioco.

Valente 8: Devastante. Imprendibile. Pirotecnico. Funambolico. È lui, in condizione atletica strepitosa, a tagliare a fette la Triestina. I due assist per Floriano, praticamente in fotocopia, sono le perle più evidenti della sua partita ma guadagna punizioni, ammonizioni e galvanizza la squadra. Sbaglia un gol abbastanza facile all’alba della partita ma poi si fa perdonare abbondantemente. Cala nell’ultimo quarto d’ora e con lui cala tutto il Palermo.

Luperini 7: Prezioso contributo in fase di pressing, come ha fatto spesso nell’ultimo periodo. Ma impreziosisce la sua gara con l’apertura in verticale di 30 metri che innesca l’azione del primo gol, quello che poi indirizza la partita. Sempre concentrato e pimpante.

Floriano 8: Inizia i playoff da goleador, così come aveva finito la stagione regolare segnando il gol a Bari. È lui il finalizzatore dell’orchestra rosanero con due tocchi solo apparentemente semplici: soprattutto va apprezzata la convinzione con cui segue entrambe le azioni, sapendo che la palla sarebbe arrivata lì. Prima dei due gol aveva anche provato a segnare con una bella conclusione a giro. Ci sta che finisca la partita anzitempo per crampi.

(dal 23′ s.t. Soleri) 6: Entra nella posizione di Floriano e pur senza fare incidere offre un utile contributo nella gestione dei pochi palloni che arrivano dalle sue parti.

Brunori 7: La sua bravura è che è importante ed efficace anche quando non segna lui. Ma partecipa all’azione del 2 a 0, spostando su di lui l’attenzione della difesa avversaria, ma soprattutto amministrando tutti i palloni che gli arrivano tra i piedi con la grazie e la classe che i tifosi hanno imparato a conoscere.

(dal 40′ s.t. Fella s.v.): s.v.