Tunisia – Australia 0 – 1, PAGELLE: Souttar è un muro, Meriah no

TUNISIA – AUSTRALIA 0 – 1 | Marcatori: 24′ p.t. Duke (A)

L’Australia vince contro la Tunisia un match che i nordafricani cominciano a giocare solo nel secondo tempo.

Nella prima frazione di gioco la Tunisia, infatti, non riesce a imbastire un’azione offensiva di rilievo. L’Australia sembra più “quadrata” e la corsia sinistra è deleteria per gli avversari, con Goodwin che martella senza sosta e mette una palla invitante per Duke che segna il primo (e unico) gol del match.

La formazione di Kadri accusa il colpo e appare incapace di reagire se non con un paio di occasioni nel finale della frazione. Nel secondo tempo il copione è diverso: la  formazione nordafricana si sveglia, comincia a prendere le misure e a impensierire gli australiani. Il match si accende, ma il risultato non cambia.

TUNISIA (3-4-3): Dahmen 6; Bronn 5.5 (28′ s.t. Kechrida 6), Meriah 4.5, Talbi 6.5; Drager 5.5 (1′ s.t. Sassi 6), Skhiri 5, Laidouni 5 (21′ s.t. Khazri 6), Abdi 4.5; Sliti 6, Jebali 6.5 (28′ s.t. Khenissi s.v.), Msakni 5.

AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan 6; Karacic 5 (29′ s.t. Degenek s.v.), Rowles 5, Souttar 7, Behich 6; Irvine 5.5, Mooy 6; Leckie 5 (39′ s.t. Baccus s.v.), McGree 6 (18′ s.t. Hrustic 6), Goodwin 7 (39′ s.t. Mabil s.v.); Duke 7 (18′ s.t. Maclaren 6).

OLANDA – ECUADOR 1 – 1, LE PAGELLE

I MIGLIORI

Duke: gran tempismo e carica per il calciatore australiano che sblocca il match con una piccola perla di testa: una spizzata che sorprende Dahmen. Pericoloso e fondamentale anche per far rifiatare la squadra. Prende tanti colpi.

Goodwin: dal suo lato arrivano i pericoli peggiori per la Tunisia, mette cross a ripetizione e salta l’uomo con facilità. Concentrato.

Talbi: gran chiusura su Leckie nel primo tempo. Il migliore della retroguardia nordafricana.

Souttar: tutte le chiusure sono sue. Una scivolata che vale un gol per il difensore che nega la gioia del pareggio nell’unica azione pericolosa del primo tempo a Drager. Nella seconda frazione ferma anche Jebali e altri. Una roccia.

Jebali: su ogni pallone. I suoi lo cercano con costanza ma non lo aiutano più di tanto. Un gladiatore solitario poi costretto a lasciare il campo.

I PEGGIORI

Meriah: dovrebbe garantire sicurezza e da centrale di una difesa a tre dovrebbe far ripartire l’azione quando necessario: sbaglia tutti i passaggi più semplici e si fa sovrastare spesso dai giganti australiani.

Leckie: corre parecchio ma conclude poco. Quando deve infilarsi in area viene fermato e a volte sbaglia – forse per troppa sufficienza – anche i passaggi più semplici. Manca anche l’appuntamento col 2 – 0 davanti la porta dopo il passaggio di Maclaren.

Abdi: sbaglia sempre qualcosa ed è un peccato perché soprattutto nel secondo tempo la sua squadra si accende e avrebbe bisogno di lui.

Karacic: dal suo lato – quello destro – arrivano i pericoli peggiori per la sua squadra. Arnold lo capisce e lo cambia con Degenek.

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