Vibonese, scorre sangue rosanero: tanti ex sognano il colpaccio

Un solo punto a dividerle, un cammino simile ad unirle: Vibonese e Palermo, nella sfida del  “Luigi Razza”, si giocano l’ultimo posto valido per i playoff. Il Palermo, decimo, al momento si sta assicurando la possibilità di andare oltre la regular season. I calabresi, undicesimi, hanno bisogno di una vittoria per scavalcare i rosanero. Uno “sgambetto” che, a Vibo Valentia, sperano sia compiuto da uno dei tanti ex di questa gara.

Sì, Vibonese – Palermo è la gara degli ex. Perché se Andrea Saraniti è l’unico ex tra le fila rosanero (due stagioni in rossoblu per l’attaccante), la squadra calabrese presenta una vera e propria colonia di palermitani. A partire da Danilo Ambro, cresciuto in rosa e protagonista con la maglia della sua città nel cammino di rinascita in Serie D. Questa estate è stato invitato dalla società a sostenere un provino per entrare in rosa: deluso, decide di andare e tentare una nuova avventura. E adesso ha trovato riscatto, fiducia e anche il gol.

Una nuova vita fuori dalla propria città natale, come Vincenzo Plescia, palermitano d.o.c., pezzo pregiato della Primavera rosanero mai approdato in prima squadra. Un inizio di carriera in giro per l’Italia, fino a Vibo Valentia, dove ha trovato la sua dimensione e scatenato la sua vena da bomber: Plescia è infatti il capocannoniere e trascinatore stagionale dei calabresi, con ben 6 reti già messe a referto e una pericolosità offensiva continua.

Leonardo Marson, portiere, non è palermitano, ma lo è… diventato. Anche lui ha mosso i suoi primi passi calcistici in rosanero, ha sfiorato il sogno serie A, come vice Sorrentino, senza mai toccarlo realmente. E nemmeno con il Sassuolo quel sogno è diventato realtà. Con la Vibonese si sta dimostrando un portiere solido, rapido, è una sicurezza: a 22 anni e con prestazioni del genere, il palcoscenico più importante è ancora a portata di mano. E anche Alessandro Prezzabile si iscrive al club degli ex, essendo nato a Palermo, con due anni di esperienza nelle giovanili palermitane prima di andare al Marsala (e di origini marsalesi è il compagno Giorgio Tumbarello). Sangue palermitano che scorre nelle vene della Vibonese, che anche grazie agli ex gioielli rosanero è riuscita a conquistare 18 punti in stagione, frutto di 4 vittorie, 4 sconfitte e 6 pareggi.

Squadra che non molla mai, quella guidata dal tecnico Angelo Galfano (nativo di Marsala, nella stagione 2007/2008 alla guida del Palermo Primavera), capace di tenere testa con onore e personalità alle prime tre della classifica: sconfitta nel recupero contro la Ternana, pareggi meritati contro Bari e Teramo. Schierata con un 3 – 4 – 3, spesso tramutato in 3 – 5 – 2 (in base alla posizione di Statella, che da esterno d’attacco scala in mediana), la compagine calabrese è cinica, abile nelle ripartenze e capace di sfruttare al massimo le palle inattive e le seconde palle. Il gioco, frizzante e che si concentra maggiormente sulle fasce, si vede solo a sprazzi. Il reparto arretrato sa soffrire ma non è impermeabile, come testimoniano i 17 gol subiti. Ma tra ambizione ed ex “affamati”, la Vibonese è alla ricerca di una vittoria che manca ormai da più un mese (ultimo successo il 15 novembre in casa contro il Potenza, gol decisivo di Ambro).

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