Arcoleo: “Palermo, uno squadrone. Felici e Silipo, che talento!”

Ignazio Arcoleo, chiuso nella sua casa a Mondello, spera che tutto questo periodo possa passare al più presto. Lo storico allenatore dei “Picciotti” rosanero prova a pensare positivo e quando parla del Palermo è sempre molto preciso.

Intervistato da Giovanni Di Marco per La Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico parla di come i rosa potrebbero ripartire dopo questo periodo di sosta forzata: “Il Palermo ha uno squadrone, penso a Crivello o a Floriano solo per fare 2 nomi, gente che con la D non c’entra niente. Ciò non significa che i rosanero debbano dare per scontata la promozione. La soglia dell’attenzione va tenuta altissima, a prescindere. Il Savoia ha stentato all’inizio, ma poi ha tenuto il passo dei rosanero, quindi resta una squadra temibile”.

Gli under mi hanno colpito maggiormente – continua – chi per un verso, chi per un altro, sono stati decisivi. Il Palermo ha molti nomi importanti in organico, ma i più giovani hanno dimostrato di avere contenuti tecnici notevoli. Felici e Silipo sono quelli più dotati di talento, e saltano più facilmente all’occhio, ma penso anche a Doda, Peretti, Kraja, Langella. Sagramola e Castagnini sono stati molto bravi. Hanno indovinato tutto, costruendo un bel mix”.

Arcoleo commenta anche il lavoro di Pergolizzi, spesso criticato dall’ambiente rosanero: “Quando il Palermo gli ha affidato la squadra, gli ha chiesto di vincere e sta vincendo. Certe critiche non le concepisco. Ha 7 punti di vantaggio, è stato in testa dalla prima all’ultima giornata che si è giocata. Cosa gli si può dire? Niente. C’è stata una lieve flessione, direi fisiologica. In Serie D, se sei il Palermo, devi vincere. Se giochi bene e perdi, vai a casa. Ci vuole sostanza e concretezza. E saper gestire le pressioni della piazza, che non è mai facile. L’unico obiettivo del Palermo è lasciare i dilettanti, il resto non conta”.

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