Asta fallimentare Vicenza calcio: nessuna offerta, tutto rimandato
Finisce con un nulla di fatto la prima asta per l’acquisizione del Vicenza calcio. Entro le 12 di oggi è scaduto il termine per presentare una busta con l’offerta necessaria per il club, a oggi in mano al curatore fallimentare, Nerio De Bortoli.
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In tribunale erano presenti Brice Desjardins, rappresentante di Football ItalFrance Global Investments , gruppo italo francese che più volte ha apertamente manifestato interesse per la società veneta, e Gerardo Meridio, della Cordata Samorì. Desjardins ha fatto sapere di non aver potuto partecipare attivamente all’asta in quanto, al momento, il gruppo da lui rappresentato non ha le opportune caratteristiche stabilite dal bando, motivo per cui ha già fissato un incontro con il giudice.
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Il prezzo di partenza è fissato a 1 milione e 470 mila euro. Gran parte della cifra è stimata nel valore dei giocatori della prima squadra e delle giovanili, a questa somma, però, vanno aggiunti 1 milione 395 mila euro di debiti sportivi che il Vicenza si trascina dalla vecchia gestione, per un totale di quasi 3 milioni di euro.
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Nel bando era specificato che in caso di retrocessione, l’acquirente avrebbe potuto liberarsi dagli eventuali accordi presi, con la restituzione totale della somma versata. Questo non è bastato a convincere gli interessati che attenderanno ora il secondo bando con un probabilie ribasso della base d’asta. Il giudice, Giuseppe Limitone, ha fatto sapere che a breve si avranno notizie certe sulla prossima asta.