Atalanta – Lazio 3 – 3, LE PAGELLE: Gomez e Milinkovic – Savic, che spettacolo!

Che spettacolo all’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo: tra Atalanta e Lazio finisce 3-3. Gli orobici sfiorno anche il 3-0 nei primi 25 minuti prima di subire il ritorno prepotente della Lazio e di Milinkovic – Savic, che con una doppietta risponde all’uno-due (quasi) micidiale firmato Caldara – Masiello, con la partecipazione del “dinamico duo” Gomez – Petagna.

Nella ripresa l’Atalanta si appoggia ancora alle giocate del Papu e da un suo inserimento (e un fallo sciagurato di Bastos) si procura il rigore che Ilicic trasforma per il nuovo vantaggio. Anche stavolta però la Lazio cresce alla distanza sul piano del rendimento, tira un sospiro di sollievo sul gol di Caldara annullato dal VAR e Luis Alberto premia lo sforzo. Nel finale Inzaghi allontanato per proteste.

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Marcatori: 19′ p.t. Caldara (A), 22′ p.t. Ilicic (A) 27′ p.t. Milinkovic – Savic (L), 35′ p.t. Milinkovic – Savic (L), 5′ s.t. Ilicic (A) su rigore, 34′ s.t. Luis Alberto (L)

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ATALANTA – Berisha 5.5; Masiello 5.5, Caldara 7.5, Palomino 6.5 (14′ s.t. Toloi 5.5); Hateboer 5.5, Cristante 5, Freuler 6.5, Spinazzola 5.5; Ilicic 8; Gomez 7.5, Petagna 6.5 (26′ s.t. Kurtic 5.5).

LAZIO – Strakosha 6; Bastos 4 (9′ s.t. Wallace 5.5), de Vrij 6, Radu 5.5; Marusic 5, Parolo 5.5, Leiva 6.5 (30′ s.t. Anderson 6), Milinkovic-Savic 8.5, Lulic 6 (30′ s.t. Lukaku); Luis Alberto 7.5; Caicedo 6.

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I MIGLIORI

Ilicic: La versione migliore di Ilicic. Colpevole la difesa della Lazio, ma il sinistro al volo sulla palla al bacio del Papu Gomez è una perla, imparabile. Lo sloveno mette poi la sua classe al servizio della squadra nel tentativo di contenere Leiva e il “destino” lo premia dandogli l’occasione di segnare il rigore del nuovo vantaggio.

Gomez: Trascinatore. Come sempre si conferma il giocatore col maggiore tasso di pericolosità, firmando l’assist per il 2-0 di Ilicic e procurandosi il rigore del 3-2 con un grande inserimento. Raddoppiato costantemente, lui sopperisce ai limiti fisici con grande cuore e indica la via.

Caldara: Il difensore promesso alla Juve si conferma centrale goleador (sfiorando anche la doppietta – annullata dal VAR per fuorigioco), freddo e attento in fase difensiva contro una punta fisica come Caicedo. Inutile ricordare che a firmare l’assist è sempre Petagna: copione rispettato.

Milinkovic – Savic: Quando la Lazio rischia l’imbarcata, lui riprende per i capelli la gara con la grinta e il tiro dalla distanza (di destro o sinistro non fa differenza). In assenza di Immobile è lui il pericolo pubblico numero 1 e (soprattutto) il leader tecnico ed emotivo della squadra.

Luis Alberto: Un inizio in sordina, poi sale in cattedra e sfodera tutta la sua classe. Dribbling ubriacante, ma sono soprattutto le combinazioni sulla trequarti a fare la differenza e dopo l’azione palla a terra costruita con l’aiuto di Anderson e Caicedo, lo spagnolo non sbaglia.

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I PEGGIORI

Cristante: La chiave tattica dello scacchiere di Gasperini, nel bene ma anche nel male. In avvio gioca da trequartista, recuperando palloni ma mancando il gol del 3-0 che poteva chiudere la gara; in fase difensiva concede praterie e cede lentamente campo a Leiva, trovandosi troppo spesso a rincorrere sui trequartisti.

Bastos: L’anello debole della difesa della Lazio. L’Atalanta cerca costantemente la triangolazione sulla sinistra e il motivo è presto detto: errori continui di posizionamento e scelte difensive; ma soprattutto… che sofferenza in marcatura sul Papu Gomez (scomposto l’intervento da dietro che costa il calcio da rigore). Wallace gli subentra ma anche lui rischia di fare disastri.


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