Addio, grande Gigi. Ci mancherai. Felice di averti conosciuto e ammirato

morto gigi burruano

Un personaggio indimenticabile. Gigi (Luigi Maria) Burruano mi faceva spesso compagnia perchè non passava settimana che non ripercorressi qualche tappa della sua carriera attraverso canzoni e spezzoni raccolti su You tube. Ho avuto il piacere di conoscerlo tanti anni fa, ho coltivato con lui una amicizia discreta, fatta soprattutto di stima. Proprio due giorni fa, su Facebook, avevo postato la sua memorabile “Acqua di cielo”, una vera e propria poesia che per me è una delle cose più belle che abbia mai sentito, forse anche per la incredibile recitazione di Gigi.

E adesso, ora che lui se n’è andato “a dda banna a muntagna”, resta un vuoto grande, pur nella convinzione che un personaggio come lui mi accompagnerà per tanti anni ancora. Scrivendo “a caldo” mi mancano le parole, mi abbondano le lacrime, perfino i sorrisi per tante belle pagine di vita che il “maestro” mi aveva regalato. Avevo un debole per lui, feci carte false per convincerlo a partecipare alla mia trasmissione televisiva “Il processo in diretta” su Trm (con Geraci, Vizzini, Minutella e Santaluna) dove lui per tre stagioni fu ospite frequente, compagno inseparabile della bottiglia di “novalgina” che nascondeva dietro la poltrona di ospite e che lui utilizzava di tanto in tanto… per tirarsi su.

In tv e altrove ha raccontato tanti anedddoti che riguardano il suo amato Palermo, la squadra alla quale era legatissimo e di cui non perdeva neanche una partita, pure quando abitava a Roma, pure quando era impegnato in un set cinematografico. Come dimenticare il suo racconto della promozione in serie A con Barbera, quando di ritorno da Napoli sulla nave offrì da bere a tutti i tifosi  e poi si nascose al comandante facendo pagare il conto a Renzo Barbera. Come dimenticare il suo racconto di un derby a Catania, quando Calloni segnava quattro “polpette” ai rivali catanesi. Come dimenticare i suoi duetti con Tony Sperandeo o le gag con un altro indimenticabile come Giovanni Alamia (mitica la lettera del sig Alfio La Punta). E’ stato un grande ambasciatore nel mondo della sua città, una faccia da cattivo (nei film) ma una persona molto buona, anche se tormentata come tutti gli artisti. E’ stato fino all’ultimo un punto di riferimento per le generazioni più giovani di artisti.

Come dimenticare la sua disavventura giudiziaria nel settembre 2006: seppi che venne arrestato (accoltellò il genereo, una colossale “sciocchezza” compiuta per “amore” della figlia) quando stavo accompagnando mio padre, sul letto di morte, “a dda banna a muntagna”. I suoi racconti del carcere, i suoi racconti di vita… tutta la sua vita e la sua meravigliosa presenza nella piazza della sua Mondello dove viveva come un piccolo re. Una vita piena di saliscendi, mai facile, mai banale, sempre vera. Addio grande Gigi, ti continuerò a portare spesso con me.

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Il mondo dello spettacolo in lutto: è morto Luigi Maria Burruano. L’attore palermitano e grande tifoso del Palermo, è deceduto domenica sera all’età di 72 anni. Era un personaggio molto popolare a Palermo per la sua grande verve teatrale, per il cabaret che lo ha reso famoso (come dimenticare Palermo Oh cara…) ma anche per una lunga serie di film interpretati magistralmente. Memorabile la sua interpretazione ne “I cento passi” di Marco Tullio Giordana che ripercorreva la vita di Peppino Impastato (Burruano era il padre).

Indimenticabili anche le numerose pose per la serie Tv La Piovra. Aveva recitato anche in “L’uomo delle stelle” e “Baaria” di Tornatore, più recentemente aveva interpretato Milano – Palermo, il ritorno con Bova e Giannini. Era zio di un altro popolare attore, Luigi Lo Cascio. Gigi Burruano lascia la figlia Gelsomina, avuta dal matrimonio con l’attrice Rory Quattrocchi.

La redazione di Stadionews24 si stringe intorno ai familiari ed esprime le più sentite condoglianze. La camera ardente sarà allestita al Teatro Biondo, una delle sue tante “case” artistiche.

Anche il Palermo Calcio, tramite Twitter, ha voluto ricordare la scomparsa di Luigi Maria Burruano:

 


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