Empoli e Crotone chiamano, il Palermo risponde?

La domenica è il migliore stimolo per far bene al lunedì. Aspettare i risultati delle dirette concorrenti fa sempre bene, sia quando le avversarie perdono, sia quando (ed è il caso attuale) portano a casa punti pesanti. Il Palermo si presenta alla sfida di Cagliari consapevole di trovarsi ad una lunghezza di distanza dall’Empoli terzultimo e col fiato del Crotone sul collo, dopo la prima vittoria in Serie A dei calabresi. Un limbo dal quale la squadra di De Zerbi deve tirarsi fuori il prima possibile, pur non avendo a disposizione la rosa al completo.

Gli infortuni rimangono il principale problema di questa squadra. Una difesa ridotta all’osso, un attacco decimato e poche scelte per De Zerbi, costretto per l’ennesima volta a cambiare schieramento. Però non ci si può aggrappare ad un alibi di questa portata, soprattutto con una classifica così deficitaria. Il Palermo deve trovare una soluzione con gli uomini a disposizione, sfruttando quanto possibile il momento negativo degli avversari.

Sia chiaro: i rosa non se la passano certo meglio del Cagliari, che nelle ultime tre partite ha subito dieci gol e che nonostante ciò ha comunque preso al passivo meno reti del Palermo (undici in tre match). Però ci si ritrova davanti al solito dilemma: se il Palermo non prova a giocarsela alla pari con una neopromossa, per quanto ben organizzata, allora è meglio rassegnarsi.

Per questo Cagliari-Palermo è una sorta di ultima spiaggia. Forse non per De Zerbi, confermato da Zamparini sulla panchina rosanero a dispetto dei nomi che circolano in questi giorni, ma per la squadra sì. Perché essere arrivati alle soglie di novembre con la rassegnazione di dover lottare solamente con Empoli, Crotone e Pescara, quasi senza nemmeno lottare per staccarsi dal treno della zona retrocessione, rischia di essere la peggiore delle mazzate per una squadra così piena di giovani. Meglio tornare dalla Sardegna con dei punti in tasca, tanto Palmeglio se con l’idea di gioco su cui De Zerbi intende insistere.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *