Cittadella – Palermo 3 – 3 LE PAGELLE / Soleri-Brunori, gara da capitani

FOTO PEPE / PUGLIA

Il pareggio finale è un bicchiere mezzo vuoto per quanto, dopo mezz’ora di gioco, in molti avrebbero firmato. Ma è stata una partita brutta, giocata malissimo dal Palermo e benedetta solo da qualche giocata individuale. Il quinto pareggio di fila non serve certo a percorrere con serenità la strada verso i playoff. Se vogliamo, si tratta di un’altra occasione sprecata.

La prima mezz’ora è un incubo, mai vista la squadra così addormentata e sconclusionata, capace di subire un gol dopo due minuti su un’azione che non poteva essere più prevedibile. Poi il rigore del 2 a 0 senza quasi mai aver passato la metà campo. E con la consapevolezza che il Cittadella non ha mai dato l’impressione di una squadra forte.

Due gol nel finale del primo tempo sembravano un segno fortunato del destino, con un gol su rigore (Di Mariano), un altro di Brunori in rovesciata. Perfino la doppietta d Di Mariano che ha fatto illudere i tifosi non è servita a molto. Il Palermo non ha mai dato l’impressione di poter comandare il gioco e se a Pisa il pareggio era stato un incidente di percorso qui a Cittadella il “punticino” ha un sapore ben diverso.

CITTADELLA: Maniero 6; Mattioli 5,5, Del Fabro 6, Frare 5,5 (dal 1′ s.t. Perticone 6), Giraudo 6,5; Mastrantonio 6 (dal 36′ s.t. Danzi s.v.), Branca 5, Vita 6 (dal 3′ s.t. Magrassi 6); Carriero 5,5 (dal 26′ s.t. Felicioli s.v.); Antonucci 6,5 (dal 36′ s.t. Embalo s.v.), Maistrello 7,5.

PALERMO: Pigliacelli 6,5; Mateju 5, Nedelcearu 5, Bettella 4,5; Di Mariano 7 (dal 24′ s.t. Valente 5,5), Saric 5 (dal 24′ s.t. Segre 6), Gomes 5,5, Verre 6,5 (dal 34′ s.t. Damiani 6), Aurelio 6; Brunori 7 (dal 1′ s.t. Tutino 5), Soleri 7,5 (dal 34′ s.t. Vido s.v.).

Pigliacelli 6,5: Tre gol senza responsabilità. Sulla conclusione ravvicinata di Maistrello può solo guardare, sul rigore di Antonucci sceglie un lato ma è quello sbagliato; sul raddoppio ravvicinato di Maistrello stava per compiere un miracolo. Ma l’ampia sufficienza se la porta a casa grazie a una parata non semplice nel primo tempo (conclusione ravvicinata) e a una respinta in tuffo su conclusione angolata dalla distanza di Branca.

Mateju 5: Se la squadra non funziona non può essere certo lui a cambiare il corso della partita. È abbastanza abulico e sonnolento quando c’è da chiudere il cross di Vita in occasione del primo gol, per tutto il primo tempo passeggia senza grande convinzione. Nella ripresa riprende un po’ di serenità.

Nedelcearu 5: Commette un errore da matita blu in apertura di ripresa, lisciando una palla innocua che per poco non mette Vita in condizione di riportare il Cittadella in vantaggio. Non riesce a comandare il reparto che oggi va in difficoltà troppe volte. Compreso in pieno recupero, con un fallo di mano che era costato il rigore del possibile 4 a 3 poi annullato dal Var che vede un fuorigioco precedente.

Bettella 4,5: Molle e confuso. La sua marcatura su Maistrello in occasione del primo gol avrebbe dovuto essere più stretta. Il centravanti avversario lo beffa anche nell’elevazione del 3 a 3.

Di Mariano 7: Nel primo tempo tocca (forse) due palloni ed è inconcludente come mai. Poi però arriva l’occasione del riscatto e non fallisce dal dischetto: anzi, tira decisamente un bel rigore che spiazza il portiere e si insacca sotto la traversa. Nella ripresa è inconcludente per venti minuti ma è puntuale a farsi trovare smarcato sull’assist di Soleri e segna il 2 a 3, sua doppietta personale. Il voto finale è una media tra due estremi. Ma forse i tifosi preferiscono questo Di Mariano, improvvisamente goleador. Esce a metà secondo tempo.

(dal 24′ s.t. Valente) 5,5: Poco incisivo, in una fase della partita in cui il gioco non c’è né da una parte né dall’altra. Quando gli capita la palla del 3 a 4 la spreca di testa (ma sarebbe stato fuorigioco).

Saric 5: Partita piena di “episodi”. È lui a commettere il fallo che porta al rigore del 2 a 0, un fallo ingenuo e una decisione arbitrale severa; poi calcia male da buona posizione dove avrebbe dovuto fare di meglio. Però è lui, tecnicamente, a fare l’assist di testa per il gol di Brunori. Cerca di dare “peso” al centrocampo ma spesso vaga nel vuoto, per colpe non soltanto sue.

(dal 24′ s.t. Segre) 6: Fa espellere Branca ed è già qualcosa. Almeno è subito in partita.

Gomes 5,5: Il primo gol del Cittadella nasce da una sua palla persa nei pressi dell’area di rigore ma ci sarebbe stato il tempo di rimediare. La rete subita però lo mette in crisi e ci vuole una buona mezz’ora prima di rivederlo in partita. Cresce (ma non tantissimo) con il passare dei minuti.

Verre 6,5: Le cose più belle le fa sempre lui. Il rigore se lo procura con una grande giocata, un dribbling secco in area che sorprende l’avversario e anche il raddoppio del Palermo ha origine da una sua bella palla dalla trequarti di campo. È il primo a scuotersi dal torpore iniziale che colpisce tutta la squadra. Rimedia un’ammonizione evitabile e forse va fuori per questo nel finale.

(dal 34′ s.t. Damiani) 6: Gioca da mezz’ala sinistra e “illumina” con un assist per Valente (che è in fuorigioco). In pieno recupero per poco non segna con un tiro a giro. Dieci minuti ben spesi.

Aurelio 6: Uno dei meno peggio nell’avvio da incubo del Palermo; batte la fascia con volontà anche se non crea nulla di particolarmente rilevante. Il suo percorso di crescita comunque fa segnare progressi evidenti.

Brunori 7: Torna al gol dopo oltre un mese (rigore con la Reggina), una bella rovesciata all’angolino che sorprende il portiere. Al suo attivo anche una giocata in area con tiro sull’esterno della rete. Anche lui era partito male, chissà se aver vissuto il rigore del Palermo da spettatore non lo abbia rinfrancato. Purtroppo dopo il gol si fa male, si trascina fino all’intervallo e poi esce.

(dal 1′ s.t. Tutino) 5: Si vede solo nell’azione del gol del 3 a 2 (cerca di difendere palla e chiede un rigore che non c’è) ma non è mai in partita. Magari ha l’attenuante di una squadra che gioca poco e male ma non basta.

Soleri 7,5: L’unico che fa il suo dovere fin dal primo minuto. Avrebbe meritato una larga sufficienza a prescindere ma non si può prescindere dalla delicatezza, dall’intelligenza e dalla serenità con cui serve l’assist a Di Mariano per il 2 a 3. Nel primo tempo attacca tutte le palle (poche) che superano la metà campo, splendida una sua sponda per un tiro di Verre che viene rimpallato. Nulla di trascendentale sotto porta ma il Palermo non può prescindere da un giocatore del genere che attraversa un ottimo stato di forma. La fascia di capitano che indossa nella ripresa è una bella soddisfazione.

(dal 34′ s.t. Vido) s.v.: Poco appariscente.

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