Coronavirus, Conte: “Multe più severe. Restrizioni fino al 31 luglio? Falso”

Il premier Giuseppe Conte ha parlato in conferenza stampa per illustrare quanto emerso e deciso nel Consiglio dei Ministri svoltosi oggi. Il nuovo decreto, approvato oggi, introduce sanzioni più dure per chi viola le norme anti contagio e le varie restrizioni (multa da 400 a 3 mila euro – aumentata di un terzo se la violazione è commessa a bordo di un’auto) e armonizza i vari decreti sin qui emessi. Conte smentisce categoricamente le indiscrezioni secondo cui le restrizioni dureranno fino al 31 luglio.

ORE 19.05 – “Usare l’esercito? Lo stiamo già usando: il personale medico militare è già sul campo e stiamo riconvertendo le pattuglie impegnate nello ‘strade sicure’. Ma l’operato delle Forze dell’ordine sin qui è stato efficace. Ben venga l’aiuto dell’esercito, ma i cittadini non devono pensare che il mantenimento dell’ordine pubblico passi solo dalla militarizzazione dei centri urbani”.

ORE 18.59 – “Abbiamo curato i rapporti con i rappresentanti dei governi territoriali sin dal primo giorno. Un’intervento autoritativo è impensabile: in astratto e in concreto, è preferibile la strada della collaborazione. La non collaborazione sarebbe un pessimo segnale per i cittadini. La competenza della sanità é delle regioni: avocarle a sé da parte dello Stato sarebbe poco funzionale. In questo momento invece stiamo reagendo in modo efficace”.

ORE 18.57 – Sul mondo del lavoro: “Ho visto forte senso di responsabilità e comunità. E’ chiaro che va anche tutelata la salute dei lavoratori. Un’ordinanza del ministro dei Trasporti verrà incontro ad alcune istanze e garantirà i rifornimenti di carburanti. Le attività essenziali per il funzionamento dello Stato vanno presidiate in tutti i modi”.

ORE 18.55 – “Le parole di Borrelli sul numero di contagi? Immagino si riferisse alla difficoltà di rintracciare i numeri esatti. Abbiamo sposato le linee del Comitato tecnico-scientifico e non abbiamo mai disatteso le loro linee in materia di test: non ritengo ci siano i presupposti per cambiare la nostra linea. Manteniamo la linea della trasparenza e della chiarezza”.

ORE 18.53 – “Scioperi nei prossimi giorni? Mi auguro che ciò non accada. E ribadisco: la filiera alimentare e anche le filiere del carburante saranno garantite”.

ORE 18.47 – “Confermo che in caso di violazione a bordo di un’auto, la sanzione viene aumentata di un terzo ma non c’è il fermo amministrativo del mezzo”.

ORE 18.41 – “Io sono comunque soddisfatto della reazione dei cittadini italiani; se tutti rispettano le regole, mettono in sicurezza e permettono alla comunità nazionale di riprendersi. Mi rammarico della pubblicazione sugli organi di stampa di una bozza del decreto. E alcune notizie secondo cui l’emergenza sarà prorogata fino al 31 luglio non è vero; quella è la data (astratta) dell’emergenza nazionale. Noi siamo pronti ad allentare la morsa delle misure restrittive quanto prima, perché confidiamo di tornare presto alle nostre abitudini di vita. Anzi convinto che una volta terminato tutto questo, questa situazione ci renderà migliori”.

ORE 18.40 – “Viene introdotta una multa da 400 a 3 mila euro, che si sostituisce alla sanzione attualmente prevista”

“Abbiamo regolamentato anche i rapporti con le Regioni: gli enti locali possono sempre adottare anche misure più restrittive e severe. Ma resta la funzione di coordinamento e omogeneità del governo nazionale.

ORE 18.39 – “I DPCM sono uno strumento flessibile che ci consente di dosare le misure di contenimento e prevenzione. Con questo decreto armonizziamo le misure e vengono armonizzati i rapporti con il Parlamento. Ogni iniziativa verrà trasmessa ai presidenti delle Camere e ogni 15 saranno riferite al Parlamento le misure adottate”.

ORE 18.35 – Si attende l’inizio della conferenza stampa: il nuovo decreto approvato oggi dovrebbe introdurre sanzioni più dure per chi viola le norme anti contagio e le varie restrizioni.

LEGGI ANCHE

IL BOLLETTINO IN SICILIA (24 MARZO)

IL BOLLETTINO NAZIONALE (24 MARZO)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *