Coronavirus presente anche nel particolato atmosferico: uno studio lo conferma

Il Coronavirus Covid-19 è presente anche nel particolato atmosferico (PM). Ad annunciarlo ufficialmente è la Società Italiana di Medicina Ambientale, dopo alcuni studi scientifici su una serie di campioni e a poco più di un mese dalla pubblicazione di un Position Paper sulla “Valutazione della potenziale relazione tra l’inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione dell’epidemia da Covid-19”.

“La prova che l’RNA del SARS-CoV-2 può essere presente sul particolato in aria ambiente non attesta ancora con certezza definitiva che vi sia una terza via di contagio”, affermano gli esperti. “Tuttavia, occorre che si tenga conto nella cosiddetta Fase 2 della necessità di mantenere basse le emissioni di particolato per non rischiare di favorire la potenziale diffusione del virus”.

Le indicazioni fornite dallo studio (riportato e citato dalla agenzia AGI) potrebbe aprire le porte a studi preventivi nelle grandi città nei prossimi mesi “come indicatore per rilevare precocemente la ricomparsa del coronavirus e adottare adeguate misure preventive prima dell’inizio di una nuova epidemia”, anticipa il professor Alessandro Miani, presidente della Sima.

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