“Così non va”. Questo il titolo scelto dal Giornale di Sicilia per approfondire i temi legati al Palermo nella propria pagina sportiva. E la situazione è critica: la stagione inizia anche stavolta nel segno dei pareggi e proprio con Salernitana e Cremonese (le altre due formazioni con più pareggi nello scorso campionato) ma stavolta le sensazioni sono molto diverse.
MONASTRA: “I CONTI NON TORNANO. E’ GIÀ ALLARME”
Giovanni Mazzola nella sua analisi fa il raffronto con la passata stagione (3 i punti in meno in classifica dopo due giornate): “Il punto può anche andare bene in alcuni casi, meno quando diventa una costante per squadre che lottano per la promozione. Bastava un pareggio in meno allo scadere per centrare la A: errori che non vanno ripetuti. E il Palermo deve uscire dalla pareggite al più presto”.
Il Palermo in gare ufficiali quest’anno non ha mai vinto: contro la Cremonese ha rischiato di perdere l’ennesima partita in cui ha subito la rimonta da situazione di vantaggio e senza una vittoria a Foggia tra due settimane la classifica potrebbe già allungarsi irrimediabilmente. Bisognerà sfruttare al meglio i due giorni di riposo concessi alla squadra per poi mettere benzina nel motore e recuperare gli infortunati Lo Faso e Chochev nelle due settimane di pausa, prima di un tour de force contro Foggia, Perugia e Brescia.
LE PAGELLE DI PALERMO – CREMONESE
In attesa dei nazionali (Trajkovski, Nestorovski, Struna e Embalo) è tempo di primi bilanci, soprattutto per i nuovi arrivati. Il quotidiano promuove (ma con riserva) Falletti e Puscas, protagonisti di una prova nel complesso positiva, senza trovare il gol ma con buoni sprazzi. Entrambi devono fare i conti però con una condizione non al top e (soprattutto nel caso del rumeno) è ancora da affinare l’intesa con Nestorovski, la cui permanenza rischia certamente di cambiare i piani tattici di inizio stagione.
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Il Palermo ha dimostrato, qualora c ‘è ne fosse bisogno, che non è in grado di battere neanche una squadra di serie D.
Modestissimo centrocampo e spina dorsale inesistente. Un allenatore che pensa solo a difendere. Giochiamo a 5 dietro e centrocampo a 2 chiedendo al trio d’attacco di fare le nozze con i fichi secchi. Devono rientrare e costruire. Della serie “andate e giocate”.