Inter, Pioli: “Champions? Dobbiamo crederci, siamo in crescita”

Stefano Pioli, tecnico dell’Inter, intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha parlato del suo primo periodo da tecnico nerazzurro, subentrato in corsa a Frank De Boer: “Per portare nuove idee serve tempo e collaborazione da parte di tutti. Io mi sono dato 3-4 priorità, concetti chiave come attaccare e difendere bene. E non ho chiesto nulla del passato, sono abituato a confrontarmi direttamente con le persone, senza farmi condizionare dai giudizi altrui. Qui tutti sanno di partire alla pari”.

I risultati stanno arrivando pian piano, tant’è vero che Pioli crede ancora nel terzo posto in classifica che vale la Champions League: “Dobbiamo crederci anche perché abbiamo margini di miglioramento enormi. Sono curioso di vedere a che livello possiamo arrivare”.

Quest’anno i nerazzurri proprio in Europa hanno fatto una figuraccia, uscendo alla fase a gironi e perdendo per ben due volte contro l’Hapoel Beer Sheva. Proprio la partita contro gli israeliani non è andata giù a Pioli: “In Israele sono successe cose che non devono più capitare. Avevo annusato qualcosa nell’intervallo: qualche sorriso fuori luogo, il fatto che chiedessero il risultato dell’altra gara. È stata una lezione utile il crollo del secondo tempo”.

Chiosa finale di Pioli sulla dirigenza Suning, in particolar modo sul figlio di Zhang Jindong, Steven Zhang: “Steven è un ragazzo intelligente, colto e soprattutto curioso. È sempre con noi, parliamo anche di calcio, così come con l’a.d. Liu Jun. Mi è capitato di avere proprietari assenti tutta la settimana che mi chiamavano il sabato solo per chiedermi la formazione. Qui nemmeno la chiedono, seguono la squadra e basta”.


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