Lazio – Milan, LE PAGELLE: Bonucci trascinatore, Milinkovic delude

Ai rigori vince il Milan e la Lazio viene beffata. Un primo tempo intenso con il Milan che difende con ordine e prova a ripartire in contropiede, mentre la Lazio si affida ai soliti Luis Alberto e Immobile e alla forza del suo centrocampo.

Nella ripresa, invece, subentrano la tensione e la voglia di non sbagliare con le squadre che lottano a centrocampo e producono pochissime occasioni, con le squadre che si preparano ai supplementari. Romagnoli si divora un’occasione in area piccola, Kalinic pure. E ai rigori (dopo 4 rigori di fila sbagliati), poi è l’errore di Luiz Felipe a spianare la strada ai rossoneri: il rigore della vittoria lo firma Romagnoli.

COPPA ITALIA, LE PAGELLE DI JUVE – ATALANTA 

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha 7; Cáceres 5.5 (23′ s.t. Luiz Felipe 6), De Vrij 6, Radu 6; Marušić 5.5 (3′ p.t.s Lukaku 5.5), Parolo 6, L.Leiva 6.5, Milinković-Savić 5.5, Lulić 6; Luis Alberto 6.5 (23′ s.t. Felipe Anderson 6); Immobile 6. Allenatore: S.Inzaghi

MILAN (4-3-3): Donnarumma 6.5; Calabria 6.5, Bonucci 6.5, Romagnoli 5, R.Rodríguez 5; Kessie 6 (6′ p.t.s. Montolivo 6), Biglia 6, Bonaventura 6; Suso 5.5 (3′ s.t.s. Borini 6), Cutrone 5.5 (25′ s.t. Kalinic 4), Çalhanoğlu 6. Allenatore: Gattuso.

CONFERMATO: NEYMAR SI OPERA

I MIGLIORI 

Calabria: Ancora lui. Il più costante per rendimento nell’arco della gara e protagonista dell’occasione da gol più nitida per il Milan (sul quale Strakosha si oppone con un grande intervento).  Immobile di astuzia lo fa ammonire, lui non si scompone. Ha ormai trovato la sua dimensione.

Luis Alberto: Continua ad inventare calcio. Vede sempre la giocata con una frazione di secondo di anticipo e lui esegue sempre con classe e giocate sopraffine. Le occasioni più importanti passano da lui, peccato però che la benzina in questa fase della stagione sia poca.

Bonucci: Trascinatore, fino alla fine. Il difensore della Nazionale ha ormai ritrovato la condizione fisica e mentale, elevandosi a leader della squadra in fase offensiva e anche nella gestione del possesso e delle scelte difensive (che ad essere onesti non è esattamente la sua specialità). Freddissimo in occasione del rigore.

I PEGGIORI

Rodriguez: Non emula il suo “collega”. Va costantemente in sofferenza contro Marusic e Immobile, perdendo tanti palloni e sbagliando scelte difensive e tempi di anticipo, venendo quasi sempre battuto. Il rigore sbagliato completa l’opera, ma per fortuna sua è indolore.

Kalinic: Entra al posto di Cutrone per far salire la squadra ed esegue il compito richiesto. Poi sui suoi piedi il pallone della vittoria: dall’altezza del dischetto spara alto. Rossoneri increduli. E anche noi.

Marusic: Parte molto bene facendo soffrire Rodriguez sulla destra, ma si perde strada facendo calando progressivamente e mancando di efficacia e lucidità nella gestione del possesso.

Milinkovic: Parte come al solito, con grande classe e fisicità. Il nervosismo e la tensione però prendono il sopravvento e tra ripresa e supplementari si fa notare più per un’ammonizione per proteste che per azioni di gioco. Alla fine il rigore sbagliato pesa come un macigno.

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