Lecce, Di Matteo: “A Palermo Liverani era già un martello. Pastore… “

Luca Di Matteo si racconta. Il centrocampista del Lecce (visto a Palermo tra le stagioni 2009/10 e 2011/12) parla delle sue ambizioni con il Lecce allenato da Fabio Liverani, suo compagno di squadra in rosanero, in una lunga intervista a Gianlucadimarzio.com.

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Un’esperienza poco fortunata (solo 2 presenze in rosanero e tanti prestiti in 4 anni) ma comunque tanti bei ricordi: “Miccoli, Kjaer, Cavani, Pastore… c’era tantissima qualità . El Flaco era una forza della natura, un talento pazzesco. So che il Lecce a gennaio cercava un trequartista, magari gli faccio uno squillo!”.

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E Liverani aveva già dimostrato di avere la stoffa dell’allenatore: “Un martello pneumatico. Anche in campo non smetteva mai di parlare, dava indicazioni a tutti, sembrava fosse in grado di muovere lui i compagni. Per me è il migliore italiano in quel ruolo dopo Pirlo. Certe volte ero alle sue spalle e, da un momento all’altro, mi trovavo il pallone tra i piedi. Mi chiedevo come facesse a sapere che ero proprio lì”.

E aggiunge: “Non sapeva perdere. Non lo accettava, era una cosa che non gli andava giù neppure nelle partitelle in allenamento. Quando la sua squadra usciva sconfitta, nello spogliatoio non gli si poteva rivolgere la parola”.

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