Palermo, quattro mosse per cambiare subito rotta

Altri quattro giorni per trovare i correttivi. Il tempo stringe e Tedino avrà molti pensieri per la testa, tre sconfitte consecutive non se le aspettava e la rivoluzione di sabato scorso – un po’ per scelta e un po’ per necessità – non ha dato i frutti sperati. Quando le cose non vanno per il verso giusto tutto torna in discussione e le certezze diventano improvvisamente poche. Dove è finita la capolista del girone di andata? E’ un problema di preparazione o di modulo? E i gol, perché non arrivano più? E’ chiaro a che a Vercelli non conta più la prestazione e nemmeno un pareggio – utile in altri tempi – può rappresentare un cambio di rotta. Ci sono almeno quattro problemi da risolvere.

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Difesa, che succede? Dopo la partenza di Cionek, Tedino non ha ancora trovato il nuovo assetto della difesa a tre. Tra infortuni e squalifiche, l’allenatore ha dovuto mischiare un po’ le carte facendo mancare la continuità. Il Palermo ha ritrovato Rajkovic ma ha smarrito i due polacchi che avevano offerto garanzie e che invece sono andati in “barca”. Rajkovic non ha i 90 minuti nelle gambe, ma solo giocando potrà trovarli ed essendo un mancino si può ipotizzare un terzetto composto da Bellusci, Struna e Rajkovic. Di certo non mancherebbe l’esperienza né la capacità di lotta. Per il portiere sembra ormai decisa la svolta. L’esclusione di Posavec sa di accantonamento in attesa di tempi più sereni, Tedino dovrebbe optare per Pomini.

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Fasce laterali. Due leader, Rispoli e Aleesami, che in questo momento rappresentano due differenti problemi. Più che fasce laterali servirebbe la celebre fascia elastica del dr. Gibaud per risolvere gli acciacchi. L’infortunio di Andrea Rispoli è stato forse una delle cause della crisi della squadra rosanero (i risultati dicono questo). Fiordilino, Szyminski, Embalo e Rolando non sono riusciti a tamponare la sua assenza. E ora che Rispoli è tornato ci vuole tempo per rivederlo nella migliore condizione. Aleesami, sul fronte opposto, ha tirato la carretta, avrebbe bisogno di rifiatare per ritrovare la brillantezza smarrita: nella tre quarti avversaria perde spesso il senso del gioco, nemmeno un cross decente, nulla che possa sorprendere le difese avversarie. Con il 3-5-2, se non spingi sulle fasce sono dolori. Ma non ci sono alternative (se non si vuole cambiare modulo).

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Il “dilemma” Coronado. Mezz’ala o attaccante? Sulla linea dei centrocampisti o appena dietro la punta (o le punte)? La sua assenza a Perugia non sembra aver modificato di molto le cose, segno che non aveva brillato nelle precedenti partite e che il Palermo comunque non ha trovato una soluzione più efficace. La verità è che il brasiliano “deve” essere decisivo, magari libero da compiti specifici di contenimento ma deve inventare qualcosa. Chissà che Tedino non provi ad avanzarlo un po’, a supporto di un attacco più consistente dove ci siano due punte. Il problema è quello di non scoprire troppo la squadra: Tedino ha scelto Jajalo come uomo guida ma sono Chochev e Gnahorè i due centrocampisti che più degli altri cercano e trovano la via del gol con i loro inserimenti. E non c’è spazio per tutti. Tedino dovrà scegliere una strada.

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Il partner di Nestorovski. Il capitano del Palermo, nonostante l’ultimo turno in panchina, sembra restare l’unico punto certo dell’attacco rosanero. La Gumina a Perugia non ha fatto male ma l’incisività offensiva non è cambiata di molto. Il partner più frequente del macedone è stato Trajkovski, 13 presenze e tre gol. La Gumina, invece, ha sommato 7 partite ed un solo gol ma non ha mai giocato con continuità. Nemmeno Moreo, voluto a gennaio da Tedino, è un goleador: ha segnato tre reti ma con il Venezia, nel girone di andata: in ogni caso poco spazio per lui. Nestorovski, secondo la versione ufficiale, è rimasto fuori a Perugia perché era affaticato, non ci sorprenderemmo se si sia trattato di un “segnale” di sveglia al macedone. Ma il Palermo ha puntato su di lui, non ha comprato altri attaccanti (anzi, è andato via Monachello) e a questo punto non è ipotizzabile uno stravolgimento. Tedino può solo “rischiare” un secondo attaccante al suo fianco per dargli più supporto. E’ l’ipotesi più probabile in questo momento (e Moreo potrebbe essere il suo partner a Vercelli) che presuppone un centrocampo meno coperto e rischi maggiori per il Palermo. Ma non c’è più tempo per i piccoli passi, senza i tre punti di sabato prossimo la promozione diretta in A diventa qualcosa meno di un miraggio.

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24 thoughts on “Palermo, quattro mosse per cambiare subito rotta

  1. A parte tutti i problemi di natura strutturale e fisica di questa squadra, ma in fondo anche alla luce di tutto ciò, resta ancora convinto che il mercato di gennaio del Palermo sia stato da 6/6,5?

    1. sì, perchè credo che Moreo sia un buon giocatore e condivido l’idea che una squadra in testa alla classifica e quasi imbattuta non vada toccata più di tanto. Poi, dopo il mercato, sono arrivate tre sconfitte e faccio fatica a credere che siano figlie del mercato (bello o brutto che sia). Poi possiamo stabilire che con un altro allenatore e un altro modulo e altri giocatori potremmo volare ma con i se e con i ma non andiamo lontani. Come vede non cambio opinione dopo tre partite storte (fermo restando che posso sbagliare) ma nel frattempo mi chiedo dove sono tutti quei tifosi che per denigrare Zamparini o Lupo parlavano delle fantasticherie del mercato del Parma che nelle ultime tre partite ha preso 4 gol a Empoli come il Palermo, ha pareggiato in casa (per miracolo) contro il Perugia e ha perso a Brescia? Nessuno ha la verità rivelata, il calcio è materia strana e come le ho detto bisogna vedere tutto il film, non un solo fotogramma. Per lo stesso motivo quando il Palermo era primo non scrivevo di certo che avremmo vinto con 10 punti di vantaggio o che non ce n’era per nessuno: chi ha seguito professionalmente il calcio per 37 anni sa che certi discorsi si fanno solo alla fine. Ovviamente nel pieno rispetto dei tifosi come lei che, in quanto tali, vivono le emozioni calcistiche con tempi e modi diversi da chi deve commentare e criticare per mestiere e che deve seguire fili logici meno emozionali. (gm)

      1. Purtroppo non credo che le mosse fatte in sede di calciomercato non abbiano il loro peso sulla situazione attuale, specialmente la cessione di Cionek che non può certo essere considerata come eliminazione di un giocatore poco utilizzato. Certo, si perdeva a fine stagion a parametro zero, ma lo si poteva considerare il prezzo da pagare per salire in A.
        In questo club siamo sempre al solito dilemma : fare cassa o inseguire obiettivi calcistici…..

  2. spero a un 3-4-1-2 con Gnahorè o Coronado dietro le punte (a turno) – squadra un po + sbilanciata ma che sicuramente anche + pericolosa

  3. Sia rispoli che aleesami hanno dato il meglio in una difesa a 4 perchè vendendo da dietro possono sfruttare la loro dote migliore che è la velocità ,perciò caro tedino finiscila con questo 3-5-2 e passa ad un semplice 4-4-2 a rombo .
    pomini,aleesami,bellusci,rajkovic,rispoli,jajalo(dawidoschi),grahore(murawski),chochev,coronado,nestorosky,la gumina(moreo)

  4. non che Guido abbia certamente bisogno di avvocati difensori, ma caro Oras, non ti sembra di essere un tantinello monotematico?… un’altro argomento di critica no?…suvvia ce ne sono tanti…

  5. Buongiorno Dr. Guido , come giudica le ultime dichiarazioni di Zamparini al ritiro? ….Della serie sempre controcorrente o crede ancora veramente nel duo Lupo/Tedino?

    1. Non ho mai creduto che la serie A fosse una passeggiata e non credo che tre sconfitte possono cancellare la speranza. Il Palermo (Zamparini) ha fatto una scelta e per la prima volta in 15 anni la sta difendendo con coerenza (e forse anche per necessità), lo abbiamo criticato perché cambiava troppo, sarebbe bizzarro criticarlo perché non cambia. Toglierei Lupo dalla discussione, ha operato con un bilancio irrisorio, non poteva fare molto diversamente. Tedino insiste su una strada (il 3-5-2) e non può essere criticato per questo, ha portato risultati nel girone di andata e se la squadra ritrova un minimo di brillantezza atletica se la può giocare fino alla fine. In quanto alle dichiarazioni è ovvio che ognuno “abbannia la merce che ha”: poi si può ironizzare quanto si vuole ma un padrone di società mica avrebbe potuto dire “abbiamo fatto un mercato indecente, oppure siamo una squadraccia che non andrà in serie A”. E’ vero però che Zamparini ogni tanto potrebbe risparmiarsi qualche iperbole. (gm)

  6. Il problema Cionek non esiste più dopo il rientro di Rajkovic. Detto ciò Il malessere del Palermo non è difficile da diagnosticare. Tedino ha impostato un modulo di gioco (3,5,2) che non è adatto alle caratteristiche dei giocatori. Ad affondare sulla fascia sinistra c’è Alesami, esterno che in due anni di permanenza a Palermo non ha effettuato mai un solo cross decente. A destra spinge Rispoli che è al 20% della condizione. Gli attaccanti di cui dispone il Palermo non hanno nel DNA il colpo di testa per cui l’eventuale traversone non verrebbe sfruttato. Non a caso il migliore realizzatore di testa è Chochev. Occorre cambiare modulo adattandolo alle capacità tecniche, ammesso che ci siano, dei giocatori di cui si dispone. Spetta a Tedino trovare la soluzione giusta altrimenti non rimane che cambiare guida tecnica visto che il mercato di riparazione è ormai chiuso come le tasche cucite della dirigenza.

  7. Sono d’accordo con Manuel e Cesare. Occorre spostare il baricentro in avanti e mettere muscoli a centrocampo con almeno tre giocatori d’attaco ed un centrocampista centrale d’inserimento. Farei Pomini in porta e difesa a quattro Rajkovic (Bellusci) Struna Aleesami Rispoli.
    Jajalo e Dawidowicz sulla stessa linea a centrocampo. Poi Coronado (sx), Gnahoré, Trajkovski (dx) e Nestorovski = (4-2-3-1)

    1. con la difesa a quattro devi rinunciare ad uno fra Alesami e Rispoli poiche’ entrambi difendono poco e male e sulle fasce ci prenderebbero come si suol dire d’infilata…

  8. Caro Guido questo film lo abbiamo visto abbondantemente negli anni trascorsi. Lo vedremo anche quest’anno, salvo poi sentirsi dire : errodi valutazione. E con questo siamo stati pagati ogni anno.

    1. Se lei ritiene che Palermo merita film da Europa League ogni anno, sono d’accordo con lei. Secondo me i veri horror sono stati gli ultimi due campionati di A (l’ultimo indecente): poi con serenità, realismo e obiettività metto in conto che in una città che non esprime niente a livello di imprenditoria ci possa stare un saliscendi tra A e B. Forse perchè sono cresciuto 30 anni tra B, C-1 e radiazioni. Sperare in qualcosa o avanzare legittime “pretese” in qualità di tifosi mi sembra plausibile, è un po’ meno plausibile dare per scontato cose che questa città non dà per scontato in nessun campo della vita sociale. Sarò pessimista – forse è un mio limite – ma non vedo grandi luci all’orizzonte. (gm)

  9. ostinarsi a far costruire gioco a struna e jajalo fa si che le difese abbiano il tempo di farsi un giro di tressette, prendersi un caffè e poi marcare raddoppiando tutti i giocatori (fermi) del palermo. jajalo può essere giustificato in campo solo come il vecchio mediano alla benetti o odorizzi per intenderci 😀

  10. Guido ma perché continui a rispondere alla ZAMPARINI? Vorrei capire chi di noi tutti palermitani abbiamo mai chiesto c.l. o scudetto. Quello che riteniamo con questo fatturato avere diritto una squadra a centro classifica nella massima serie.

    1. E io contesto proprio questo, Palermo non è una città che può stare stabilmente a centro classifica in serie A. Non lo è mai stata, nè con Sensi, nè con Matta, nè con Gambino, nè con Barbera, nè con Vizzini, nè con Raimondo Lanza. Un motivo ci sarà, no? Con Zamparini abbiamo vissuto un decennio unico in 118 anni di storia; negli ultimi 3 – 5 anni non è più stato così perché Zamparini non ha più i soldi di una volta e in più ha fatto errori di gestione evidenti. Tutto quello che è business – lo dice la storia – è praticamente incompatibile con questa città. Non parlo come Zamparini, non difendo certo Zamparini e so bene che Zamparini è alla frutta. Ma non dimentichiamo la storia che insegna sempre. Le vorrei aggiungere che dopo l’entusiasmo iniziale della serie A e delle prime due stagioni di lusso non è che lo stadio fosse sempre pieno…. Bastava un Palermo – Chievo per storcere il naso. E non dimentichi i fischi a Cavani, Simplicio, Dybala, ecc ecc. Poi possiamo sperare di trovare il principe azzurro a cavallo di un destriero bianco che ci conduce anche fino allo scudetto, ma sarebbe un’eccezione, non la regola. Meno che mai un diritto.

      1. permettimi di non essere d’accordo. premessa vera ma oggi con l’attuale economia del calcio Palermo dovrebbe essere un bacino allettante per investitori anche forestieri (come in tante altre piazze). Prima non ci stavno i diritti tv e ci si basava sugli incassi dello stadio e sulla compravendita di giocatori. Gestioni allegre e spesso politiche per non dire di peggio (lo ha fatto spesso la magistratura). Vero che molti tifosi esuli dallo strisciatismo pensavano di vincere pure la CL ma tanti tifosi e probabilmente la maggioranza, chede/vamo dignità e serietà progettuale.COn i diritti tv e le plusvalenze con una gestione oculata e progetti seri si vivrebbe in zona el tranquillamente. Conta quanto si è buttato tra ds, allenatori, scommesse perse in partenza, consulenti e altro che forse ci dirà la procura (stando ai giornali)…

        1. Soldi per allenatori e accessori vari Zamparini ne ha spesi (quando li aveva) anche quando le cose andavano bene e sono (più o meno) continuate ad andare bene anche dopo. Sui diritti Tv è parzialmente vero e difatti Palermo è stata per dieci anni nell’elite del calcio ma io ho parlato di città dove è più difficile (meno allettante) investire soldi. Ci fossero imprenditori arabi o cinesi (tanto per stare alla moda) perché non comprare il Genoa, la Samp, la Fiorentina, il Bari, o altre società di medio calibro anche di altri paesi? Anche in questo la storia ti dà un quadro abbastanza chiaro. Preciso per l’ennesima volta: non ho mai detto nè che Zamparini è il migliore possibile, né che il suo successore sarà peggiore, dico soltanto che non è scontato che sia migliore. Sulla progettualità potrei essere d’accordo ma non c’è mai stata, nemmeno quando eravano a un passo dalla Champions: c’erano più soldi ma non c’era progettualità, nè difesa delle “bandiere” (Corini, Toni, Guidolin, Delio Rossi). Semplicemente era più facile, perché Zamparini poteva spendere di più. Le plusvalenze: ci sono state (Dybala, Sirigu, Belotti, Pastore…) ma ci sono state anche parecchie minusvalenze. Come dico spesso, nel calcio ci sono i cicli: per ora Palermo è sottovento, mi auguro che torni in favore di vento prima dei 32 anni dell’ultima volta. Napoli dieci anni fa era in C, Samp e Torino hanno fatto più serie B del Palermo in questo millennio, Parma ha fatto mirabilie con i soldi dei piccoli investitori Parmalat e poi è ripartita dalla D, Sensi ha dilapidato un patrimonio immenso per conquistare con la Roma un solo scudetto, perfino realtà più ricche come Varese, Modena, Vicenza, Mantova sono lontanissime dalla serie A e B. Fra qualche anno il Benevento tornerà in C, la Spal magari starà lontana dalla serie A per altri 40 anni, magari precipiterà il Chievo e risorgerà il Verona, così va il mondo. (gm)

          1. citi realtà con bacino di utenza molto inferiore a quello di Palermo. Nell’era dei diritti tv, della pubblicità etc. Palermo come abitanti e come emigranti in giro per il mondo è di certo più appetibile economicamente di altre piccole città.
            Io non credo che zamparini uscisse soldi di tasca sua (a parte lo sforzo iniziale ampiamente ripreso stando alle operazioni che leggiamo sui media). Confermi che il progetto a Palermo con zampa non c’è mai stato come sostengo io e molti altri.
            In poche parole io non paragonerei la storia passata con quella presente, sono ere completamente differenti. Un po’ come paragonare l’era dei dinosauri con quella del mammifero umano 😀 troppi cambiamenti economici nella gestione dell’industria pallone ivi compresa la legge sui profitti delle società sportive. 😉

          2. Caro Furio, abbiamo opinioni molto distanti, e lo dico senza ombra di polemica. Forse lei ha una visione prospettica di Palermo e dei palermitani molto più ottimistica della mia. Spero ardentemente, mi creda, che abbia ragione lei ma ne dubito

  11. Qualcuno dovrebbe allora spiegarmi perché una società che fattura circa 60 mln di euro l anno dovrebbe stare in serie b e non in centro classifica come la società……serie. A

  12. La verità è quella che sei anni fa ZAMPARINI imitando Berlusconi disse che non avrebbe più speso soldi per il calcio, ma li avrebbe spesi nelle sue aziende. Il calcio è uno sport e quindi non merita un investimento di denaro quando c è gente che non ha i soldi per mangiare. Non ha mai detto che non ha più risorse. Certo è che Berlusconi è lui hanno portato all’ osso due società. Eppur vero che nessun medico ha prescritto di dover per forza mantenere una società di calcio.
    Questo significa che ZAMPARINI non è vero che non ha più le disponibilità economiche di prima ma che non li vuole investire.

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