Mirri, ‘stoccata’ a Di Piazza: “Noi non cerchiamo pretesti per fuggire”

Dopo la Pec di Di Piazza e il suo annuncio di esercitare il diritto di recesso, arriva anche la Pec di Dario Mirri. Il presidente del Palermo ha risposto formalmente dicendosi “grato” a Di Piazza per aver partecipato al progetto del nuovo Palermo ma non risparmiando frecciate velenose.

Mirri rinfaccia a Di Piazza di voler disconoscere i patti firmati a suo tempo in relazione alla gestione tecnica e amministrativa e di avere avuto ripensamenti “ripetuti e continui” su vari temi (da Paparesta all’incarico di vicepresidente, passando per l’adesione o meno al progetto del centro sportivo), sostenendo che la società è comunque riuscita “ad andare avanti” nonostante ciò.

Il presidente del Palermo parla di “numerosissime inesattezze ed errori contenuti nella lettera” di Di Piazza, che – sostiene Mirri – tenterebbe solo di giustificare la volontà di tirarsi indietro. E inoltre il presidente ritiene che i comportamenti contestati a Di Piazza hanno creato “inutili tensioni e sterili polemiche e dunque un grave nocumento alla società e al suo valore. Il che, se da un lato non può che portare la società a fare ogni riserva sui danni arrecati, dall’altro lato suona come l’ennesima conferma di ciò che ha caratterizzato la tua condotta a seguito dei tuoi ripensamenti: una continua e reiterata mancanza di rispetto verso la società e tutto quello di importante che questa rappresenta”.

In chiusura di lettera un’ultima stoccata, laddove Mirri manifesta la volontà “di proseguire oltre sul percorso da compiere, valutando e, ove occorrendo, rivisitandone l’impostazione nell’interesse primario della squadra, della città e dei tifosi in modo da poter perseguire gli obiettivi ancora da raggiungere. Ciò che ci auguriamo possa rassicurare anche te e il tuo cuore. Un cuore nel quale, evidentemente, il rosanero non è mai riuscito a prendere il posto di quanto altro presente, come dimostra la tua decisione di abbandonare l’impresa in piena emergenza Covid, lasciandoci soli (ovviamente fermi gli obblighi che tutti abbiamo già assunto) a portare avanti ciò che concretamente vogliamo realizzare. Io/noi non molliamo, non cerchiamo pretesti per fuggire”.

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12 thoughts on “Mirri, ‘stoccata’ a Di Piazza: “Noi non cerchiamo pretesti per fuggire”

  1. Bhe qualora cercate i pretesti per fuggire ed effettivamente fuggiste non è che ci offenderemmo più di tanto, specie se lasciate il Palermo in mano a gente diciamo diversa da voi

    1. A trovarli, non penso che Mirri è stupido da buttare soldi, alla prima offerta buona vende, per adesso senza Mirri il Palermo nemmeno si iscriveva alla serie D.

    2. Vedi Filppo, c’è poco da ironizzare. Se è successo tutto questo, incluso questo litigio Mirri – Di Piazza, la colpa è solo ed unicamente di maurizio zamparini, solo sua. Di che vi lamentate?

  2. Anche tu Mirri al momento opportuno (quando qualcuno ti offrira i soldi giusti per rientrare e per guagnarci pure), fuggirai e cosi come aveva fatto Zamparini ci racconterai che hai ceduto il palermo in mani sicure. Siete tutti gli stessi.

  3. Mirri io nn so di chi è la colpa, ma ricordo quando sagramola era a Palermo si occupava di diritti televisivi quando tento di fare calcio mercato foschi lo mando a calci in kulo

  4. Che risposta arrogante supponente!!dai parsimoniosi mirri mi aspettavo proprio una cosa del genere da buon palermitano non ci smentiamo mai!!!ma ha capito che avete un peso societario diverso non significa farsi c… propri??ancora di più se gli altri mettono anche soldi ma siamo palermitani e siamo fatti così male!!mi aspettavo una risposta da anno 2021 fatta di educazione e buone maniere invece di attaccare gli altri peraltro dopo avere fatto un vero disastro a livello sportivo prendendo in giro città e tifosi con una squadra che è una cvozzaglia di giocatori senza senso!!chieda scusa il parsimonioso a di piazza e coinvolga chi mette denaro invece di sbattere i pugni e fottendosene degli altri!!!

  5. La maggior parte di quelli che criticano Mirri mi sembrano nostalgici di Zamparini (quello che ci ha fatto giocare in A e che alla fine di un bel periodo ci ha fatto fallire in malo modo prendendoci in giro). Credo che Mirri non possa essere sfiduciato per un campionato che sta andando male ma che comunque non è assolutamente finito.

    1. Dante scusa ma io penso che Mirri abbia dei buoni propositi, voglia il bene del Palermo, è una persona perbene però c’è un “piccolo” problema finanziariamente non è in grado e a questo punto neanche di farci salire in B ma allora mi chiedo con lui tu ce lo vedi un futuro ? io comincio ad avere grossissimi dubbi.

  6. Ma Di Piazza, chi ? Il fondatore dell’Inter Club Moratti USA di New York ? O quello che ha sostituito l’aquila al biscione nella foto del profilo Facebook ? Un cuore rosanero autentico. Poteva evitare certe uscite mediatiche. Il suo “uomo di fiducia” Paparesta ? Amico di Moggi condannato per Calciopoli. Barese coinvolto del naufragio del Bari. Davvero un uomo di fiducia. Informarsi prima di parlare, please.

    1. Si proprio lui…Strano che Mirri fosse all’oscuro di tutto ciò…secondo questa logica il primo ad essere indifendibile è proprio il buon “Mirri”….iniziamo benissimo il nuovo anno con queste liti tra squattrinati…

    2. Scusa che Di Piazza era interista lo si sapeva su Paparesta va bene quello che scrivi tu ma questo cosa significa con il fatto che Di Piazza si è defilato e giustamente aspetta che qualcuno gli dia il suo 40% semmai Mirri non ha sempre detto che avendo diritto di prelazione sull’eventuale acquisto l’avrebbe esercitato ed ancora che c’entrano gli avvocati quando in questo caso serve soltanto un notaio? Me lo spieghi tu dato che attacchi Di Piazza ci mettio in mezzo Paparesta e Moggi quando in questo caso dovresti essere contento che se ne sia andato e mi sembra invece il contrario.

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