Palermo, che peccato! Ma i conti si fanno alla fine. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

Ultimi 180 minuti. Hai voglia a dire che il destino è tutto nelle mani del Palermo. Due vittorie contro Cagliari e Brescia non ci sembrano proprio eventi scontati e quindi abbiamo trascorso la settimana tra calcoli, tabelle e riti propiziatori. I punti restituiti alla Reggina ci hanno fatto buttare tutto e, come sempre, non ci abbiamo capito più nulla. Ma intanto si gioca e per giunta in 11 contro 11: questa è l’unica certezza che abbiamo in questo pazzo e palpitante finale di campionato.

Manca Brunori. Gioca Soleri. Giusto cosi. Si parte e il Cagliari mette subito le cose in chiaro: girata ravvicinata e mezzo miracolo di Pigliacelli. Sarà lunghissima. Ma il pericolo sembra risvegliare il Palermo che si affaccia nella metà campo avversaria e comincia a inanellare una serie di calci d’angolo. E su uno di questi arriva anche il gol!! È Segre a mettere dentro con un bell’inserimento in area. E siamo avanti.

Il Palermo continua a macinare gioco, approfittando di un Cagliari stordito da un rarissimo gol su calcio d’angolo dei rosanero, evento da noi non ricordato a memoria d’uomo. Purtroppo, l’ennesima distrazione difensiva su un inutile fallo laterale porta il Cagliari a un pareggio abbastanza inatteso. E si ricomincia pensando: “ma come minchia si prende un gol su fallo laterale?”.

Il Palermo non si scompone e continua a tenere palla ed è il Cagliari che punge in contropiede (espressione che non abbiamo mai utilizzato ma che vi dimostra la nostra cultura calcistica). Il fischio dell’arbitro chiude un primo tempo combattuto e giocato davvero bene dai rosanero. A noi resta il rammarico per non aver chiuso in vantaggio e quindi ci fiondiamo decisi verso il mobile bar.

Al rientro i rosanero continuano a giocare bene. La partita resta bella e aperta e invidiamo chi può guardarla da non tifoso, senza il patema d’animo che caratterizza tutti i nostri fine settimana rosanero. All’improvviso arriva un errore di Gomes su cui Marconi, in difficoltà fin dall’inizio, riesce a trovare il modo di farsi ammonire nuovamente. Palermo in dieci e sofferenza assicurata. Esce un ottimo Tutino per fare posto a Bettella nel più classico dei cambi conseguenti a cartellino rosso.

Purtroppo arriva anche immediato il gol del bomber del campionato. Lapadula la tiene, vince un mezzo rimpallo, fa un gran dribbling e la mette lì dove Pigliacelli non può arrivare. Il Palermo è in svantaggio e, come spesso accade, a condannarci sono gli episodi. Entrano Valente, Aurelio e Vido nel tentativo disperato di rimettere in sesto la partita. Ma per i miracoli ci si deve ancora attrezzare e così arriva il fischio finale, mentre controlliamo spasmodicamente i risultati dagli altri campi e compulsiamo la classifica ossessivamente.

Il Palermo perde una partita che, fino all’inferiorità numerica, aveva certamente giocato meglio del Cagliari e subendo l’ennesima rimonta. Come spesso è accaduto nel corso della stagione, paghiamo errori individuali di giocatori con chiare lacune tecniche e mentali. Ma le avversarie non sono riuscite a superarci e così siamo ancora in zona playoff. Ci sono soltanto 90 minuti tra noi e un risultato che sembrava impossibile all’inizio della stagione. Bisogna battere un Brescia disperatamente impegnato a salvarsi e non sarà facile. Ma i conti, come sempre, li faremo solo alla fine!

Pigliacelli 6 – Quello che può parare lo para, quello che non può parare finisce in fondo alla rete e ci porta alla sconfitta. Lapidari (noi).

Mateju 4 – Mette il suo zampino in entrambi i gol ma sono quelli del Cagliari e quindi, più che altro, non ci mette proprio la gamba quando dovrebbe. Morbido.

(dal 26′ s.t. Valente) s.v.

Nedelcearu 5,5 – I due attaccanti sardi sono delle serpi velenose e duellarci contro è veramente una impresa. Mezzo punto in più per il sangue fornito alla causa. Turbante.

Marconi 5 – È vero che la partita cambia a causa della sua espulsione ma la questione è proprio questa: “erano falli da espulsione?”. Noi sull’arbitro Valeri abbiamo le nostre idee ma per evitare querele le teniamo per noi. Vittima sacrificale.

Buttaro 7 – Si conferma per la terza partita di fila il migliore tra i giocatori rosanero, probabilmente perché alla caccia della riconferma. Curriculum vitae.

Segre 7 – Segna il goal che ci aveva illusi con un inserimento da attaccante purissimo e continua per tutta la gara su standard elevatissimi, anche se appena il Palermo rimane in 10 è costretto a correre come un dannato. Tuttofare.

Gomes 5 – Secondo noi aveva giocato una discreta partita ma rileggendo il tabellino e rivedendo gli highlights ci rendiamo conto che, anche lui, è protagonista in negativo in almeno due episodi chiave della gara e il suo voto non può non risentirne. Indecisi (noi).

(dal 37′ s.t. Damiani) s.v.

Verre 5 – Diciamoci la verità, il giocatore che appena arrivato sembrava potesse farci fare un salto di qualità si è progressivamente perso per strada. Speriamo ritrovi la retta via qualora fosse necessario. Damasco.

(dal 26′ s.t. Vido) s.v.

Sala 6,5 – Solca avanti e indietro la sua fascia praticamente per 70 minuti fino alla soglia della crisi respiratoria che ne determina l’inevitabile sostituzione. H2O.

(dal 26′ s.t. Aurelio) s.v.

Soleri 6 – Lotta e sbatte su tutto ciò che gli passa davanti, anche nella mezz’ora finale in cui è di fatto solo e disperato, anche se purtroppo non riesce mai ad avere una buona opportunità per concludere a rete. Sacrificio.

Tutino 7 – Gioca probabilmente la sua migliore partita da quando è a Palermo, sfornando ottimi assist e anche una bella battuta in porta ma, purtroppo, questo non basta per evitare una sconfitta che brucia tanto, così come brucia a lui la necessità di essere sostituito quando i rosa rimangono in 10. Sfortunato.

(dal 14′ s.t. Bettella) 5,5 – Entra soprattutto perché c’è da difendere ma, in soldoni, il Palermo alla fine il goal della sconfitta lo becca lo stesso. Delusione.

Corini 6 – Il Palermo gioca una buona gara ed alla fine, come spesso accaduto in questo campionato, viene punito, forse severamente, per un paio di episodi e disattenzioni. È veramente colpa sua? Non lo sappiamo! Si poteva fare di più? Forse si, ma forse anche di meno. Interrogativi (noi).

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