Palermo, ci pensa Re Mida: il punto è d’oro. Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE/PUGLIA

La ripresa del campionato dopo la sosta festiva è sempre una grande emozione tra colesterolo e transaminasi a palla, inizio della dieta e notizie di calciomercato. L’attesa dei 90 minuti è stata talmente spasmodica che uno dei vostri cronitifosi non ha resistito e se ne è andato in trasferta, in uno stadio così brutto da fargli addirittura rimpiangere la malmessa e cadente Favorita.

Quando leggiamo la lista dei convocati rosanero rimaniamo interdetti perché tra partenti, uscenti, assenti, infortunati, appanzati e quelli con impegni familiari, non riusciamo a capire se e come Corini riuscirà ad accucchiare gli undici giocatori da schierare. Del modulo con cui giocare, a questo punto, neanche ci poniamo il problema e confidiamo solo nel fatto che chiunque giochi abbia una vaga idea di cosa fare.

Mentre siamo ancora immersi in queste profonde riflessioni, il Palermo è già in svantaggio perché il nostro portiere è ancora con la testa alla settimana bianca con un paio di difensori. Mentre pensiamo ancora incazzati al gol da polli preso dopo 55” realizziamo che siamo sotto di due reti perché l’arbitro, al 7’, prosegue il periodo natalizio e regala un calcio di rigore al Perugia. Sembra un incubo, e lo è, anche perché gli umbri sfiorano il terzo gol in un paio di occasioni.

I rosa cercano di fare ctrl-alt-canc e pian piano si affacciano dalle parti del portiere di casa. Al 23’, su un perfetto cross da calcio piazzato di Valente, con una perfetta incornata Marconi riapre la gara siglando il 2-1. I rosanero sembrano poter riagguantare il pareggio ma al 36’ il Perugia segna di nuovo al termine di una triangolazione tra le belle statuine della difesa nostrana. Per fortuna finisce il primo tempo perché i rosanero appaiono sul punto di prendere un gol su ogni azione offensiva del Perugia.

Si riparte e quando non siamo ancora ai nostri posti il Palermo accorcia nuovamente grazie ad una bella percussione di Saric che Valente finalizza in rete con la graziosa complice deviazione di un difensore in maglia rossa. Il Perugia sembra accusare il colpo ed i rosa ci illudono di poterla riprendere. Comincia la girandola dei cambi (luogo comune!) ma noi speriamo soprattutto che cambi il risultato. Il Palermo pressa per tutta la ripresa e noi siamo imbufaliti perché non riusciamo a pareggiare. Quando ormai non ci crediamo più, Valente corona la sua prestazione eccezionale con un assist che il Capitano, fino a quel momento parecchio in ombra, con un tocco perfido insacca nell’angolino basso.

Finisce con un incredibile 3-3, insperato per come si era messa la partita e un punticino che, come ama ripetere allo sfinimento il nostro amico Marcello, fermo agli anni ‘80 ed alla vittoria a due punti, è sempre buono perché muove la classifica. I rosa, pur confermando i limiti già visti, soprattutto in fase difensiva, dimostrano soprattutto di essere una squadra di carattere che lotta fino alla fine anche in condizioni difficili. E tutto sommato oggi va bene anche così. Forza Palermo!

Pigliacelli 6 – Sul primo gol resta fermo sulla linea dando la possibilità della ribattuta. Si riscatta con una serie di parate che ci tengono vivi fino alla fine. Salvavita.

Mateju 3 – Sembra un irlandese a La Valletta il giorno successivo al giorno di St. Patrick. Barcolla, cercando di acchiappare avversari che lo irridono senza pietà. Il primo gol è colpa sua e sul secondo lascia un buco enorme che costringe Gomes al fallo da rigore. Hangover.

Nedelcearu 5,5 – La difesa sbanda a più riprese ma lui riesce a tenere la testa sulle spalle almeno per un po’. Poi sul terzo gol anche lui non ci capisce più nulla e si perde via via. Spento.

Marconi 6,5 – Segna un gol che prova a svegliare la squadra. Ma sopratutto il suo è l’unico lato da cui non si passa. Muretto.

(dal 38’ s.t. Bettella) s.v.

Valente 7,5 – Ci prova più dei compagni e ha il merito dell’assist sul primo gol. Poi segna anche il secondo e riaccende la fiammella. E infine è determinante nell’azione che vale il pareggio. Spes ultima dea.

Segre 5 – A centrocampo è certamente il peggiore. Vaga senza un senso. Ectoplasma.

(dal 21’ s.t Broh) 6 – Entra e dà un po’ di brio. Vitamina.

Gomes 6 – Incespica e causa un rigore da mai dire gol. Rigore che per noi comunque non c’era. Non si abbatte e nonostante tutto risale la china controcorrente giocando un secondo tempo all’altezza della situazione. Tignoso.

(dal 38’ s.t. Damiani) s.v. 

Saric 6 – Quando la squadra si riprende dallo shock del doppio vantaggio comincia a saltare uomini con facilità ed è decisivo sul secondo gol rosa che riapre la gara. Sul terzo gol del Perugia fa la bella statuina ma nel complesso non demerita. Rivedibile.

(dal 33’ s.t. Vido) s.v.

Sala 5,5 – Spinge poco e magari male. Impreciso.

Brunori 10 – Ingabbiato dalla difesa avversaria non riesce a trovare mai lo spunto giusto e non ha palle giocabili. Vaga come il fantasma del Natale futuro: muto e solitario per quasi tutta la partita. Poi arriva mezza palla e la mette dentro. Re Mida.

Di Mariano 5 – Non salta mai l’uomo e ogni volta che ha le palla pensi che sia impossibile che succeda qualcosa. Assente ingiustificato.

(dal 21’ s.t. Soleri) 6 – Ci prova ma non ci riesce mai bene. Ma fa salire un po’ il baricentro. Boa.

Corini 6,5 – Le assenze non possono essere un alibi per un Palermo troppo brutto e molle, sopratutto nel primo tempo. Nell’intervallo il Genio scuote la squadra e nel finale butta dentro tutti gli attaccanti. Garibaldino.

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