Palermo, confusione e “gollonzo” indigesto. Le pagelle ironiche di A&F
Manco un boccone in pace si riesce più a mangiare con questo orario prandiale dei match. E noi che invece ci terremmo non abbiamo neanche il tempo di posare la forchetta che già siamo catapultati al nostro posto, dentro un “Barbera” meno gremito del solito perché la gente è rimasta seduta a tavola in attesa del dolce, del caffè e dell’ammazzacaffè. Beati loro!
C’è stata la sosta e ci siamo annoiati ma il Palermo ha battuto il Nottingham Forest e noi ci siamo esaltati, anche se gli inglesi erano molto rimaneggiati e mancavano sia lo Sceriffo che Robin Hood. Corini lascia in panchina Saric, reduce dalla settimana in nazionale come Nedelcearu che invece è titolare, e schiera Floriano a cui affida anche la fascia di capitano. Per il resto solito copione e interpreti in tutti i ruoli. A guardare ci sembra più un 4-2-3-1 con Floriano dietro Brunori, ma siccome non ne capiamo niente ci guardiamo la partita senza troppi pensieri.
Il ritmo è subito elevato e i due portieri non devono attendere molto per scaldare i guantoni. Il Palermo prova a giocare di prima e a velocizzare ma non sempre ci riesce e così il gioco va avanti un po’ a tratti. Se ci aggiungiamo qualche imprecisione di troppo in difesa diciamo che il boccone tende a riaffacciarsi e non riusciamo a digerire con serenità. E come temevamo, arriva il momento che attendevamo da inizio stagione. Pigliacelli tiene palla un momento di troppo e tira sull’avversario in pressing che segna il più classico dei gollonzi. Il portiere rosanero si dispera e qualcuno cerca di incoraggiarlo. Noi non commentiamo per evitare conseguenze giudiziarie!
Il Palermo non riesce a reagire e continua a sbagliare troppo, subendo anche il gioco degli avversari che non sono belli ma certamente più efficaci. Si chiude il primo tempo e siamo sotto. È vero che senza l’errore di Pigliacelli staremmo pari ma abbiamo fatto (quasi) schifo. Nel secondo tempo Corini rivoluziona la squadra e Soleri, Damiani e Sala sostituiscono Floriano, Stulac e Buttaro. Per quello che si è visto in campo non possiamo dargli torto.
Si ricomincia e il Var annulla un rigore già concesso dall’arbitro per atterramento di Elia. A noi sembrava così già in diretta. I rosa cominciano a pressare e spingere con più convinzione e arriva anche una traversa, seppure su una azione confusa. Neanche la sorte ci assiste! I minuti passano, il Palermo continua a non giocare bene, il Südtirol picchia e corre, incitato da un indemoniato mister Bisoli in panchina.
Nel recupero i rosanero si buttano in avanti alla disperata e colpiscono anche un palo a porta vuota ma oggi davvero non c’è speranza! Il Palermo non riesce a recuperare un match messo in salita dall’errore di Pigliacelli. Senza quella cappellata non avremmo perso contro un avversario mediocre tecnicamente ma con una fisicità e una grinta che noi, al momento, ci sogniamo. Corini ci è davvero sembrato in confusione, sia sul modulo che sulla scelta degli uomini. Speriamo siano solo i postumi di una sbornia presa nella perfida Albione!
Pigliacelli 1: l’abbiamo sempre detto che noi odiamo il gioco dal basso e tutti sti portieri che si credono George Best e devono dribblare davanti la porta. Ma che questo l’avrebbe fatta una minchiata così lo sapevamo dalla prima giornata e dunque non ci sorprende più di tanto. Paperopoli.
Buttaro 4: soffre come un dannato in fase difensiva e, coerentemente, in avanti non si vede mai. Percosso.
(dal 1′ s.t. Sala) 6: finalmente qualcuno che cerca di superare l’avversario e creare spazio sulla fascia, purtroppo non trova grande collaborazione tra i compagni. Incompreso.
Nedelcearu 6: grazie alla sua fisicità è l’unico difensore che riesce a contenere il possente centravanti avversario. Marcantonio.
Marconi 4.5: l’impegno non si discute ma appare oggettivamente sempre in difficoltà e in ritardo su ogni avversario che transita dalle sue parti. Affannato.
(dal 23′ s.t. Valente) 5: ci aspettavamo tanto dal suo ingresso e invece non combina praticamente nulla. Disperso.
Mateju 5: ancora una volta ci chiediamo: gioca male lui o lo fanno giocare fuori posizione? Misterioso.
Segre 5,5: nonostante sia praticamente circondato sulla mediana dai “bestioni” tirolesi è l’unico che cerca di creare qualche spunto. Peccato per il gol annullato per fuorigioco. Lottatore.
Stulac 4,5: sarà lui fuori condizione o poco aiutato da un centrocampo in evidente inferiorità numerica, fatto sta che non incide mai, uscendo mestamente nell’intervallo. Disperato.
(al 1′ s.t. Damiani) 5,5: si fa vedere con maggiore intraprendenza ma quei continui lanci preda delle torri difensive avversarie ci hanno irritato parecchio. Ripetitivo.
Elia 6: almeno ci prova a saltare l’uomo e quando non ci riesce salta lui in area di rigore. L’arbitro ci casca. Il VAR no. Truffaldo.
(dal 38′ s.t. Vido) 6: alla fine l’azione più pericolosa del Palermo, in pieno recupero, nasce da una sua bella conclusione. Insisteremmo di più su di lui. Alternativa.
Floriano 4,5: non ne azzecca praticamente una ma ribadiamo il concetto che anche la sua posizione in campo non ci sembra quella giusta per le sue caratteristiche. Vagante.
(dal 1′ s.t. Soleri) 5,5: sono lontani i bei tempi di quando entrava e segnava. Rimembranze (nostre).
Di Mariano 4: sembra sempre in procinto di innescare la giocata perfetta che, invece, si rivela generalmente una emerita schifezza. In più fallisce l’ennesima occasione clamorosa, a porta vuota, colpendo il palo confermando la sua astinenza dal gol. Piedone.
Brunori 5: è vero che non gioca bene e che fallisce un’ottima occasione nel primo tempo, però è davvero poco assistito dai compagni di reparto ed i difensori lo sovrastano ed aggrediscono in tre ogni volta che gli arriva un pallone. Schiacciato.
Corini 4,5: il Palermo non ha ancora una identità di gioco né si è capito con quale schema tattico voglia impostare la sua stagione. Aggiungete che quando uno comincia a buttare in campo tutti gli attaccanti che ha a noi ricorda sempre il peggior Zenga. Uomo Ragno.
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