Palermo: 2 facce, 3 punti e 5 gol. Va bene così. Le pagelle ironiche di A&F
E sono arrivati i canarini. Quando gioca il Modena ci teniamo sempre a dirlo e quindi ci leviamo subito il pensiero. Parliamoci chiaro: i pareggi sono belli perché, come ripete sempre il nostro amico Marcello fermo agli anni ‘’80, un punticino muove la classifica. Ma stasera i punti che ci servono sono tre altrimenti la zona playoff comincia ad allontanarsi un po’ troppo. Corini si è preso due giornate di squalifica per insulti che certamente noi avremmo giustificato, data la nostra nota sportività.
La squadra è rimaneggiata per gli infortuni e mister Lanna schiera una coppia d’attacco Tutino – Soleri, inedita quanto affascinante (in realtà l’assenza di Brunori non ci affascina affatto ma non sapevamo che scrivere). Centrocampo con Gomes, Verre e Saric e in difesa c’è pure Graves. E si comincia. Neanche il tempo di sistemare il culo sul seggiolino che il Palermo regala l’ormai ricorrente gol di inizio partita, facendosi infilare con un contropiede da manuale di cui non abbiamo capito nulla. Ed è ancora una partenza ad handicap.
Il Palermo prova a fare finta di niente e ricomincia a giocare con pazienza cercando di trovare il varco giusto in mezzo a una selva di giocatori gialli, chiusi come un campo da golf britannico a marzo, nel corso di una nevicata eccezionale. Quando già cominciamo a guardare con ansia i minuti che passano, arriva un gol che non ti aspetti e lo fa uno dei nostri idoli. La palla arriva a Tutino che controlla fuori dall’area, fa un paio di finte che non ingannano nessuno e lascia partire un tiro senza storia che viene deviato e beffa il portiere avversario!
Purtroppo la gioia dura troppo poco perché a sinistra si balla troppo tra Aurelio e Graves che hanno la stessa attenzione di due ballerini ubriachi. E infatti, dall’ennesimo cross dalla sinistra, arriva una incornata vincente che porta il Modena in vantaggio e ci getta di nuovo nello sconforto. Il Palermo ci riprova ma senza troppa convinzione e così si rientra mesti e sconsolati negli spogliatoi, senza troppe idee su come riuscire a rimetterla in sesto.
Si ricomincia e arriva subito il pari su un grande colpo di testa di Soleri che la mette dentro su un cross di capitan Valente da antologia. Ma in difesa è veramente un delirio e subiamo ancora un gol, annullato per fuorigioco con un check Var che rischia di cagionarci un infarto. E sembra davvero la partita più pazza del mondo perché il portiere del Modena e un compagno non si intendono, Verre ne approfitta, si infila e ci porta in vantaggio! Montagne russe!
Mentre proviamo a rifiatare arriva anche un altro gol e lo segna Aurelio che sfrutta alla perfezione un cross di Tutino e ci regala il doppio vantaggio di una rimonta pazzesca! Ed è delirio!!! I ritmi scendono e comincia la girandola dei cambi che è una frase che ci piace sempre assai. E proprio grazie al nuovo entrato Segre il Palermo fa un contropiede perfetto che si conclude con un netto fallo da rigore su Vido. L’attaccante rosanero va sul dischetto e non sbaglia!!!! Il Palermo potrebbe segnarne ancora due ma il risultato non cambia più e a noi va bene così.
È una vittoria piena di gol e siamo contenti per il nostro amico Rino e i suoi studenti che da Coventry sono venuti a godersi una spettacolare serata di calcio. Forse i veri giornalisti si soffermerebbero sul perché e sul per come, se abbiamo preso troppi gol o se non abbiamo giocato come avremmo potuto. Noi invece ci limitiamo a esultare felici per tre punti che ci danno la carica e ci fanno guardare a questo finale di stagione con tanto entusiasmo!
Pigliacelli 6,5 – Incolpevole sui due gol subiti, attento e reattivo sui mille palloni che soprattutto nel primo tempo arrivano dalle sue parti ma a noi fanno impazzire soprattutto i lanci precisi di piede a 70 metri. Giavellottista.
Mateju 6,5 – Primo tempo da 5 e secondo da 8, come del resto quasi tutta la squadra. La media è facile. Matematici (noi).
Nedelcearu 5,5 – Orfano della sua anima gemella Marconi, è caduto in una fase depressiva da cui sembra non riesca a riprendersi. Tradito.
(dal 41′ s.t. Buttaro) s.v.
Graves 5,5 – Sin dal primo minuto ci sembra in difficoltà e con il passare del tempo la nostra sensazione viene confermata perché dove c’è lui gli attaccanti modenesi passano in maniera imbarazzante. Per fortuna nella ripresa pensa solo a spazzare. Incoerente.
Valente 7 – Anche nel primo tempo confuso dei rosanero è uno dei pochi che cerca di puntare l’uomo e buttare in mezzo qualche pallone pericoloso. Quando poi gli riesce l’assist perfetto per il pareggio si sblocca definitivamente e fa ammattire i difensori in maglia gialla. Fantasioso.
(dal 41′ s.t. Broh) s.v.
Saric 5 – Noi continuiamo ad aspettarlo ma lui non arriva mai ed anzi risulta tra i peggiori. Godot.
(dal 25′ s.t. Segre) 7 – Impatta la partita mettendoci fisico e testa e mostrando una voglia pazzesca di riprendersi il posto. Ufficio di collocamento.
Gomes 5 – In un centrocampo affollato come L O’ Malley di Leicester la sera di Saint Patrick vaga confuso alla ricerca di un posto che non trova. Booze.
Verre 7 – Non aveva giocato granché ma il gol che ribalta la partita è un capolavoro di tecnica, fiuto ed opportunismo. Decisivo.
(dal 29′ s.t. Damiani) s.v.
Aurelio 6 – Il primo tempo è un autentico disastro e tutto lo stadio vorrebbe la sua sostituzione. Lui non si scompone e nella ripresa entra in campo un altro giocatore che compensa il 4 dei primi 45 minuti con un 8 nei secondi 45 coronato dal gol della tranquillità. Dottor Jekyll and Mister Hyde.
Soleri 9 – Assist, gol, corse a perfidiato, sportellate con tutto quello che gli passa davanti, una generosità senza limiti, una prestazione semplicemente perfetta. Il nostro Mandzukic.
Tutino 7,5 – Giocare gli fa bene ed infatti migliora di partita in partita dimostrando ampiamente che i giudizi su di lui erano più che giustificati. Se riesce anche a trovare la porta come gli è riuscito con la castagna secca del momentaneo pareggio il Palermo potrà dire la sua in questo finale rovente di campionato. Crescendo rossiniano.
(dal 29′ s.t. Vido) 7 – Venti minuti di concretezza, efficacia, lucidità e voglia di gridare che c’è anche lui. Il tutto condito dal primo gol in maglia rosa foriero di buoni auspici. Presente.
Lanna 7 – Non era facile dopo l’orrido primo tempo riuscire a ribaltare una gara di vitale importanza per il prosieguo del campionato. Lui ci mette del suo e scusate se è poco. Portafortuna.
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